Il vantaggio del Sassuolo a Varese realizzato da Berardi. LaPresse

La capolista Sassuolo dimentica in fretta il clamoroso 0-2 interno col Grosseto e riprende la corsa verso la serie A. Lo fa vincendo (in 10) sul difficile campo del Varese 4-3. Il Livorno non replica pareggiando 3-3 con la Reggina. Al Picchi, dopo due sconfitte consecutive, arriva solo un punticino, troppo poco per la A. Ed il Verona corsaro a Grosseto 2-0 è a soli 2 punti di distanza. Vince ad Ascoli l'Empoli grazie alla doppietta di Maccarone. Derby veneto al Vicenza che passa sul Padova con Castiglia fa un grande scatto in zona calda. Pari show tra Modena e Cittadella (3-3), successo-salvezza per il Lanciano a Vercelli. Pari tra Spezia e Ternana, il Brescia non va oltre l'1-1 col Novara. Bari, doppio Tallo per avere la meglio sulla Juve Stabia.

varese-sassuolo 3-4 — Il profumo della serie A si fa sempre più intenso per il Sassuolo dei record che riprende la sua marcia trionfale verso la promozione. L’inaspettato 0-2 casalingo di una settimana fa con il Grosseto è acqua passata per Di Francesco e per i suoi ragazzi terribili, pronti a suonarle a un Varese coraggioso ma incapace di completare la rimonta pur in superiorità numerica. Castori, alla vigilia, aveva chiesto ai tifosi di rendere il Franco Ossola simile a una "bolgia" ma lo stadio si è ammutolito dopo appena sei minuti. Tanto è bastato agli ospiti per portarsi in vantaggio, con sfacciata disinvoltura. L’emozione iniziale, nata da un bolide di sinistro scoccato da Ebagua al 4’, ha illuso il pubblico di casa ma è evaporata in un istante perché, alla prima occasione, Berardi ha fulminato Bressan e Masnago. Il giovane attaccante ha sfruttato al meglio l’assist lungo di Missiroli e una distrazione di Franco per infilzare il Varese con un preciso sinistro. I biancorossi avrebbero l’opportunità di pareggiare al 30’, quando un errore di Marzorati dà il via libera a Ebagua che scivola a un passo da Pomini. Se i padroni di casa sono imprecisi, gli ospiti sanno essere spietati e al secondo tiro in porta raddoppiano. È il 44’ e un cross di Bianchi dalla destra viene rinviato da Rea ma finisce sulla testa di Masucci che batte Bressan con un pallonetto. Castori cerca di correre ai ripari nella ripresa togliendo Ferreira Pinto e Franco, entrambi piuttosto spenti, e gettando nella mischia Damonte e Oduamadi. Proprio l’esterno nigeriano sforna l’assist per il gol di Troest, la cui inzuccata ridà speranze al 9’. Il Varese non ha però neppure il tempo di rialzare la testa perché Masucci, dopo aver ricevuto da Berardi, riporta i neroverdi in vantaggio di due reti. La partita però non è finita perché Neto Pereira, a soli quattro minuti dall’ingresso in campo, si procura un calcio di rigore e l’espulsione di Terranova, che lo fa cadere davanti a Pomini (18’). Dal dischetto segna Ebagua: il centravanti festeggia il gol numero 37 in campionato con il Varese, diventando il secondo miglior marcatore nella storia del club. Il Franco Ossola si accende diventando quella "bolgia" auspicata da Castori e Pomini è costretto al miracolo per negare il pari a Troest (34’). L’aggancio sembra possibile e al 36’ è Ebagua, impreciso di testa, a sfiorarlo ma la capolista, pur in inferiorità numerica, si mette al sicuro con la ciliegina di Pavoletti, rapido nello sfruttare l’ennesima leggerezza di Troest (41’). La traversa di Zecchin al 45’ è il preludio al gol dell’esterno, a segno su punizione per la terza partita di fila quando però è il 48’ e non c’è più tempo per sperare nel pareggio. (Filippo Brusa)

Barillà esulta dopo il gol del clamoroso 3-3. LaPresse

livorno-reggina 3-3 — Il Livorno getta alle ortiche una vittoria già sicura, paga a caro prezzo la giornataccia del proprio giovane portiere Fiorillo ed in casa contro la Reggina deve accontentarsi di un punticino. E' finita 3-3. I labronici rimangono sul secondo gradino della classifica, ma vedono avvicinarsi l'Hellas Verona, ora in ritardo di sole due lunghezze. Venerdì prossimo, alle 21, la squadra di Nicola renderà visita proprio agli scaligeri di Mandorlini: la gara potrebbe rivelarsi decisiva in ottica promozione. Ottimo il risultato strappato al Picchi dagli amaranto calabresi, al loro terzo pari consecutivo. Locali (privi fra gli altri di Siligardi e Belingheri) in campo con il 3-4-1-2, ospiti (senza Colucci e Fischnaller) con il 3-4-2-1 (Gerardi punta centrale, panchina per Comi). Il Livorno inizia con buona lena e sfiora la rete due volte con Paulinho. Alla prima vera occasione la Reggina sblocca il punteggio. E' il 33': Sarno apre a sinistra per Rizzato, lasciato colpevolmente libero dalla difesa avversaria. Il centrocampista reggino conclude al volo di sinistro. Tiro insidioso, ma non certo irresistibile. Fiorillo, però, si impappina: la palla gli sfugge di mano ed entra in porta. I toscani reagiscono ed al 40' trovano il pareggio. Per un vistoso ed ingenuo fallo di Hetemaj su Schiattarella, appena dentro l'area, l'arbitro accorda il penalty. Sul dischetto si presenta Dionisi che spiazza Baiocco per l'1-1. Il Livorno è su di giri e realizza il gol del sorpasso al 43'. Traversone dalla destra di Salviato e splendida girata in piena area di rigore di Paulinho, che anticipa Adejo ed insacca: 2-1. Durante l'intervallo, espulso l'allenatore ospite Dionigi. Al 17' della ripresa i labronici segnano il 3-1: Salviato serve al limite dell'area di rigore Dionisi che conclude con il sinistro e batte Baiocco sul primo palo per la doppietta personale. Sembra un match chiuso a doppia mandata. E invece la Reggina getta il cuore oltre l'ostacolo e confeziona la clamorosa rimonta. Alla mezzora bolide da trenta metri di Gerardi che si insacca nell'angolo alto alla destra di Fiorillo: 3-2. Al 35' l'incredibile. Il neo entrato Barillà va alla conclusione dalla grandissima distanza. Il portiere livornese appare poco reattivo e clamorosamente non riesce a trattenere la sfera che, beffarda, supera la linea bianca per il 3-3 conclusivo. (Fabio Giorgi)

Nicola Ferrari, semicoperto, realizza il momentaneo 0-1 dal dischetto. LaPresse

grosseto-verona 0-2 — Il Verona torna immediatamente alla vittoria dopo lo scivolone con il Padova, passando sul campo del Grosseto (2-0), in un gara che i veneti hanno risolto in cinque minuti, tra il 25' e il 30' del primo tempo. Tra i due gol della squadra di Andrea Mandorlini c'è però il rigore fallito da Piovaccari, che ha cambiato il volto alla contesa. I toscani, che prima di subire l'uno-due, hanno messo in difficoltà i gialloblù con i tentativi di Delvecchio (gran partita la sua), Soddimo e Som, non sono più riusciti a trovare lo smalto iniziale e per il Verona è stato abbastanza facile controllare il pressing operato dai toscani nell'ultima mezzora di gara. Il Verona passa al 25' grazie ad un rigore trasformato da Ferrari e concesso da Borriello per un fallo ingenuo di Calderoni che ha ostacolato Carrozza con la palla lanciata da Jorginho destinata a spegnersi sul fondo. Alla prima azione il Grosseto ha la possibilità di pareggiare i conti, sempre dagli undici metri per un fallo di Crespo su Som. Piovaccari, che toglie la palla a Delvecchio, spara su Rafael che respinge con i pugni. E nemmeno tre minuti dopo il Verona chiude l'incontro con un diagonale di Cacciatore, spostato a sinistra dopo l'infortunio di Albertazzi nel riscaldamento, dopo aver percorso tutta la fascia. Un colpo da k.o. per i padroni di casa. Nella ripresa Nielsen e Ferrari si vedono negare da due prodezze di Lanni il 3-0, mentre i calci di punizione di Soddimo sbattono prima sul portiere e poi sulla traversa. Il Grosseto, che si avvia mestamente verso la Lega Pro, ha chiuso con 12 tiri totali contro i 7 del Verona, ma non è bastato per muovere la classifica. (Maurizio Caldarelli)

L'Empoli esulta, doppietta di BigMac Maccarone e vittoria ad Ascoli. LaPresse

ascoli-empoli 1-2 — Vince 2-1 l’Empoli sul campo di un Ascoli sfortunato nel finale quando ha colpito due traverse. Primo tempo tutto di marca toscana, con un calcio di qualità superiore. Ripresa di marca bianconera, il gol del solito Zaza ha riaperto il match, ma la rimonta non è andata a buon fine. Nell’Ascoli Feczesin vince il ballottaggio con Soncin e affianca in attacco Zaza. A centrocampo c’è Di Donato che festeggia 200 partite con la maglia dell’Ascoli. Nell’Empoli è squalificato Valdifiori, al suo posto gioca Signorelli. Subito pericolosi gli ospiti con Saponara al tiro al 3’ e al 7’, ma Gomis è pronto in entrambe le occasioni. Empoli padrone della gara e all’11’ vicinissimo al gol con un sinistro sottomisura di Tavano che coglie il palo interno, libera poi la difesa ascolana in netta difficoltà in questo avvio di gara. In un break reclama il rigore l’Ascoli per un fallo su Zaza da parte di Romeo. E’ una clamorosa indecisione della difesa dell’Ascoli che porta al vantaggio dell’Empoli. Cross da sinistra di Hysaj, pallone sottoporta che Prestia prima e poi Peccarisi e Faisca lasciano incredibilmente passare. Per Maccarone è un gioco da ragazzi insaccare il gol dell’1-0 per i toscani. Vantaggio meritato per la squadra di Sarri, padrona del centrocampo con Moro, Signorelli e Croce e con le punte sempre in agguato. L’Ascoli prova a reagire con un colpo di testa di Zaza al 28’ di poco alto. Ma arriva il raddoppio empolese con un destro violento ancora di Maccarone che batte Gomis. L’Ascoli potrebbe riaprire il match al 42’ quando il portiere ospite Bassi esce male, ma Zaza a porta vuota mette a lato. Finisce sul fondo anche un destro di Feczesin un minuto dopo. Squadre al riposo sul 2-0 per l’Empoli. Alla ripresa in porta nell’Ascoli c’è Maurantonio per l’infortunato Gomis. Al 9’ si riapre il match. Cross da sinistra di Pasqualini e gol di testa del solito Zaza, alla 17esima rete in campionato. Il match si accende e adesso l’Ascoli ci crede.Trema l’Empoli al 33’ con un colpo di testa di Feczesin deviato in angolo da un difensore. Silva butta dentro anche Soncin. Traversa dell’Ascoli al 38’ con un tiro cross di Pasqualini e sul prosieguo Feczesin manca la girata da buona posizione. Clamorosa la traversa colta da Zaza al 44’. Di testa l’attaccante anticipa Bassi in uscita, il pallone rimbalza a terra e poi tocca il legno prima di finire sul fondo. Triplice fischio finale: 2-1 per l’Empoli che continua la corsa verso la serie A. (Peppe Ercoli)

I tifosi del Vicenza in festa per la vittoria di Padova. LaPresse

padova-vicenza 0-1 — La vendetta è dolce per Dal Canto, che da contestato ex coglie all’Euganeo la quarta vittoria su quattro trasferte con il suo Vicenza. Dopo due successi si arresta invece la corsa playoff del Padova, che si rammarica per due pali colpiti nel primo tempo. Il derby è emozionante sin da subito. Passano quattro minuti e il Vicenza sblocca il risultato. Bellazzini dalla destra crossa teso per Castiglia, che dal limite fredda Silvestri. Tempo di capacitarsi dello svantaggio e il Padova si riorganizza. Al 7’ Iori si vede ribattere un tiro al volo, al 16’ Babacar spara forte ma a lato. Sull’altro versante, trova la porta Cinelli al 19’, ma è pronto Silvestri. Poi, al 32’ Viviani, su punizione colpisce il palo alla destra di Bremec. Il Vicenza funziona con le ripartenze. Al 34’ un’incomprensione tra Legati e Renzetti scatena la corsa di Malonga, bravo Rispoli a salvare tutto in extremis. Nell’unico minuto di recupero, ancora il palo dice di no al Padova. Questa volta a Cutolo, bravo a superare Bremec in pallonetto, ma avventato nella conclusione a porta praticamente spalancata. Inizia la ripresa con Bonazzoli in campo per Babacar. Il Padova ingrana, ma va a fiammate: al 61’ De Feudis non inquadra lo specchio da ottima posizione, al 65’ Bonazzoli sfiora l’eurogol con una deviazione di tacco. Dal Canto esaurisce i cambi raccogliendo i suoi attorno a Tiribocchi unica punta, Colomba si gioca la carta Raimondi. Al minuto 85 Viviani tenta da fuori, Bremec para di piede e poi è bravo anche sul tap in di Cutolo. Poi ci provano ancora Raimondi (88’) e Bonazzoli (89’), ma difettano di mira. E in pieno recupero è ancora miracoloso Bremec su un ravvicinato colpo di testa di Raimondi. Finisce 0-1, con Dal Canto che esce dal campo polemizzando con i tifosi di casa. (Carlo Della Mea)

Esulta Scaglia, Brescia, dopo il gol dell'1-1. Bozzani

brescia-novara 1-1 — Tra Brescia e Novara vince l’equilibrio. Bella partita allo stadio “Rigamonti”. I gol tutti nel primo tempo: apre Seferovic, chiude Scaglia. All’ingresso delle squadre in campo Calori tiene fede al detto “squadra che vince non si cambia” puntando sul 4-3-2-1 come modulo iniziale con Corvia unica punta. Solo panchina, almeno inizialmente, per l’eroe di Modena Andrea Caracciolo. Aglietti risponde con il 4-3-3 senza Bardi tra i pali, fermato dal mal di schiena. In campo Kosicky. Partenza arrembante degli ospiti piemontesi che in un paio di circostanze si rendono pericolosi dalle parti di Michele Arcari. Così all’8 arriva il meritato vantaggio firmato da Seferovic, abile a deviare di testa la palla alle spalle dell’estremo difensore biancazzurro. Risposta immediata del Brescia con Scaglia ma il trequartista, da buonissima posizione, non inquadra la porta. Il gol subito e la stanchezza rendono meno fluida la manovra dei ragazzi di Calori tant’è che Corvia fatica a trovare varchi tra le maglie rosse del Novara. Ma è proprio l’ex attaccante di Roma e Lecce a propiziare il gol del pareggio sradicando palla a ridosso dell’area di rigore del Novara a Ludi e servendo l’accorrente Scaglia che a porta vuota insacca. Ritrovata la fiducia il Brescia preme e Budel, al 38’, chiama Kosicky alla grande deviazione in angolo. Si va dunque negli spogliatoi sul punteggio di parità. Nella ripresa le parti si invertono. E’ il Brescia a partire forte premendo il piede sull’acceleratore con il brasiliano Sodinha che regala lampi di grande classe. Al 12’ proprio Sodniha apre sulla corsia mancina per Daprelà, cross immediato di quest’ultimo con Corvia che prova l’acrobazia ma la mira è sballata. Al 18’ Calori getta nella mischia Andrea Caracciolo. Aglietti risponde con Marianini per Fernandes. Il cambio dà nuova linfa al Novara. Ci prova Gonzalez ma sulla sua strada trova il muro eretto da Arcari. Ed è ancora il numero uno bresciano a opporsi da campione a tu per tu con Pesce nell’ultima occasione della sfida. (Fabio Pettenò)

Tallo, protagonista al San Nicola, segna di testa l'1-0. Per lui una storica doppietta. LaPresse

bari-juve stabia 2-0 — Il ventenne Junior Tallo firma la prima doppietta tra i professionisti e spinge il Bari fuori dai guai. La Juve Stabia fa troppo poco per evitare il k.o. Torrente ritrova Rossi e Bellomo, riporta Polenta in difesa ed offre una chance a Tallo al centro dell’attacco, al posto dello squalificato Caputo. Mentre Braglia parte con una sola punta (Bruno) supportata da Verdi e Zito sulle fasce. Primo tempo a ritmi blandi, ma non privo di emozioni. Dopo un tentativo di Bruno (al 3’) neutralizzato da Lamanna, il Bari centra l’incrocio dei pali con Iunco al 12’, di testa. Sulla ribattuta non sono reattivi Tallo e Ghezzal. La Juve Stabia si affida alle ripartenze ed alle sagge sponde di Bruno che al 27’ offre un assist pregevole a Verdi: tiro alto. Al 33’ ci prova Agyei con scarsa fortuna. La palla gol più ghiotta al 40’: Bruno, scattato in contropiede, serve al centro dell’area Scognamiglio che si lascia ipnotizzare da Lamanna. Un minuto dopo il conto dei legni va in parità: Agyei centra in pieno la traversa con un destro al volo da 20 metri. Sul finire del tempo diagonale impreciso di Tallo. Nella ripresa il Bari parte di slancio e dopo 7’ va in vantaggio. Iunco lancia Rossi sulla sinistra, cross preciso per la testa di Tallo che insacca da pochi metri. Passano 5’ e Lamanna salva su Zito, lanciato in una prateria da Mezavilla. Al 31’ è ancora Lamanna a salvare i suoi con un intervento di istinto su Mbakogu, appena entrato. Al 37’ è apoteosi per il giovane Tallo, abile a sfruttare una respinta corta di Seculin su tiro di Fedato. (Franco Cirici)

Ardemagni gira a rete di testa. LaPresse

modena-cittadella 3-3 — Ancora una volta il Modena spreca una situazione favorevole (avanti 2 a 0) e si fa raggiungere sul 3 a 3 dal Cittadella che ha meritato ciò che si è conquistato sul campo. Modena contestato alla fine dai propri sostenitori. C'è stato un incontro dopo la partita tra Caliendo, Secco, Marcolin e Perna e una delegazione di tifosi. La società per bocca del d.g. Secco ha confermato la fiducia a Marcolin nonostante il momento critico: 2 punti nelle ultime quattro gare. Modena subito in vantaggio con Ardemagni al 5' che sfrutta di testa un ottimo assist di Nardini. Pochi minuti dopo conclusione di Stanco, sventa il pericolo Cordaz. Con il passare dei minuti cresce il Cittadella, mentre il Modena stenta nel mostrare un proprio gioco e si limita ad operare solo di rimessa. Nella ripresa nel momento in cui la pressione dei veneti aumenta facendo pensare all'immediato pareggio, il Modena trova il raddoppio con Mazzarani che direttamente da calcio di punizione conclude in modo perfetto. La partita teoricamente potrebbe sembrare chiusa, ma il Cittadella capisce che ci sono i margini per recuperare. Puntuale arriva il gol con Gasparetto in mischia al 25' e due minuti dopo Di Nardo con un destro velenoso coglie il pareggio. Il Modena è confuso, il Cittadella ha in mano il pallino del gioco, ma in una delle rare iniziative di Lazarevic, i gialloblù tornano avanti. Azione personale di Lazarevic, palla respinta che arriva sui piedi di Pagano che insacca: 3-2. Marcolin decide di inserire Zoboli e il Modena si piazza con la difesa a cinque e una gran paura. Al 35' il pari di Pellizzer nonostante il tentativo di salvataggio sulla linea di Colombi. Il guardalinee concede il gol, insacca anche Sosa ma la rete era già stata assegnata. Nel finale il Modena chiede un rigore per un tocco di mano in area di De Vito. (Paolo Reggianini)

Contrasto a metà campo tra Vitale (Ternana) ed Antenucci (Spezia). LaPresse

ternana-spezia 0-0 — Finisce senza gol la sfida salvezza tra le neopromosse Ternana e Spezia. Ha dominato la paura di perdere. La Ternana cambia cinque giocatori rispetto alla gara persa a Cittadella, lo Spezia rinuncia a Sansovini che comincia dalla panchina. Il primo tempo propone in avvio un paio d'iniziative di Maniero che al 9', chiamato in azione da Ragusa, controlla il pallone al limte dell'area e calcia con il destro mancando di poco l'incrocio dei pali. Sempre il centravanti, alla prima da titolare, si fa luce nell'area avversaria dieci minuti più tardi. Doppio dribbling e diagonale da sinistra che Schiavi ribatte con Guarna superato. Lo Spezia contiene e cerca di ripartire contando sulla verve di Okaka che lotta su ogni pallone ma raramente concretizza. Tant'è che nel secondo dei due minuti di recupero concessi manca il tocco vincente ad un metro dalla linea nell'azione avviata da Piccini e rifinita al meglio da Di Gennaro. Nella ripresa al 5' la Ternana spreca una buona occasione in contropiede con un cross di Dianda che Goian manda in angolo. Lo Spezia si fa vedere con qualche accelerazione di Antenucci ma non conclude. Ancora i rossoverdi in avanti al 21' con Alfageme frenato in uscita da Guarna con un intervento di piede. Un minuto più tardi Miglietta pesca in piena area Di Deo la cui conclusione di testa, seppure da buona posizione, non impensierisce Guarna. La migliore occasione per la partita arriva al 32' favorita da un errato disimpegno di Goian che di fatto libera Maniero in piena area: controllo e sinistro che Guarna ribatte con i piedi. Al 36' Cagni inserisce Sansovini per Okaka e un minuto dopo il capocannoniere chiama in causa Brignoli che se la cava in due tempi sulla conclusione da fuori. Poi più niente con una considerazione finale: 48 i falli fischiati dall'arbitro Castrignanò in una partita davvero brutta. (Massimo Laureti)

Il vantaggio degli abruzzesi realizzato da Di Cecco. LaPresse

pro vercelli-lanciano 1-2 — Vince il Lanciano 2-1 contro la Pro Vercelli. Gli umbri ottimizzano le azioni sotto porta, i padroni di casa fanno la partita, ma sbagliano troppo nella fase di realizzazione. All’11’ vantaggio del Lanciano: dall’angolo battuto da D’Aversa, Volpe serve un cross pennellato per Di Cecco che lasciato troppo solo dalla difesa bianca, batte Valentini. I ragazzi di Braghin non si arrendono: vanno vicini al gol con Greco, che in scivolata manda la sfera oltre la traversa, e con Ragatzu, che in un bel dialogo con Cristiano, al momento di battere a rete perde la coordinazione al momento meno opportuno. Al 23’ la Pro pareggia: Cristiano viene atterrato in area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta Grossi, appena entrato al posto dell’infortunato Greco: non sbaglia e per la Pro Vercelli è 1-1. Al 40’ da un angolo della Pro nasce un contropiede per il Lanciano: errore di Appelt che non controlla e Piccolo si fa tutto il campo palla al piede. Davanti a Valentini il giocatore umbro non trova il colpo del k.o.: il portiere bianco resta freddo e para la botta che il bomber del Lanciano gli spara addosso. Nella ripresa il Lanciano trova il gol vittoria con Falcone, subentrato a Falcinelli. Tre punti pesanti per il Lanciano. Un k.o. che potrebbe invece spegnere le chance salvezza per la Pro Vercelli. (Raffaella Lanza)

crotone-cesena (lunedì ore 20.45) — Il programma della trentesima di B sarà completato dal posticipo di lunedì sera tra Crotone e Cesena. Stadio Scida di Crotone, ore 20.45.

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