Dopo gli anticipi che hanno premiato Juve Stabia e Novara, si completa il quadro della nona giornata di serie B. Continua inarrestabile la marcia del Sassuolo. La capolista travolge il Varese con un gol di Gazzola, un rigore di Terranova e nel finale i sigilli di Chibsah e Catellani: 8 vittorie e un pareggio in nove partite per i neroverdi, che mantengono il vantaggio di 6 punti sulla seconda, il Livorno, vittorioso nel posticipo in casa della Reggina (3-1). A sette punti c'è il Verona, che batte il Grosseto ultimo in classifica. Tanti colpi esterni: inizia il Padova all'ora di pranzo, con lo 0-2 al Padova, quindi il netto 0-3 del Modena a Cittadella, lo 0-3 preziosissimo dell'Ascoli ad Empoli e il colpo grosso sfiorato dalla Ternana a La Spezia: i padroni di casa pareggiano con Di Gennaro su rigore a un minuto dalla fine: le due squadre salgono a 14 punti.

La gioia di Aniello Cutolo, 28 anni. LaPresse

Vicenza-Padova 0-2
Con una doppietta Aniello Cutolo regala ai biancoscudati il successo nel derby, anche se il Vicenza avrebbe meritato qualcosa di più. È il Padova a sfiorare il vantaggio. Al 16’ Pinsoglio compie un mezzo miracolo su Renzetti, sulla respinta Farias spara incredibilmente alto. Implacabile Cutolo al 33’, quando va via a Pisano in velocità e batte Pinsoglio con un diagonale non irresistibile. Il Vicenza è pericoloso solo con qualche conclusione da lontano. Al 41’ la bordata di Malonga (da posizione defilata) viene deviata in modo provvidenziale da un difensore. Un minuto dopo Plasmati di testa manda di poco alto sul cross di Giani. La squadra di Breda inizia la ripresa all’attacco ma al 10’ Cutolo castiga ancora Pinsoglio col destro dopo essere stato servito da Farias. Il Vicenza si scuote al 17’ con un colpo di testa di Malonga che diventa una facile parata per Silvestri. Al 20’ il palo dice no a Malonga, autore di un bel destro al volo. Danti va al gol al 21’ ma il controllo prima di andare al tiro è col braccio. Il Vicenza ci crede ancora e alla mezz’ora Giani lascia partire un diagonale che si perde sul fondo. Gran palla di Giandonato (37’) per Danti che da due passi si divora il gol dell’1-2. Nel finale prevale la stanchezza (Marta Benedetti).

Cesena-Crotone 0-0
Poco calcio e tanti calci al Manuzzi. E 0-0 che fotografa benissimo la partita modesta giocata da due squadre in crisi d’identità. Bisoli sta ancora cercando di dare un'anima al Cesena, Drago modifica un Crotone che finora in trasferta aveva sempre perso (in porta Caglioni per Concetti, modulo 4-3-3 con Maiello al posto dello squalificato Caetano) e ottiene ciò che voleva: il punto. Primo tempo di nulla pressoché assoluto, ripresa con qualche emozione. Su tutte un palo di Maiello al 10' della ripresa con un tiro dai 25 metri e un gran destro al volo di Graffiedi respinto con una grande parata da Caglioni a un quarto d'ora dalla fine. Lo stesso Graffiedi al 93', con il Crotone in dieci da pochi secondi per il rosso a Migliore, ha deviato fuori di testa una punizione di Iori. (Alessandro Burioli)

Ardemagni esulta dopo lo 0-1. Lapresse

Cittadella-Modena 0-3
L’ex Matteo Ardemagni procura il primo dispiacere casalingo al Cittadella, che in casa finora aveva sempre vinto. Modena superiore agli avversari, mai veramente in partita. Foscarini piazza Martignago al posto di Maah e Busellato per Baselli, Biraghi squalificato è sostituito da De Vito. Il Modena deve fare a meno di Surraco, fermo per un turno, e del portiere Colombi, convocato nell’Under 21. La prima conclusione in porta è del Cittadella, con il colpo di testa di Sosa in tuffo, centrale. Lo imita al 13' l'ex Ardemagni e sblocca la partita; cross perfetto di Lazarevic e incornata vincente del centravanti che anticipa Pellizzer. Il Cittadella fatica a riorganizzarsi, anche perché c’è grande pressione sui portatori di palla veneti, in particolare su Paolucci. Il Modena sfiora il raddoppio con il gran tiro al volo di Moretti dal limite, ci vuole un superbo Cordaz per respingere la conclusione. Il secondo gol arriva comunque prima dello scadere: slalom vincente di Lazarevic che supera Gasparetto in velocità e la conclusione deviata da Pellizzer spiazza Cordaz. Nella ripresa il Modena chiude l’incontro al 13’. Punizione di Moretti e testa di Ardemagni che salta indisturbato, Cordaz non ci arriva. Il Cittadella perde Bellazzini dopo venti minuti della ripresa, non ci sono più cambi e termina quindi in dieci. (Simone Prai)

Il gol di Zaza. Lapresse

Empoli-Ascoli 0-3
Traballa la panchina di Sarri dopo la quinta sconfitta in campionato, accompagnata solo da quattro pareggi. L'Empoli è l’unica squadra ancora a non aver vinto in B. L'Ascoli invece torna a casa con un 3-0 al Castellani che potrebbe anche lanciarlo verso altri obiettivi. In casa azzurra la situazione si fa delicata: al termine scatta la contestazione. E pensare che l'Empoli aveva iniziato con un palo colpito da Maccarone e un'altra occasione per Pucciarelli. L'Ascoli invece si era reso pericoloso con Fecsezin, imbeccato da uno svarione dell’azzurro Romeo. Poi fra il 35' e il 39' l'Ascoli chiude la pratica: prima segna Zaza su cross di Feczesin, l’intervento sbilenco di Tonelli è palese. Al 39', al secondo cross della partita, segna lo stesso Feczesin su traversone dalla sinistra di Pasqualini. Anche in questo caso Tonelli viene sovrastato dall’attaccante ungherese e riesce a segnare spingendo di petto in porta una palla da metà area. La sensazione è che l’Empoli dietro sia davvero vulnerabile a causa di errori individuali grossolani. Nel secondo tempo un altro palo di Valdifiori per l'Empoli, sulla stessa azione proteste per un rigore non concesso per fallo su Croce che viene spinto al momento di colpire di testa. Nel finale salta la pazienza a Romeo che viene espulso per proteste. E arriva lo 0-3: al 38' Russo colpisce di testa su corner, la palla finisce in mezzo a un groviglio di gambe ed entra. Finisce in mezzo ai fischi, ma in sala stampa Fabrizio Corsi conferma ancora Maurizio Sarri: "Colpa di alcune valutazioni fatte in estate, insieme. C’è ancora la speranza di poter fare meglio, spero che al rientro di Accardi e Mori cambi qualcosa in difesa“. (Giacomo Cioni)

Lanciano-Pro Vercelli 1-1
Il Lanciano è ancora alla ricerca della prima vittoria casalinga. Con la Pro Vercelli approccio alla partita da dimenticare e gli avversari ne approfittano già al 4': da un difettoso disimpegno difensivo li piemontesi guadagnano un calcio d’angolo che Scaglia trasforma in assist perfetto per Masi, lesto ad anticipare la statica difesa del Lanciano. Il Lanciano reagisce e guadagna campo ma non impensierisce gli avversari fino al 25’ con Volpe che da fuori tira di poco al lato. Occasione d'oro al 31': Fofana si guadagna un rigore che sciupa maldestramente, tirando debolmente nello stesso lato dove si era buttato Valentini. La Pro Vercelli gioca una gara giudiziosa, spostando però troppo indietro l’asse difensivo concedendo a Vastola due palle gol. La prima è sbagliata clamorosamente mentre la seconda, al 13' si trasforma in gol con un colpo di testa su calcio d'angolo, che restituisce fiducia agli uomini di Gautieri. Ma non basta per cambiare l'inerzia della partita e sbloccare l'1-1. (Fiorenzo Carlini).

Il gol dell'1-0 del Sassuolo, realizzato da Gazzola. Lapresse

Sassuolo-Varese 4-0
Il Sassuolo continua la sua marcia trionfale in vetta alla classifica e mortifica ben oltre i suoi demeriti anche il Varese, in gara comunque fino al doppio svantaggio. Al Braglia finisce 4-0 per l’undici di Di Francesco – ottava vittoria in nove gare per la capolista – ma non inganni la dimensione del punteggio. Fino a quando l’espulsione di Grillo e il rigore di Terranova (29’ s.t.) non tagliano le gambe al Varese la gara la fanno tanto il Sassuolo, in vantaggio al 13’ p.t. con Gazzola e fermato dalla traversa (Boakye) al 41’ quanto il Varese, che recrimina su due pali (Ebagua al 4’ e al 32’) e schiaccia a lungo il Sassuolo sulla sua trequarti, complice anche la mossa di Castori che allarga la squadra con Nadarevic e Zecchin. Mentre Di Francesco si copre con Troiano, a taccuino vanno anche i reciproci tentativi di due squadre la cui fase offensiva si conferma importante nelle fiammate di Neto Pereira, Pavoletti e Boakye, ma la svolta arriva al 29’ della ripresa, con il Sassuolo che trova il contropiede giusto quando Troiano imbuca Berardi, il cui spunto viene frustrato sulla linea di porta da Grillo, poi espulso. Terranova dal dischetto raddoppia e l’inferiorità numerica toglie i biancorossi dal campo: il tris lo firma Chibsah al 38’ s.t. con un tracciante dai venti metri, il poker Catellani da due passi. Molti di più in avanti, di passi, ne fa il Sassuolo dei record. (Stefano Fogliani).

Spezia-Ternana 1-1
La partita delle matricole terribili della B finisce in parità e tante emozioni. Lo Spezia presenta in campo una formazione totalmente rinnovata rispetto all'anno passato che pare finalmente aver trovato l'intesa. Discorso diverso per la Ternana, cambiata poco e con un calcio che piace per rapidità e corsa. Dopo una prima fase di studio in cui i padroni di casa riescono ad affondare sulle fasce per poi martellare di cross l'area ospite, ma senza esito, la prima grande occasione capita ai ternani al 25': Di Deo, sgusciato tra le maglie avversarie, si tuffa di testa libero a centro area su una punizione dalla destra di Vitale e manca di un soffio l'impatto col pallone. Rossoverdi in gol al 12' della ripresa grazie a Litteri che finalizza a porta sguarnita un bell'assist di Vitale dalla destra. Lo stesso esterno di centrocampo serve al nuovo entrato Botta, la palla del raddoppio al 33', ma lui calcia fiacco e Iacobucci respinge. E così a un minuto dalla fine lo Spezia punisce gli umbri: per un ingenuo fallo di mano di Vitale su tocco di Sansovini in area, l'arbitro Merchiori assegna il rigore. Batte Di Gennaro, palla nel sacco, a destra, mentre Ambrosi va a sinistra: 1-1 e Di Gennaro calciando il rigore si infortuna... (Marco Magi)

Il gol di Cacia per l'1-0. Lapresse

Verona-Grosseto 2-0
Tre punti col minimo sforzo. Bastano due gol del solito Cacia per regolare il Grosseto e consegnare all'Hellas il secondo posto provvisorio. Il Verona non gioca bene la prima mezzora. A Mandorlini mancano le percussioni di Hallfredsson, Carrozza e Gomez sono solo generosi, Jorginho si limita al compitino senza mai graffiare. La scossa prova a darla Maietta con alcune incursioni. Di tiri in porta neanche l’ombra, fino al 32' e al filtrante di Martinho a pescare Cacia. Qualcosa nei meccanismi del Grosseto non funziona, facile per Cacia scartare Bremec e infilare il diagonale del vantaggio. Il Grosseto, fino ad allora molto attendista, crea un pericolo serio al 38’, quando Sforzini raccoglie il traversone dalla destra di Obodo e spara alto da posizione ideale. Provvidenziale l'opposizione di Moras. Il Verona continua a conservare il pallone con grande naturalezza senza mai riuscire però ad affondare i colpi. Più viva la ripresa, certamente più aperta. Lupoli spreca al 20’ dal limite dell’area piccola, al 32’ ci pensa Sforzini a graziare un immobile Rafael dopo essere saltato in perfetta solitudine. Al 35' il pallonetto di Cacia è troppo morbido per superare Bremec, ma al 37' il capocannoniere della B è fortunato in un rimpallo col numero uno del Grosseto sul cross tagliente di Martinho. Palla in fondo al sacco, partita chiusa. (Alessandro De Pietro).

Reggina-Livorno 1-3
Una vittoria che ci sta tutta, quella conquistata dal Livorno al Granillo, ma il passivo è umiliante per una squadra che oltre alla volontà ha poche armi a disposizione per potere fare male agli avversari. Così Nicola cancella la pesante sconfitta interna con lo Spezia, mentre la Reggina compie un passo indietro dopo il successo con il Novara. Dionigi, viste le non perfette condizioni di D’Alessandro, uscito malconcio dalla sfida di sette giorni prima con il Novara, rivisita la formazione e schiera come esterno di centrocampo Melara. Nei precedenti 21 incontri al Granillo tra Reggina e Livorno, gli amaranto si sono aggiudicati la sfida 15 volte, 4 i pareggi e 2 sole successi dei toscani, l’ultimo nel novembre 2007 che costò la panchina a Ficcadenti, sostituito da Renzo Ulivieri. Dopo venti minuti di studio con i portieri inoperosi, la Reggina al 35’ passa in vantaggio: punizione battuta dall’out destro da Ceravolo, Ely e colpisce di testa e Fiorillo respinge, Adejo anticipa tutti e di sinistro realizza l’1-0. Ospiti che non accusano il colpo e al primo affondo pareggiano: l’ex Emerson in dribbling fa fuori tre avversari e serve sulla sinistra Dionisi, il quale supera il portiere Baiocco e mette la palla in rete (1-1). Ad inizio ripresa dopo che Armellino reclama un calcio di rigore, il Livorno va vicino al 2-1 con un bolide di Gemiti da fuori aerea che colpisce l’incrocio dei pali. Anche la Reggina ha la sua buona occasione per portarsi in vantaggio, ma il colpo di testa di Ely, su punizione battuta da Ceravolo, si stampa sulla traversa. Squadre che si allungano e tanti capovolgimenti, senza impensierire i portieri. Al 25’ ci vuole tutta bravura di Baiocco, per respingere un fendente di Dionisi diretto nel “sette”. Non trascorrono 5’ che il Livorno passa in vantaggio: Paulinho avanza dalla trequarti e quando scruta il portiere fuori dai pali lo beffa con una perfetto tiro (1-2). Reggina che cerca con la forza della volontà di pareggiare e ci va vicina con Hetemaj, che colpisce l’incrocio con Fiorillo battuto. Sul finire di gara Dionisi in contropiede colpisce per la terza volta. E la Reggina ritorna nel tunnel. (Lorenzo Vitto)