Prima giornata di Serie B: dopo l'anticipo di venerdì sera tra Modena e Verona finito 1-1 e le nove gare in programma sabato, il 3-0 del Sassuolo a Cesena chiude il quadro e completa la prima classifica della stagione 2012/2013.

CESENA-SASSUOLO 0-3 — Lezione di calcio al Manuzzi. E’ quella che il Sassuolo impartisce al neo-retrocesso Cesena. Un successo netto e legittimo, vista la qualità di gioco messa in mostra dal Sassuolo. Il Cesena è bocciato su tutta la linea. La pochezza emersa in Coppa, ma nascosta dai successi su Pro Vercelli e Crotone, questa volta è esplosa fragorosa. La squadra di Nicola Campedelli non ha un gioco, sta tutta rintanata nella propria trequarti e cerca solo il contropiede. Il fatto che l’occasione più pericolosa (al 28’ sullo 0-0) sia stata una traversa centrata da Iori con un geniale pallonetto da metà campo è emblematico. Il Sassuolo di Di Francesco (in tribuna per squalifica e sostituito da Pierini) è invece già un coro che suona alla perfezione. Cerca sempre la manovra corale, sa quando si deve difendere e quando deve offendere. Poi è cinico al punto giusto: alla prima occasione, 29’, passa con un’incornata di Pavoletti su cross dell’ottimo Missiroli da destra. Al 17’ st l’episodio che chiude i giochi: Berardi sfugge a Tabanelli e a Caldirola e centra per Troianiello, travolto da Rossi. Rosso per il terzino del Cesena e rigore per il Sassuolo, che raddoppia con Terranova. Sempre su rigore, altrettanto netto (Caldirola tampona Troiano), Troiano firma il definitivo 0-3. Per il Cesena gli ultimi giorni di mercato dovranno giocoforza portare rinforzi importanti. (di Alessandro Burioli)

bari-cittadella 2-1 — (9' p.t. Ceppitelli (B), 1' s.t. aut. Dos Santos (B), 17' s.t. Caputo (B))
I ragazzi di Torrente non sbagliano la partenza e si portano a –2, togliendosi dalle spalle una bella fetta di penalizzazione. Squadre a specchio. Torrente opta per un 3–4–3, lo stesso modulo del Cittadella, con Bellomo nel vivo della manovra accanto a Romizi ed Albadoro nel tridente offensivo. Foscarini preferisce Di Roberto a Bellazzini. Primo tempo ricco di emozioni, nonostante un terreno di gioco in pessime condizioni. Dopo 2’ Biraghi sfiora il palo alla destra di Lamanna. Risponde l’ex Iunco, qualche secondo più tardi, chiudendo male un’azione personale. Il gol è nell’aria. Lo segna il Bari al 10’ con il difensore Ceppitelli, su angolo di Bellomo, superando di testa Coly. Dopo 2’ Albadoro va vicino al raddoppio, ma il Cittadella non sta a guardare. Il più vivace è Maah (un altro ex). Al 28’ offre un assist d’oro a Di Roberto, che sciupa da pochi passi. Al 35’ è lo stesso Maah a sfiorare la traversa, con un angolato colpo di testa su punizione di Schiavon. Comincia bene il secondo tempo per il Cittadella. Dopo 1’ Maah lavora un pallone sulla sinistra e, sul suo cross, trova l’involontaria collaborazione di Dos Santos che beffa Lamanna. Reagisce il Bari al 7’ con una punizione di Bellomo (a lato), e con Dos Santos al 12’ (alto), su sponda di Ceppitelli. E’ lo stesso Ceppitelli, al 17’, a servire di testa l’assist del 2–1 a capitan Caputo (di testa da pochi passi). Il Cittadella non si arrende: al 36’ Lamanna fa un miracolo per negare il gol al solito Maah e salva la vittoria dei padroni di casa. (Franco Cirici)

crotone-brescia 1-0 — (50' s.t. Maiello)
Al 50’ del secondo tempo il Crotone piega il Brescia grazie ad un tiro fortissimo di Maiello, entrato alla mezzora e che batte Arcari regalando i preimi tre punti al Crotone. Partita bloccata nel primo tempo ma nella ripresa si è visto il meglio. Dopo nemmeno un minuto Brescia pericolosissimo con un tiro di Scaglia che colpisce il palo alla sinistra di Concetti con deviazione decisiva del portiere rossoblù. Al 42’ incursione di Caetano e verticalizzazione per Gabionetta che non arriva in tempo sul pallone consentendo ad Arcari di anticipare il brasiliano. Al 7’ il primo tiro in porta del Crotone da parte di Ciano sul quale Arcari si lancia in tuffo controllando con sicurezza. Un minuto dopo palla gol per il Brescia su cross di Daprelà né Andrea Caracciolo né Feczesin riescono ad intervenire da sottomisura per la disperazione di Calori. Al 12’ rigore reclamato dal Crotone per un intervento in scivolata di Zambelli che travolge De Giorgio lanciato in porta verso Arcari. I tecnici cambiano ma di palle gol poche se ne vede qualcuna in più ma di marca crotonese. Prima Ciano e poi Gabionetta impegnano Arcari e nel finale, all’ultimo assalto ci pensa Maiello che ci prova due volte ma sul secondo tiro porta il Crotone in paradiso. (Luigi Saporito)

empoli-reggina 1-1 — (11' p.t. rig. Pucciarelli (E), 9' s.t. Ceravolo (R))
Lo aveva detto Maurizio Sarri: “Il problema sarà la tenuta di alcuni singoli”. E in effetti il pareggio dell'Empoli contro la Reggina al Castellani è anche figlio del calo fisico degli azzurri. Non tutti al top per vari motivi, mentre i calabresi tengono meglio i 90 minuti, nonostante l’avvio dei padroni di casa sia stato molto più convincente. Il primo a rendersi pericoloso è Lazzari su punizione, ma Baiocco mette in corner con i pugni. Lo stesso portiere mette a terra Cori in area e subisce il calcio di rigore trasformato dal giovane Pucciarelli all’11’. Clamorose altre tre occasioni da una parte e dall’altra: al 33’ Saponara sciupa un ghiotto contropiede facendosi parare un tiro a girare, lo stesso Under 21 fallisce un’altra ripartenza sul finire del primo tempo. Nel frattempo la Reggina era andata vicina al pari con un colpo di testa di Di Bari sul quale Pucciarelli ha salvato sulla linea. Nella ripresa al 10' Ceravolo pareggia grazie a un bell’assist di Comi. La gara, giocata a 30° di temperatura, si spegne, nonostante l’ingresso di Tavano. Viene espulso al 39' del secondo tempo Marcello Carli, direttore sportivo azzurro, per proteste verso Nasca di Bari. (Giacomo Cioni)

grosseto-novara 1-1 — (18' p.t. Sforzini (G), 19' s.t. Gonzalez (N))
Finisce in parità (1-1) la sfida dello Zecchini tra Grosseto e Novara. I toscani di Francesco Moriero sognano per 45' di mettere al tappeto la corazzata Novara, grazie ad un'incornata vincente del solito Sforzini al 18' del primo tempo, ma si devono accontentare del pari dopo una sciabolata dalla distanza di Gonzalez al 19' della ripresa, su una punizione respinta con i pugni da Bremec. Un pareggio tutto sommato equo, per il fatto che i padroni di casa hanno messo in mostra una bella difesa, dopo essere passati in vantaggio. I piemontesi, dopo aver colpito un palo con Gonzalez nel primo tempo, hanno fatto registrare un maggiore possesso di palla, un maggior numero di tiri. Le due squadre hanno dato vita ad una sfida gagliarda, con nove cartellini gialli, che hanno anche portato anche alle espulsioni di Buzzegoli e Antonazzo, avvenute tra il 10' ed il 18' della ripresa. Per il Grosseto, che avrà ulteriori cinque giorni per sistemare una squadra che manca di un top-player per reparto, è l'undicesima gara (compresa quella con il Carpi) senza successi interni: l'ultimo è stato quello del 21 gennaio scorso con l'AlbinoLeffe. Un pari accolto comunque con un sorriso dopo aver festeggiato la certezza di essere per il sesto anno consecutivo nel torneo cadetto. (Maurizio Caldarelli)

juve stabia-livorno 1-3 — (34' p.t. Murolo (J), 43' p.t. Salviato (L), 19' s.t. Siligardi (L), 27' s.t. Dionisi (L))
Il Livorno si conferma bestia nera della Juve Stabia rovinando il debutto casalingo agli uomini di Braglia. Gli amaranto, dopo essere passati in svantaggio, riescono ad approfittare della superiorità numerica ribaltando la situazione nel secondo tempo dopo aver raggiunto il pari poco prima dell'intervallo. La Juve Stabia inizia la gara con il piede giusto e, già al 3', Bruno impegna Mazzoni dal limite. Con il passare dei minuti sono invece gli ospiti a guadagnare spazio e fanno soffrire la retroguardia locale, rabberciata nel tandem centrale a causa delle assenze dello squalificato Scognamiglio e dell'infortunato Figliomeni. Ma la mira dei vari Dionisi e Paulinho non è delle migliori e la Juve Stabia, superato il momento di crisi, riprende a spingere andando vicina alla rete con una rasoiata dalla distanza di Acosty (16') sulla quale Mazzoni mette una pezza provvidenziale. Un giro di lancette dopo la mezz'ora tocca a Dionisi spaventare Seculin con un sinistro che si perde di un soffio a lato. Al 34' una parabola maligna di Zito coglie la traversa su calcio d'angolo e, sul successivo tiro dalla bandierina, è il difensore centrale Murolo ad insaccare imparabilmente alle spalle di Mazzoni su cross del solito Zito. Il Livorno sbanda rischiando di subire la seconda rete prima di riuscire a riequilibrare il match con un preciso piatto destro di Salviato, liberato al tiro da un elegante colpo di tacco di Paulinho che ha completamente spiazzato la difesa avversaria. Dagli spogliatoi esce una Juve Stabia determinata a passare di nuovo in vantaggio e, al 2', ci va vicinissimo con un colpo di testa di Bruno che coglie la traversa su cross del solito Zito. Ma al 10' del secondo tempo una simulazione in area costa caro all'esterno gialloblù, già ammonito per gioco falloso nel primo tempo, che finisce anzitempo la sua gara costringendo i compagni in inferiorità numerica Il Livorno ci crede e passa in vantaggio, al 19', con un gran sinistro dal limite di Siligardi. La Juve Stabia accusa il colpo e subisce il tris su contropiede da manuale sull'asse Paulinho-Dionisi concluso con un preciso diagonale che non lascia scampo a Seculin. (Gianpaolo Esposito)

padova-lanciano 1-1 — (38' p.t. Renzetti (P), 11' s.t. Mammarella (L))
La serie B attesa da 88 anni regala al Lanciano un ottimo punto nel giorno del suo esordio. Recrimina ma non si strugge il Padova di Pea che, di molto rinnovato, soffre ancora problemi di amalgama. Giusto l'uno a uno finale, maturato grazie ad un gol per tempo: due episodi, sostanzialmente, in una gara non esaltante dal punto di vista tecnico. Non è un caso allora che il vantaggio biancoscudato arrivi al primo tiro in porta. E' il 37'. Cutolo calcia un angolo rimpallato al limite, irrompe Renzetti che col sinistro di prima intenzione sorprende Aridità sul palo di destra. Bella la dedica nell'esultanza, tutta per Portin, il difensore finlandese a cui ad inizio stagione non è stata concessa l'idoneità sportiva. Il Padova avrebbe subito l'occasione per raddoppiare, ma Aridità è bravo a stoppare una bella incursione di Ze Eduardo. Il pareggio ospite arriva dieci minuti dopo l'inizio della ripresa. Perfetta la traiettoria di Mammarella, che su punizione trafigge Pelizzoli. Il Padova pare soffrire l'uno a uno anche psicologicamente, anche perché il Lanciano è abile nello stoppare le incursioni dei padroni di casa, che creano comunque poco. Aridità prima para su Cutolo (65'), poi assiste ad una trattenuta su Babacar che chiede il rigore (79') quindi si infortuna in uscita (83'). Gioco fermo per diverso tempo, tanto che alla fine il recupero è di otto minuti. Poca però è la lucidità nel finale per entrambe le squadre, che escono dall'Euganeo con un punto a testa. (Carlo Della Mea)

pro vercelli-ternana 1-0 — (13' p.t. Di Piazza)
Va alla Pro Vercelli il derby tra neo-promosse con la Ternana. Sul campo di Piacenza, dove giocherà fino a quando non sarà pronto lo stadio di Vercelli, la squadra di Braghin (squalificato, in panchina Turone) ha vinto 1-0 con gol di Di Piazza, che al 13' del primo tempo ha corretto in rete un tiro-cross di Caridi. Ternana vicina al pari nel finale.

spezia-vicenza 2-1 — (5' p.t. Sansovini (S), 27' s.t. Giacomelli (V), 47' s.t. Sansovini (S))
Parte bene l'avventura della matricola Spezia in Serie B. La squadra di Michele Serena, che punta alla A, ha battuto il Vicenza per 2-1 In evidenza, in un gioco corale e spumeggiante, Marco Sansovini: l'attaccante ex Empoli ha segnato una doppietta, portando in vantaggio i suoi in avvio e trovando il gol da tra punti nella ripresa, a tempo scaduto. Nel secondo tempo, poco prima della mezzora, il Vicenza era riuscito a pareggiare con Giacomelli, favorito da un erroraccio di Russo.

varese-ascoli 2-0 — (3' s.t. Neto Pereira, 48' s.t. Zecchin)
Parte bene il campionato del Varese che si lascia subito alle spalle il punto di penalizzazione battendo l’Ascoli e facendo felice Fabrizio Castori. Il tecnico debutta sulla panchina dei lombardi con una vittoria da ex che arriva nella ripresa. Dopo un primo tempo senza troppe emozioni, ma con i padroni di casa proiettati costantemente all’attacco, il risultato si sblocca grazie all’ottimo Neto Pereira. Una bella discesa sulla destra di Damonte ispira De Luca che scheggia la traversa di testa ma in agguato c’è Neto Pereira, pronto a ribadire in gol. È il 4’ e l’Ascoli protesta per una manata di De Luca a Peccarisi non vista dall’arbitro Castrignanò di Brindisi, all’esordio in B. Dopo essersela presa con il direttore di gara, Silva viene espulso e gli ospiti, senza il loro allenatore, faticano a raddrizzare la partita. Solo Falconieri centra lo specchio del Varese e lo fa al 37’ del secondo tempo, per la prima e ultima volta. I padroni di casa, invece, chiudono i conti nel recupero con Zecchin che fissa il 2-0 al 47’. (Filippo Brusa)