Nella 10ª giornata del campionato di B, il Sassuolo perde l'imbattibilità con il Cittadella che fa il colpaccio di giornata per 1-0 con Di Carmine. La sfida ai piani alti tra Livorno e Verona finisce 2-0 per i gialloblù che passano al secondo posto. A fine primo tempo l'episodio vergognoso: i tifosi veronesi insultano Morosini, il calciatore amaranto morto in campo a Pescara nella passata stagione. A Varese lo Spezia fa 0-0, così come la Ternana in casa col Vicenza. La giornata, aperta dalla vittoria del Crotone sul Novara per 2-1, si chiuderà con il posticipo di lunedì tra Bari e Brescia (ore 20.45).

La delusione dei giocatori del Sassuolo alla prima sconfitta in campionato. LaPresse

ASCOLI-JUVE STABIA 2-4 — Quarta vittoria consecutiva per la Juve Stabia che espugna il campo dell’Ascoli per 4-2 e compie un gran balzo in classifica. Partita tesa, nervosa segnata da due rigori concessi alla Juve Stabia, di cui uno fatto tirare due volte. E’ dell’Ascoli la prima palla gol. Al 17’ punizione di Loviso e Morosini manda alto di testa da buona posizione. Succede di tutto al 22’. Rigore per la Juve Stabia per fallo di Faisca su Acosty. Guarna para la battuta dal dischetto di Caserta, ma l’arbitro fa ripetere su segnalazione del guardalinee probabilmente perché Guarna avanza prima del tiro. Batte ancora Caserta (24’) para di nuovo Guarna, ma il centrocampista della Juve Stabia raccoglie la respinta e segna l’1-0. La partita si innervosisce; espulso per proteste il diesse dell’Ascoli De Matteis. Fallisce un’occasione d’oro al 44’ Feczesin che gira alto una punizione di Loviso. Squadre al riposo sullo 0-0 e ripresa che si apre con le stesse formazioni. Partita viva con Balzaneddu che al 13’ salva sulla linea su colpo di testa di Feczesin. Due minuti dopo Nocchia para su Loviso. Spazi ampi però per il contropiede della Juve Stabia che sbaglia al 21’ con Mbakogu che si fa parare il tiro da Guarna. Mbakogu conquista un altro rigore per un contatto con Peccarisi che contesta la decisione dell’arbitro La Penna. Sul dischetto (25’) va Genevier che fa 2-0 per la Juve Stabia. L’Ascoli subisce anche la terza rete al 33’ con Scognamiglio. Sembra finita ma la squadra bianconera reagisce con Zaza che segna due gol di testa al 38’ e al 42’. E’ un fuoco di paglia. Ci pensa Bruno, ex di turno, a chiudere il match al 48’ sul 4-2 a favore della Juve Stabia. (Giuseppe Ercoli)

CESENA-REGGINA 1-1 — Il Cesena non sa più vincere, la Reggina acciuffa un pareggio meritato allo scadere. I bianconeri di Bisoli sfruttano una partenza migliore e, dopo una clamorosa occasione sprecata da Graffiedi (tiro alto a tu per tu con Baiocco), passano all’11’: angolo di Gessa da destra e colpo di testa di Comotto, che indovina l’angolino lontano alla sinistra di Baiocco. Il Cesena insiste mentre la Reggina è alle corde, ma Defrel alza di testa un pallone perfetto servitogli da Caldirola. I calabresi si fanno vivi per la prima volta al 21’, quando su un cross basso di Rizzato, Ceravolo anticipa Morero e colpisce il palo. Nella ripresa la Reggina è più incisiva, anche perché le sostituzioni scelte da Dionigi (allontanato successivamente per proteste) migliorano la squadra: dopo un gran destro di Armellino destinato all’incrocio (prodezza dell’ex Belardi), Ely segna il gol dell’1-1 di testa ma Giancola annulla per fuorigioco. All’88’, su angolo di Sarno, il neo entrato Comi brucia tutti e di testa firma il gol del pareggio. Al 92’ Baiocco salva sulla punizione di Succi. (Luca Alberto Montanari)

CITTADELLA-SASSUOLO 1-0 — Prima sconfitta del Sassuolo che cade a Cittadella, campo storicamente indigesto alla squadra emiliana che non ha mai vinto al Tombolato. Il Sassuolo sinora non era mai stata costretto a rimontare il risultato, la cavalcata vincente termina dopo otto vittorie e un pareggio. Foscarini preferisce Giannetti a Maah e Schiavon a Paolucci, non al meglio della condizione, e tiene basso Biraghi a controllare Catellani, quasi una difesa a quattro, Di Francesco invece manda in campo Pavoletti al posto di Berardi. Inizio piacevole, Cittadella e Sassuolo si affrontano senza tatticismi, entrambe le squadre cercano il pallino del gioco e ne esce una gara vivace. E’ Sosa a sbrogliare una pericolosa situazione nell’area del Cittadella, quindi è bravo Pomini ad anticipare in tuffo Di Carmine su cross di Giannetti. Al 17’ il vantaggio di padovani: Baselli pesca Di Carmine in area che supera con un preciso pallonetto Pomini in uscita. La capolista reagisce subito, prima con la conclusione di Missiroli dal limite deviata in angolo dal portiere, quindi con il colpo di testa di Boakye, alto sulla traversa. Veloci ripartenze del Cittadella, che va vicino al radoppio nel giro di due minuti: Biraghi impegna a terra il portiere con un violento sinistro, quindi è Giannetti con la girata di testa a impegnare Pomini, che stavolta si supera per deviare il pallone. Cittadella più pericoloso del Sassuolo nei primi 45 minuti, e Pomini al 38’ è chiamato ad un altro intervento risolutore per alzare sulla traversa il colpo di testa di Sosa. Di Francesco inserisce Berardi per Catellani in avvio di ripresa, e subito c’è il gran colpo di testa di Pavoletti, respinto oltre la traversa da Cordaz, lo imita Pellizzer, vola Pomini a togliere il pallone dall’incrocio. Il Cittadella, com’era prevedibile, cala l’intensità e il Sassuolo comanda il gioco, ma sono nuovamente i padroni di casa a rendersi pericolosi con la ripartenza di Giannetti al 25’, la conclusione è centrale. Parapiglia nell’area del Cittadella nei minuti finali: strattonati un paio di giocatori del Sassuolo, cade a terra anche Pellizzer, l’arbitro lascia correre. (Simone Prai)

LANCIANO-EMPOLI 0-3 — L’Empoli demolisce l’entusiasmo del Lanciano, tornato finalmente a giocare in casa. La squadra di Gautieri gioca a ritmi lenti e non dà mai l’impressione di poter impensierire la difesa del toscani, che si è presentata in campo con Bassi in porta e Cristiano sulla fascia. L’Empoli di Sarri, forse per la prima volta in stagione, trova i giusti equilibri, imponendo sin dall’inizio il proprio gioco con una difesa attenta ed un centrocampo fluido, dove Cristiano ha spesso dato il suo dovuto contributo. Gautieri conferma per quanto possibile la squadra base, con l’innesto di Bacchetti al posto dello squalificato Mammarella e ripropone Paghera a centrocampo. Il gioco dei locali è però lento ed il mal d’attacco si evidenzia soprattutto quando Falcinelli al 10’ arriva solo davanti a Bassi tirando debolmente, con Moro lesto a salvare sulla linea. Alla prima occasione arriva il gol dei toscani, con Maccarone, risultato uno dei più attivi in fase offensiva. Il raddoppio dell’Empoli arriva nel finale del primo tempo, con un tiro da fuori area di Saponara, dopo che il Lanciano non ha mai dato l’impressione di poter reagire energicamente, mostrandosi sterile, con un attacco a dir poco disarmante. Il terzo gol è opera di Signorelli, servito da Tavano, che nel secondo tempo mostra di godere di una maggiore libertà d’azione, interscambiandosi spesso con Saponara. Se Sarri può tirare un sospiro di sollievo, Gautieri dovrà fare di necessità virtù, cercando di ridisegnare una squadra, magari cambiando modulo, apparsa ferma, poco motivata ed inconcludente e la colpa non è solo degli attaccanti.(Fiorenzo Carlini)

LIVORNO-VERONA 0-2 — Con pieno merito il Verona espugna l'Armando Picchi, scavalca in classifica il Livorno, si porta solitario sul secondo gradino e rosicchia il ritardo dalla capolista Sassuolo. E' finita 0-2. Gli scaligeri hanno confermato anche sulle rive del Tirreno la propria buonissima intelaiatura. Dall'altra parte il Livorno (alla seconda sconfitta interna consecutiva) si è svegliato troppo tardi. Amaranto poco fortunati nel convulso finale. Di fatto il match si è deciso nella seconda parte della ripresa. Al 26', il Verona, dopo aver esercitato un chiaro predominio territoriale, sblocca (in modo più che legittimo) il punteggio con il solito implacabile Cacia. L'attaccante, capocannoniere del campionato con otto gol realizzati in nove partite devia di testa un preciso cross dalla fascia sinistra di Grossi. La sua incornata non lascia scampo a Fiorillo, protagonista pochi minuti prima di brillanti interventi. Sotto di un gol, il Livorno prova il tutto per tutto e non viene baciato dalla buona sorte. Proteste toscane per un contatto dubbio in area su Paulinho (36'), palo di Salviato (37') da sotto misura e gol annullato a Paulinho (40') per un millimetrico fuorigioco. Al 45', i gialloblù raddoppiano e chiudono i conti. Merito di Martinho (secondo gol stagionale per il brasiliano), abile a battere, con un preciso diagonale di sinistro, l'incolpevole Fiorillo. Alla fine del primo tempo un episodio increscioso: i tifosi ospiti hanno insultato Morosini, il calciatore amaranto morto in campo a Pescara nella passata stagione. (Fabio Giorgi)

MODENA-GROSSETo 0-0 — Un pari senza troppe emozioni quello tra Modena e Grosseto, un risultato (0-0) che consente a Somma di conquistare il suo primo risultato positivo da quando siede sulla panchina dei toscani, mentre la squadra di Marcolin rallenta dopo due vittorie consecutive. In tribuna a seguire il match Carlos Dunga, l'ex campione del Brasile, ospite di Antonio Caliendo consulente tecnico del Modena. Il Grosseto si è schierato con una rinnovata difesa a cinque, con Lanzafame ad affiancare Sforzini, quest'ultimo fischiatissimo dal pubblico di casa. Nel Modena conferma invece per William (nella ripresa lo sostituirà Surraco), fuori Signori per infortunio. Grosseto subito vicino al gol con Rigioni che in apertura al 2' calcia da posizione favorevole, respinge Colombi. La prima conclusione del Modena è di Ardemagni al 19' e sarà l'unica degli emiliani fino all'intervallo, merito anche del Grosseto, mai in affanno nella fase difensiva. Nella ripresa l'occasione migliore per i padroni di casa: splendido movimento in area avversaria di Ardemagni al 13', tiro a colpo sicuro respinto dal palo. Il Modena dà l'impressione di svegliarsi. Al 37' miracolo di Bremec sul colpo di testa ancora di Ardemagni, ma è l'ultimo sussulto degli uomini di Marcolin che rischiano nel recupero quando Lupoli di testa si mangia l'opportunità per segnare. (Paolo Reggianini)

Lo stadio Piola della Pro Vercelli riaperto dopo la promozione. Bianchin

PRO VERCELLI-PADOVA 1-2 — E’ nella ripresa che il Padova costruisce la sua vittoria contro la Pro Vercelli, nel rinnovato Piola, approfittando di un calo della difesa bianca, che fino a quel momento era ordinata e operaia. Schierata con un 4-4-2 bunker da Camolese, al suo esordio in panchina, per contenere i danni. C’è un incomprensione tra Ranellucci e Cosenza, e per Farias è facile siglare la doppietta che consegna ai veneti i tre punti. Il primo gol arriva all’11’ con il bomber padovano che mette in rete un gran tiro a giro. Il secondo, al 20’ , è ancora un’invenzione della punta rossoscudata: non fatica a trafiggere Valentini. La Pro cerca di accorciare le distanze e trova la via con Casoli, inserito al posto di Di Piazza: l’ex Spezia spedisce in rete quasi alla mezz’ora della ripresa, dopo che il Tir e Scavone non erano riusciti a beffare Anania. Un debutto amaro per la Pro, che proprio oggi ha ritrovato il suo stadio: quel Piola, chiuso per lavori dal 10 giugno scorso. Pro Vercelli che ha avuto la possibilità di pareggiare quasi allo scadere, ma prima Tiribocchi, poi Zigoni e infine Appelt hanno ciccato l’appuntamento con il bersaglio. Anche il Padova prima del triplice fischio ha avuto la possibilità di incrementare il bottino: Masi ha però atterrato il solito Farias, lanciato a rete, ed è finito negli spogliatoi prima del triplice fischio, per il rosso rimediato. Il Padova espugna Vercelli con un meritato 2-1.(Raffaella Lanza)

TERNANA-VICENZA 0-0 — Nulla di fatto tra Ternana e Vicenza al termine di una partita che a tratti ha regalato anche un bel calcio. Propositivi i veneti nel primo tempo con un Giacomelli ispirato che al 2' su punizione ha chiamato Ambrosi ad un difficile intervento in angolo. Le ripartenze della Ternana però non si sono fatte attendere e al 6' Pinsoglio ha neutralizzato di piede una conclusione ravvicinata di Litteri. Un destro di Malonga murato da Lauro e un contropiede concluso debolmente da Dianda nello score della prima frazione di gioco. Nella ripresa l'iniziativa è passata nelle mani della Ternana che in avvio ha sfiorato il gol con Meccariello e Nolè sui quali è stato bravissimo Pinsoglio. Ancora la Ternana ci ha provato nel recupero ma la conclusione di Nolè non ha avuto fortuna. (Massimo Laureti)

VARESE-SPEZIA 0-0 — Pareggiare senza segnare in casa non è il segnale forte di cui aveva bisogno il Varese per dimenticare il periodo no e scacciare la crisi che, con due punti in cinque partite, rimane ancora evidente. Lo Spezia, invece, si accontenta dello 0-0 che rende onore alla felice tradizione sul campo lombardo, dove i bianconeri non vengono battuti dal 21 febbraio del 1960. I padroni di casa, tornati al classico 4-4-2 con le ali Zecchin e Nadarevic, usano soprattutto le fasce per cercare di fare male agli ospiti, attenti a non concedere spazi. Il tiro in porta manca, però, alla squadra di Castori per tutto il primo tempo mentre lo Spezia ci prova con Garofalo (17’) e con Antenucci, pericoloso al 33’ con un destro deviato in angolo da Bressan. Solo a inizio di ripresa, il Varese è più incisivo, anche se stenta a mettere in affanno gli ospiti. Il giovane Lazaar, subentrato nel primo tempo all’infortunato Carrozzieri, è frizzante e ispira un contropiede al 10’ ma Corti è impreciso nella conclusione. Il pressing continua, due minuti più tardi, con l’ottimo Nadarevic che impegna Iacobucci, perfetto nella risposta e attento nel ripetersi sul successivo angolo di Zecchin, a provarci direttamente dalla bandierina. Il Varese riparte pericolosamente anche al 26’ con l’ennesimo contropiede orchestrato da Nadarevic che lancia Neto ma Iacobucci c’è. La gara si spegne, insieme alle speranze di vittoria dei biancorossi, al 42’ con un sinistro di Ebagua che calcia fuori. (Filippo Brusa)