Dopo il pareggio tra Brescia e Padova nell'anticipo di venerdì, si sono giocate nove gare nel pomeriggio di sabato. La 4ª giornata si completa lunedì alle 20.45 con il posticipo tra Varese e Bari. Ecco il quadro completo.

ascoli-spezia 2-0 —
Vittoria meritata dell’Ascoli che supera 2-0 lo Spezia. Costante predominio dei padroni di casa, soprattutto a centrocampo dove ha spiccato Loviso autore del secondo gol, dopo il vantaggio firmato da Feczesin. Male la squadra ligure soprattutto nei difensori, lenti e impacciati. Parte bene l’Ascoli pericoloso già al quarto con una girata di sinistro di Zaza deviata in angolo da un difensore spezzino. Al lato al 6’ un destro di Feczesin che ha vinto il ballottaggio con Soncin. Si fa male Madonna al 26’ ed al suo posto entra Mandorlini. Da registrare nel frattempo il primo tiro dello Spezia; lo scocca Okaka dai 18 metri, para facile Guarna. Ritmo lento, partita che vede un leggero predominio dei padroni di casa. Al 37’ Feczesin si libera al tiro di sinistro, palla angolata, ma Russo ci arriva e salva la propria porta deviando a fondo campo. Non succede altro di rilevante e le squadre vanno al riposo sullo 0-0. Stesse formazioni nella ripresa. Telefonato un sinistro di Di Gennaro parato facilmente all’8’ da Guarna. Il match si sblocca al 9’. L’ascolano Russo recupera il pallone perso da Garofalo, tiro respinto male dal portiere spezzino Russo, tenta anche Zaza probabilmente vittima di un fallo di Sammarco (poi ammonito) sul quale l’arbitro Baracani sorvola perché è poi Feczesin che insacca il gol dell’1-0 per l’Ascoli. Serena gioca la carta Antenucci, in campo per Sansovini. Ma l’Ascoli tiene botta e raddoppia. Feczesin si guadagna un calcio di punizione dal limite al 25’. Sul pallone Loviso, gran destro rasoterra e palla che si insacca alla sinistra di Russo. Lo Spezia non ne ha più e a nulla servono gli sterili e confusi tentativi finali. Vince l’Ascoli 2-0. (Peppe Ercoli)

cittadella-lanciano 1-0 —
Due gare in casa, altrettante vittorie per il Cittadella, che ci impiega un’ora prima di riuscire a concretizzare le tante occasioni avute. Il Lanciano, specie nella ripresa, è apparso troppo rinunciatario, con il peso dell’attacco a gravare sulle spalle di Fofana, l’unico a mettersi veramente in evidenza. Parte forte il Cittadella, e dopo nemmeno due minuti potrebbe sbloccare il risultato: discesa di Di Roberto, servizio in area per Di Carmine che di tacco smarca Vitofrancesco, sinistro rasoterra debole, blocca a terra Leali. Martignago in evidenza al 12’ con una pregevole discesa sulla corsia di sinistra conclusa con un tiro-cross tra le braccia del portiere, quindi ancora l’esterno d’attacco del Cittadella protagonista qualche minuto più tardi con un destro da limite respinto dall’attento Leali. La squadra di Foscarini preme, al 22’ Vitofrancesco pesca Di Carmine all’altezza del dischetto, controllo e pronta girata, il pallone è “sporcato” da un difensore e finisce tra i piedi del portiere che era già a terra. Alla mezz’ora angolo di Di Roberto e palla sul secondo palo dove interviene Vitofrancesco, destro poco convinto e sfera tra le braccia di Leali. Il Cittadella continua a fare gioco, a creare occasioni ma il gol non arriva: al 33’ pregevole azione corale iniziata da Di Roberto che allarga a destra per Vitofrancesco, pallone al centro per Martignago che tocca per Di Carmine, conclusione di fino ancora centrale. Il Lanciano si affaccia per la prima volta pericolosamente nell’area del Cittadella in avvio di ripresa, e potrebbe scapparci il gol: cross di Pepe e Fofana in scivolata arriva con un attimo di ritardo sulla palla. Immediata la risposta dei padovani con il sinistro di Di Roberto, centrale. Non cambia il tema della partita, con il Cittadella che mantiene costantemente l’iniziativa ma non riesce a finalizzare la gran mole di gioco. Giallo nell’area del Cittadella, con il contatto tra Coly e Fofana, l’arbitro fischia fallo all’attaccante ospite. Si gioca ad una sola porta, quella del Lanciano, e alla mezz’ora dopo innumerevoli tentativi arriva il gol del Cittadella, Di Roberto scodella a centro area un invitante pallone per Di Carmine, colpo di testa vincente nell’angolino. (Simone Prai)

grosseto-crotone 1-0 —
Il Grosseto ritrova una vittoria casalinga che mancava da quasi otto mesi (1-0 all'Albinoleffe del 21 gennaio) e risale a meno 1 in classifica. A regalare i tre punti ai ragazzi di Moriero è stato un gol di testa del bomber Nando Sforzini, alla mezzora, che ha raccolto un corner di Bonanni. Per la formazione toscana è stata una vittoria sofferta, per la pressione esercita dai calabresi ("Abbiamo fatto tanto possesso palla, ma siamo stati poco concreti", recrimina mister Drago), che, a parte una traversa di Caetano al 28' della ripresa (che ha ripreso il tiro di Torromino respinto da Bremec), non hanno creato grossi problemi alla porta di Bremec. I locali possono sorridere per i tre punti, ma non per il gioco, che continua a latitare. I reparti sono apparsi un po' scollegati e la squadra continua a chiudersi troppo. Una volta in vantaggio, il Grosseto, infatti, ha guardato solo a difendersi e il modulo è passato dal 3-5-2 iniziale ad un 5-4-1 che ha almeno permesso di non correre rischi. "Il bel gioco arriverà", taglia corto Moriero. Olivi e compagni hanno comunque sfiorato il raddoppio in contropiede: al 74' la traversa ha fermato il missile di Quadrini, mentre Concetti è stato bravo ad anticipare con i piedi Foglio, lanciato da Quadrini. L'ultima emozione a tempo scaduto, con Concetti che alza sopra la traversa il colpo di testa di Antonazzo, sul corner di Quadrini. (Maurizio Caldarelli)

livorno-empoli 4-2 —
Quattro come le vittorie nelle prime quattro partite. Quattro come i gol rifilati ai 'cugini' toscani dell'Empoli. Il Livorno si impone nel derby 4-2 e resiste ancora in vetta alla classifica, a punteggio pieno. Amaro stop per il generoso Empoli, che rinvia l'appuntamento con il primo successo stagionale e resta fermo a quota un punto in graduatoria. Amaranto concreti, capaci di stringere i denti quando necessario e cinici nel tramutare in oro le occasioni a disposizione. I locali sbloccano il punteggio all'8' con Siligardi (sempre a segno nelle quattro partite finora disputate), abile a trasformare in rete, sul primo palo, una punizione battuta magistralmente dai venti metri. Uno a zero all'intervallo. In avvio di ripresa (4'), gli azzurri colpiscono, con Tonelli, da sotto misura, un palo. Al 19' il Livorno raddoppia, con un eurogol di Emerson, a bersaglio con una conclusione al volo da oltre i venticinque metri. L'Empoli dimezza le distanze al 24', con Cori (prima rete per lui in B), che devia in rete un cross dalla sinistra di Pucciarelli. Al 33' ecco il 3-1 del Livorno: opera di Paulinho, che anticipa con abilità i difensori avversari ed all'altezza del dischetto spara imparabilmente alle spalle di Dossena. Al 41' c'è gloria anche per Bigazzi, subentrato pochi minuti prima. Il giovane amaranto vola via in contropiede e, dopo una splendida azione personale, sigla il momentaneo 4-1. Nel primo minuto di recupero, gol empolese realizzato dal diciannovenne Spinazzola, subentrato pochi attimi prima, per il definitivo 4-2. (Fabio Giorgi)

novara-juve stabia 1-1 —
Pari e polemiche tra Novara e Juve Stabia con il direttore di gara Di Paolo, suo malgrado, grande protagonista dell’incontro, finito con ben quattro espulsioni. Recrimina il Novara, che parte con il piede giusto e trova, dopo cinque minuti, il gol del vantaggio a seguito di un’uscita goffa di Nocchi (costretto in extremis a sostituire l’infortunato Seculin): il più lesto di tutti sulla ribattuta del portiere ospite è Parravicini, che raccoglie dal limite e firma il gol del 1-0 con un preciso diagonale. Che il pomeriggio del Novara prenda una brutta piega lo si intuisce al 8’, quando Mehmeti alza bandiera bianca e costringe Tesser al primo cambio con l’innesto di Piovaccari. Passano i minuti e cresce la Juve Stabia, con il 3-4-3 di Braglia che imbriglia il gioco novarese. Ci pensa Alhassan a movimentare la sfida: prima, al 18’, Nocchi vola a negargli il gran gol dal limite, poi lo stesso esterno mancino sbaglia completamente il retropassaggio di testa, costringendo Bardi al tuffo per evitare la “frittata”. Al 33’ il fattaccio che cambia la partita: scontro di gioco tra Gonzalez e Figliomeni, le gambe rimangono intrecciate e il difensore ospite simula un colpo, beffando il guardalinee Bernardoni (a un passo) e l’arbitro Di Paolo che espelle l’attaccante azzurro. La partita si incattivisce: ne fa le spese Tesser, espulso per proteste quattro minuti più tardi. Di Paolo non ha più il controllo della partita ed espelle anche il preparatore atletico della Juve Stabia, De Filippis. Poi il pari degli ospiti: cross da destra di Baldanzeddu e Improta anticipa tutti, trafiggendo l’incerto Bardi. Bravo l’altro assistente, Valeriani, che annulla giustamente per fuorigioco il gol del 1-2 allo scadere. Nella ripresa latitano le emozioni. Ci prova Piovaccari al 16’, poi al 24’ l’ex Sampdoria si divora una grande occasione spedendo alto il pallonetto sull’uscita di Nocchi. In mezzo il rosso a Braglia, tecnico ospite, ancora per proteste. Nel finale, ancora Piovaccari: anticipa al limite Nocchi in uscita e viene poi travolto dal portiere. Per Di Paolo tutto regolare, ennesima decisione a dir poco discutibile della sua direzione di gara. (Giuseppe Maddaluno)

reggina-modena 2-2 —
La Reggina nel finale poteva completare la sua rimonta con Fischnaller ed invece il tiro dell’ex Suditirol da ottima posizione si perde sopra la traversa. Così finisce 2-2, con il rammarico delle due formazioni. Un pareggio tutto sommato giusto. Dionigi conferma tra i pali Baiocco, mentre cambia modulo e passa al 3-5-2 invece del collaudato 3-4-3. Dopo 3’ di gioco Freddi deve abbandonare il campo per infortunio alla spalla, al suo posto Bergamelli al debutto con la maglia amaranto. Cambia anche la disposizione nel reparto arretrato con Di Bari centrale e il nuovo entrato a sinistra. Dopo due parate senza pretese di Baiocco, la Reggina si va vedere nell’area modenese con un traversone di Rizzato, ma né Fischnaller, né Ceravolo si sono fatti trovare pronti alla battuta a rete. Ceravolo tenta la botta dalla distanza, con il pallone che finisce sopra la traversa. Non perdona invece l’attaccante di Locri, minuto 25, quando riprende una corta respinta di Manfredini, su tiro da fuori di Barillà, e deposita il pallone in rete (1-0). L’autore del gol si fa una corsa per abbracciare Dionigi, per la fiducia concessagli dopo le critiche per un’intervista rilasciata. Il Modena spinge e al 40’ trova il pareggio con Surraco, il quale servito da Stanco lascia partite un forte tiro che si insacca alla sinistra dell’incolpevole Baiocco. Ad inizio ripresa è il Modena a spingere e non concretizza un contropiede, perché Signori invece di passare al liberissimo Surraco calcia debolmente nelle mani del portiere calabrese. Subito dopo Ardemagni, spalle alla porta, in girata manda la sfera di poco a lato alla sinistra di Baiocco. Si arriva al 22’ con il Modena in vantaggio: cross dalla destra dell’ex Nardini, Stanco di testa fa la torre per Ardemagni che appostato sul secondo palo batte Baiocco. (1-2). La Reggina reclama un calcio di rigore (33’) per atterramento in area di Sarno, ma l’arbitro ammonisce il fantasista napoletano per simulazione. Passano 6’ e l’arbitro Roca concede giustamente il rigore ai padroni di casa per fallo di Pagano su Sarno: alla battuta Comi che spiazza Manfredini (2-2). Primo gol in serie B per l’ex milanista. Nei minuti di recupero la Reggina ha la ghiotta occasione per portare a casa i 3 punti, ma Fischnaller sciupa clamorosamente. (Lorenzo Vitto)

sassuolo-pro vercelli 2-1 —
Un gol per tempo basta al Sassuolo a regolare la Pro Vercelli e continuare la sua corsa in testa alla classifica. Al Braglia finisce 2 a 1, Di Francesco fa quattro su quattro eguagliando l’avvio di Allegri del 2007/08 e la Pro, che Braghin rivoluziona cambiando quattro undicesimi della squadra sconfitta dal Livorno, rimedia invece la terza sconfitta di fila. Gli ospiti rischiano in avvio ma poi sembrano potersi prendere il match al cospetto di un Sassuolo lento ed impreciso. La Pro spaventa Pomini con Caridi e Appelt, ma dal 35' i padroni di casa cominciano ad accelerare e sciolgono i piemontesi: il primo vantaggio arriva complice un’iniziativa sull’asse Catellani-Troianiello: l’attaccante ex Siena trova il palo ma anche una carambola sulla schiena di Valentini che porta avanti il Sassuolo, in fuga poi sul rigore che Catellani si procura e Terranova trasforma al 2’ della ripresa. Finirebbe qui, ma gli ospiti trovano, al minuto 87, il gol che dimezza lo svantaggio ma non riapre la gara, anche a causa dell’inferiorità numerica alla quale li aveva già costretti, dal 31’ s.t., l’espulsione di Cancellotti. (Stefano Fogliani)

ternana-cesena 0-0 —
La Ternana per la prima volta quest'anno al Liberati sbatte addosso al rientrante Belardi che salva il Cesena dalla sconfitta sfoderando almeno tre parate miracolose. Il primo squillo però è di Graffiedi che al 15' chiama Ambrosi ad un intervento in angolo. Poi prende quota la Ternana che sfiora il gol con Nolè al 18'. Al 34' Di Deo lancia Sinigaglia che a tu per tu con Belardi incespica sul pallone. Nella ripresa cresce la Ternana che costringe nella propria metà campo il Cesena. Pericoloso Sinigaglia al 2' poi Nolè due volte al 9' e all'11'. In quest'ultima circostanza Belardi si supera sulla ribattuta di Vitale e al 17' blocca Sinigaglia in uscita. Al 45' ancora decisivo il portiere del Cesena su una girata ravvicinata di Dumitru. (Alessandro Laureti)

vicenza-verona 2-3 —
Vince il Verona (3-2) il derby delle emozioni. Parte forte il Vicenza (5’): Malonga si porta a spasso metà difesa, calcia dai 25 metri e impegna Rafael. Al 9’ il franco-congolese si rimette in mostra e porta in vantaggio i biancorossi con un destro certosino che si insacca nell’angolino basso. Botta e risposta. Il Verona si rimette in pista al 14’ quando Misuraca perde un brutto pallone e Cacia è lesto a castigare Pinsoglio con un destro potente sul primo palo. Intanto Hallfredsson rileva l’infortunato Martinho e al 44’ la squadra di Breda va vicina al raddoppio con Plasmati che svetta di testa sul traversone di Giani (dalla sinistra); Rafael si supera. Invece è il Verona a trovare il vantaggio nei minuti di recupero: Pinsoglio si distende sul diagonale di Gomez, ma la respinta del portiere è un invito a nozze per Cacia che mette il secondo sigillo personale sul derby. È un derby per gli amanti del cinismo. Quasi ogni azione d’attacco è gol. Al 10’ della ripresa Martinelli viene toccato duro in area da Maietta, per l’arbitro è rigore. Sul tiro dal dischetto di Pinardi, Rafael ha un bel riflesso e tocca con i piedi, ma la palla rotola in rete. Al 20’ il Verona torna avanti. Il gol arriva su calcio piazzato: Jorginho confeziona un pallone invitante sul secondo palo, Maietta deve solo spingerlo dentro. (Marta Benedetti)