Continua a passo spedito la marcia del trio di testa, Sassuolo,Verona e Livorno, nella 14ª giornata di B. La squadra di Di Francesco vince 2-0 col Novara, stesso risultato per il Verona sul campo della Ternana, mentre il Livorno esagera 4-1 ad Ascoli. Nell'anticipo di venerdì pari per 1-1 tra Spezia e Grosseto. Il programma delle partite si chiude lunedì alle 20.45 con il posticipo tra Bari e Reggina.

Terranova festeggia la rete numero 4. LaPresse

CESENA-BRESCIA 1-3 — Il Brescia spezza il tabù esterno ed espugna meritatamente il Manuzzi, cancellando così lo zero dalla casella delle vittorie in trasferta. Il Cesena, che aveva cominciato discretamente prima di spegnersi sul finire di primo tempo, viene letteralmente ribaltato dopo essere passato in vantaggio e non riesce a centrare il terzo risultato utile di fila, cosa mai successa quest’anno. Bisoli sceglie il 4-2-3-1 con Djokovic trequartista ma la soluzione non dà grandi risultati, perché il Brescia (con Saba e Scaglia alle spalle di Corvia) gioca meglio. Eppure, dopo un colpo di testa dello stesso Corvia, il Cesena passa grazie a una discesa sulla destra di D’Alessandro: cross basso a centro area e tocco al volo di Defrel, con la palla che colpisce il palo e beffa Arcari.

Il Brescia reagisce subito e colpisce la traversa con Salamon sotto porta (deviazione miracolosa di Belardi), poi trova il meritato pareggio: su calcio di punizione laterale di Saba, Ceccarelli sbaglia il rilancio e la palla raggiunge il liberissimo Budel, che controlla e con un gran sinistro nel cuore dell’area batte Belardi. L’episodio decisivo al 45’: Corvia elude il fuorigioco ed entra in area, Comotto lo affronta fallosamente e per Borriello è calcio di rigore. Dal dischetto l’ex leccese firma il ribaltone. Nella ripresa, a parte un tiro-cross di D’Alessandro deviato da Arcari con l’aiuto del palo, il Brescia controlla senza problemi e nel finale chiude la partita con Saba. Poi Corvia sfiora il palo e colpisce una traversa, mentre il Cesena chiude in dieci per l’espulsione di Comotto. (Luca Alberto Montanari)

CITTADELLA-VICENZA 2-2 — Emozionante derby veneto, con il risultato che cambia tre volte. Meglio il Vicenza nella prima parte, secondo tempo tutto di marca Cittadella, alla fine finisce in parità. Poche emozioni in avvio, le due squadre in campo faticano a trovare i varchi giusti per portarsi alla conclusione: il primo tentativo è del Vicenza, con Malonga che si libera di Gasparetto in area, fa in tempo Sosa a liberare in angolo. Il Cittadella risponde al 17’, angolo di Vitofrancesco sul secondo palo dove interviene Pellizzer, il pallone finisce proprio tra le braccia del portiere. Ancora Pellizzer protagonista al 28’, stavolta nei propri 18 metri con un intervento risolutore per anticipare Plasmati. Il Vicenza riesce a contrastare efficacemente i centrocampisti di casa, che non riescono così a rifornire le punte. La squadra di Breda sfiora il gol al 43’, con Gentili che si presenta tutto solo davanti a Cordaz, bravo a respingere la conclusione.

Il vantaggio ospite arriva comunque un minuto più tardi: scambio Plasmati-Malonga, l’attaccante francese in area supera Cordaz in uscita. Il Cittadella pareggia al primo minuto della ripresa, cross di Vitofrancesco e testa di Baselli che infila Pinsoglio. Adesso è un monologo della squadra di Foscarini, che sfiora il gol al 13’: sinistro di Di Roberto che colpisce il compagno di squadra Di Carmine sulla traiettoria del pallone, Pinzoglio ci arriva comunque e devìa sulla traversa, il pallone rimbalza sulla linea di porta, almeno così segnala il primo assistente dell’arbitro tra le proteste dei padroni di casa che invocano il gol. Il Cittadella preme e ribalta comunque il risultato al 18’, cross di Vitofrancesco, attivissimo nella ripresa, tocca Pisoglio, sul secondo palo interviene in sforbiciata Giannetti, sul diagonale ci mette la testa Gasparetto che sigla il 2-1. Non è finita, perché il Vicenza pareggia nell’unico tiro nello specchio della porta di tutto il secondo tempo: al 42’ punizione di Plasmati, Cordaz smanaccia malamente il pallone che finisce sulla traversa quindi proprio sui piedi di Gentili, facile il tocco in rete da due passi. (Simone Prai)

Schiattarella lotta con Pasqualini. LaPresse

ASCOLI-LIVORNO 1-4 — Importante vittoria del Livorno che si impone 4-1 sul campo di un Ascoli ridotto in nove per le espulsioni di Scalise e Faisca e che contesta aspramente l'arbitraggio di Tommasi. E' la squadra di casa a fare la partita nel primo tempo. Bianconeri pericolosi al 10' con Zaza che da buona posizione mette di poco al lato. Poco Livorno in campo, lento a centrocampo e incapace di trovare varchi in avanti. Al lato al 22' un colpo di testa di Paulinho. Ripresa nel segno del Livorno che passa in vantaggio al 13' con Schiattarella liberato al tiro da Gemiti.

Al 19' Scalise, già ammonito, simula in area avversaria: secondo giallo ed espulsione per l'ascolano. Raddoppia il Livorno al 25' con Paulinho su assist di Siligardi. Ascoli ancora vivo e un minuto dopo accorcia con Feczesin. Tommasi giudica fallo da ultimo uomo un intervento di Faisca e lo espelle fra le proteste bianconere. Partita che il Livorno mette al sicuro al 38' con un rigore trasformato da Siligardi. Ascoli in nove e ormai incapace di reagire. Arriva allora anche la quarta rete livornese con Dell'Agnello al 42' e nel recupero Fiorillo para un rigore a Feczesin. Finisce 4-1 per un Livorno non brillante, ma concreto. (Peppe Ercoli)

CROTONE-EMPOLI 3-2 — Vittoria del cuore per il Crotone che torna a sorridere dopo quattro turni. Forte delle quattro vittorie l’Empoli ripropone il solito modulo lasciando fuori Valdifiori in favore di Croce. Drago conferma la formazione della vigilia. Fase di studio per i primi 10 minuti con una sola conclusione di Maccarone che non trova lo specchio. Il Crotone però non trova sbocchi per la manovra e l’Empoli lo punisce sugli sviluppi di un angolo: Moro di testa pesca Maccarone liberissimo nel cuore dell’area e per l’attaccante empolese è un gioco da ragazzi battere Caglioni e segnare il suo quinto gol stagionale, al 21’. Il Crotone annaspa e non trova il bandolo ma riesce a pareggiare al 40’: De Giorgio trova liberissimo Gabionetta che di testa batte Bassi, con il sesto centro in stagione. Due minuti dopo De Giorgio verticalizza per Macelli che supera Bassi in uscita, ma sulla linea Regini evita il raddoppio del Crotone.

Allo scadere arriva il rosso diretto per Signorelli per un intervento pericolosissimo ai danni di Mazzotta a gamba tesa. Nel secondo tempo è Gabionetta che mette la freccia e permette al Crotone di portarsi in vantaggio: il suo sinistro è chirurgico e batte Bassi. Saponara, uno dei migliori dell’Empoli, al 19’ pesca Maccarone dentro l’area lanciato a rete. Su di lui frana Mazzotta che causa il rigore e la conseguente espulsione. Tabano trasforma al 21’. Il Crotone prova a tornare avanti e ci riesce al 32' con Caetano, che raccoglie un assit di Abruzzese pescato alla perfezione da Ciano. Il piatto del brasiliano è vincente e riporta il Crotone in avanti. Finale incandescente con Pettinari che non si ferma quando Moro accusa un problema muscolare. Pettinari sbaglia il quarto gol, ma su di lui scoppia l’ira degli empolesi e l’arbitro fatica a tenere la calma a colpi di cartellini. Alla fine vince il Crotone dopo 5’ di recupero. (Luigi Saporito)

JUVE STABIA-LANCIANO 2-1 — Danilevicius e Improta salvano nel finale la Juve Stabia da una sconfitta che avrebbe avuto il sapore della beffa. Sprecano troppo i gialloblù in fase offensiva, ma alla fine domano un Lanciano che si è limitato a difendersi in una gara di puro contenimento speculando sulla rete di Turchi. I padroni di casa cercano subito di mettere al sicuro il risultato e, già al 2', può recriminare per una occasionissima di Acosty che alza scelleratamente sulla traversa da sottomisura un pallone non trattenuto da Leali. Ed anche Cellini va vicino alla sua prima rete in gialloblù con un sinistro che si perde di un soffio a lato al 14'. Gli stabiesi spingono e, tra il 18' ed il 21', sfiorano ancora il vantaggio con Acosty e Danilevicius, ma un super Leali fa buona guardia. Dopo la mezz'ora i frentani iniziano a farsi vedere dalle parti della metà campo avversaria, Mammarella su punizione (31') non centra lo specchio della porta facendo le prove generali del gol che arriverà un minuto dopo. Nel più classico dei contropiede Vastola pesca Turchi in area con la retroguardia locale completamente fuori posizione.

Il colpo di testa dell'attaccante rossonero lascia di stucco Nocchi proprio sotto la curva dove sono sistemati i circa 200 tifosi abruzzesi al seguito. Gli uomini di Braglia non mollano e continuano a spingere: al 34' ancora Acosty si fa notare con un tiro cross che mette in difficoltà Leali, ma Danilevicius sembra avere un conto in sospeso con la porta avversaria e si lascia anticipare da Aquilanti. L'assedio riprende anche al ritorno dall'intervallo, il tempo di riorganizzarsi e la Juve Stabia riprende a spingere con un imprendibile Acosty sulla corsia sinistra. Tra il 9' e il 12' si conferma stregata la porta difesa da Leali e, in due occasioni, è Mezavilla a sfiorare il colpo grosso. Con il passare dei minuti la spinta gialloblù si esaurisce a poco a poco e non serve a rivitalizzarla l'ingresso, forse un po' troppo ritardato, dell'argentino Erpen. Ma proprio in questo momento di stanca del match Danilevicius trova di testa il varco giusto su punizione di Baldanzeddu. La Juve Stabia crede nella possibilità dei tre punti, nonostante l'espulsione di Baldanzeddu, e, approfittando di un pasticiaccio difensivo tra Leali e Falcone, segna la rete decisiva con il nuovo entrato Improta, ex di giornata. (Gianpaolo Esposito).

PRO VERCELLI-MODENA 1-2 — Arriva troppo tardi il gol di Iemmello, in pieno recupero: la Pro Vercelli finisce sconfitta dal Modena, che meritatamente si aggiudica per 2-1 la vittoria in trasferta, in un Piola battuto dalla pioggia dal primo all’ultimo minuto. A consegnare i tre punti agli emiliani è un Lazarevic particolarmente ispirato: la prima rete al 32’ del primo tempo. Sini perde palla ed Espinal, per evitare danni maggiori, fa fallo su Moretti. Della Bona calcia la punizione, la palla rimbalza sulla barriera, Lazarevic è lesto ad inserirsi di testa e a spedire la sfera in porta.

La seconda rete nella ripresa, all’8’. Ed è un capolavoro: una corsa lungo tutto il campo, un contropiede ottimizzato nel migliore dei modi. La Pro cerca la giocata d’orgoglio: la trova allo scadere. Un gol di Iemmello, servito da Cosenza, che accorcia le distanze. Ma non basta: la Pro esce dal campo sconfitta, il Modena sorride per la seconda vittoria consecutiva. (Raffaella Lanza)

Il Sassuolo vince 2-0 col Novara e resta in vetta. LaPresse

SASSUOLO-NOVARA 2-0 — Due gol in tre minuti per ricominciare a correre e restare davanti a tutti: sorride il Sassuolo e si dispera il Novara, reduce da una striscia da incubo – un punto in cinque gare – che gli vale il penultimo posto in classifica. Fatica a trovare il primo gol, la capolista, ma una volta in vantaggio non da’ scampo ai piemontesi. Prima, tuttavia, gara equilibrata: Di Francesco cambia il minimo indispensabile traendo tuttavia meno vantaggi di quelli che sembra ottenere il duo Gattuso-Perrone reinventando il Novara su un 4-3-1-2 che manda Faragò, in avvio, dalle parti di Pomini.

Il Sassuolo non sembra trovare la misura di offensive mai continue, costruisce un paio di buone occasioni – con Missiroli, sul quale sventa Bardi, e con un colpo di testa di Bianco che Pesce toglie dalla porta – ma ha il merito di non abbassare mai il ritmo. Non troppo continuo, né altissimo, ma sufficiente a dare concretezza al suo dominio poco oltre l’ora di gioco, con due gol in successione che stendono i piemontesi. Il primo arriva su rigore – fallo di Del Prete su Catellani – che Terranova trasforma al 19’ s.t., il secondo con una punizione con la quale Berardi centra il sette al 21’. La partita finisce qui, e perché il Sassuolo ha diverse occasioni – sprecate – per il tris e perché quando il Novara prova a ricucire lo strappo, trova Pomini a dire no a Lisuzzo. (Stefano Fogliani)

TERNANA-VERONA 0-2 — Verona utilitaristico, cinico quanto basta e forse anche di più al cospetto di una Ternana disposta a produrre un buon calcio ma incapace d'incidere nei sedici metri nonostante gli otto calci d'angolo conquistati. Così il Verona dopo un primo tempo sofferto per le incursioni sugli esterni della Ternana, specie di Vitale, passa sfruttando il primo errore della retroguardia rossoverde. Brosco sbaglia un disimpegno al limite dell'area, Cacia s'invola e Fazio in recupero lo mette giù. Calcio di rigore che lo stesso Cacia (un ex) trasforma con Fazio espulso.

Tre minuti ancora e la parità numerica viene ristabilita visto che Cacia si fa ammonire una seconda volta. La Ternana spinge ma non va oltre un paio di conclusioni di Carcuro e le solite folate offensive di Vitale che chiama Rafael ad un difficile intervento sul primo palo. Il Verona ovviamente controlla anche se con qualche affanno e proprio allo scadere completa l'operazione “Liberati” segnando il gol del 2-0 con Martinho lanciato in contropiede con tutta la Ternana nell'altra metà campo. (Massimo Laureti)

La rete di Martinho per il 2-0 del Verona. LaPresse

VARESE-PADOVA 3-0 — La giornata più buia della stagione al Franco Ossola viene illuminata dalla prestazione più brillante del Varese che, sotto una pioggia scrosciante, le suona al Padova, battuto 3-0. Fabrizio Castori rinsalda così la sua panchina e, dopo quattro pareggi consecutivi, ritrova il successo atteso da 49 giorni. La vittoria mancava dal 2-1 esterno del 22 settembre sul campo della Juve Stabia, ma l’astinenza casalinga durava addirittura dal primo turno, in cui era caduto a Masnago l’Ascoli (2-0). Il Varese esce così dal periodo più opaco degli ultimi anni ritrovando una salutare boccata di ossigeno, mentre, dall’altra parte, il Padova delude e frana di nuovo al Franco Ossola, dove anche l’anno scorso era uscito malconcio, perdendo 3-0.

I veneti non hanno dato segnali di vita in una gara che, dal primo all’ultimo minuto, è stata un monologo dei padroni di casa, autori di un avvio di carattere. Per sbloccare il risultato è bastato un quarto d’ora abbondante e l’estro di Neto Pereira che, al 17’, ha raccolto una preziosa sponda di Martinetti e ha battuto Anania. Il brasiliano, in formato super, è stato il vero mattatore dell’incontro e, appena tre minuti più tardi, ha raddoppiato con un destro scagliato nel sacco dalla lunetta dell’area di rigore. Sul 2-0 è stato tutto facile per gli uomini di Castori, implacabili nel chiudere i conti al 39’ con Martinetti: l’attaccante, dopo aver preso palla da Kone, ha calato il tris con freddezza. Nella ripresa, il Padova ha tentato di reagire procurandosi qualche calcio d’angolo ma a essere pericoloso è stato ancora il Varese che ha colto l’incrocio dei pali con Martinetti, imbeccato dal solito Neto Pereira al 5’, e ha sciupato il 4-0 al 94’ con Tripoli. (Filippo Brusa)