Il Toro parte con una vittoria, frutto però di una rimonta maturata nell'ultimo quarto d'ora della ripresa, dopo aver stentato a lungo. Dilaga invece la Reggina, trascinata da Campagnacci. Il Varese esce indenne dal campo del Bari, il Livorno espugna Crotone con due rigori di Dionisi.

ascoli-torino 1-2 — Soffre oltre il previsto il Torino per avere ragione dell’Ascoli. Finisce 2-1 al Del Duca col Toro che riesce solo nella fase finale del match a ribaltare l’immediato vantaggio ascolano. Novità dell’ultima ora per gli ospiti: Ventura preferisce Basha a Vives ed Ebagua all’ex Antenucci. Assenti fra i granata gli indisponibili Pagano e Stefanovic, al posto del quale debutta Verdi. Protestano per i prezzi alti di abbonamenti e biglietti i tifosi ascolani e allora la curva sud bianconera è semivuota: gli ultrà tifano dall’esterno. Non al meglio nell’Ascoli Papa Waigo e Gazzola che partono dalla panchina. Emozioni fin dall’inizio. Al 3’ gol fantasma per il Torino col pallone che, toccato in area da Bianchi, viene ricacciato da Guarna a cavallo della linea; il portiere bianconero poi para anche sul successivo rimpallo di un compagno di squadra. Serve la moviola per stabilire che il pallone sul tocco sottoporta di Bianchi sembra essere interamente entrato, ma la terna arbitrale non se ne avvede. Al 4’ Ascoli in vantaggio. Angolo di Pederzoli, Coppola è incerto nell’uscita e di testa segna Andelkovic. Incredibile l’errore al 12’ di Bianchi che scatta sul filo del fuorigioco, ma colpisce malissimo il pallone e mette fuori a tu per tu con Guarna. L’Ascoli sembra poter contenere il ritorno del Toro ferito dal vantaggio bianconero. Ed è anzi pericoloso al 27’ col migliore degli ascolani, il camerunense Parfait, che dopo uno slalom mette di poco sul fondo. Tra i granata il migliore è il giovanissimo Verdi che al 34’ con un tiro-cross impegna Guarna in una parata in angolo. La squadra di Ventura perde ordine, si allunga e fatica a conquistare metri. Bianchi, in particolare, sembra accusare psicologicamente le incertezze sul suo futuro. Va alto al 42’ un colpo di testa praticamente a botta sicura. Squadre al riposo con l’Ascoli in vantaggio per 1-0. Nessun cambio alla ripresa. Toro al piccolo trotto e Ascoli sempre ordinato. Primo pericolo al 9’ quando Ebagua gira di poco al lato un cross da sinistra di Parisi. Ventura cambia e manda in campo Oduamadi e Antenucci. Castori risponde con Papa Waigo e Soncin. Gran parata al 18’ di Guarna su Verdi. Il pari del Torino arriva su calcio di rigore concesso per un atterramento di Pederzoli su Verdi (sempre lui): è il 26’ quando Bianchi da dischetto realizza. Incredibile Gazzola: il terzino ascolano entra al 27’ e già al 32’ viene espulso per doppia ammonizione. Il Toro conquista spazio e colpisce ancora al 41’ con Oduamadi che triangola con Bianchi e batte Guarna in uscita. E’ il 2-1 che mette ko l’Ascoli e restituisce il sorrisoad un Torino che è comunque ancora un cantiere. L’Ascoli invece resta a -7. (Peppe Ercoli)

bari-varese 0-0 — Il pari va stretto al Varese che è parso meglio organizzato della squadra di Torrente. Vero è che Lamanna, il portiere dei pugliesi, merita la palma di migliore in campo. Soprattutto negli ultimi 20’ gli ospiti hanno sciupato svariate palle gol, per portare a casa i tre punti. Nel primo tempo il Bari trova il gol dopo 5’ con Caputo, ma l’arbitro annulla per un precedente fallo di Marotta su Moreau. Il Varese gioca meglio, ma sono i padroni di casa a sfiorare ancora il bersaglio con Borghese (15’) e Caputo (21’), di testa. L’occasione migliore capita a Marotta (28’), imbeccato da Forestieri. Rimedia Figliomeni in angolo. Il Varese si fa pericoloso sul finire con Nadarevic: fa tutto bene, ma conclude fuori misura. Ripresa: Caputo fallisce un gol fatto dopo 4’, su assist di Kopunek. Poi segna Marotta, ma a gioco fermo (fallo di Kopunek). Passano 5’ e Marotta serve lungo Forestieri, a due passi dalla porta vuota. Si fa vedere il Varese al 10’ con un gran tiro di Grillo che costringe Lamanna a deviare in angolo. Crescono gli uomini di Carbone: paratone di Lamanna su De Luca (27’), si ripete il portiere del Bari su punizione di Kurtic (34’), due minuti dopo Carrozza scheggia la traversa, poi ancora Lamanna nega il gol a Nadarevic e allo stesso Carrozza. (Franco Cirici)

brescia-vicenzA 2-0 — Nella prima notte del suo campionato, il Brescia rivede la luce mentre il Vicenza, dopo la sconfitta nel derby in coppa Italia contro il Verona, cede nettamente ad un'altra delle sue rivali storiche. Scienza abbaglia il Rigamonti con il suo calcio champagne, "in stile Guardiola" per dirla alla Corioni. Baldini non trova mai il bandolo della matassa. Il 2-0 finale va persino stretto alle rondinelle, padrone del match sin dall'avvio. Al 9' Juan Antonio mette il turbo sulla sinistra, assist al bacio per Feczesin che deve solo appoggiare in rete da pochi passi. El Kaddouri, nel ruolo di mezzala, detta i ritmi e il Brescia con il suo talento belga sfiora il 2-0 già al 14': Frison vola sul suo destro a giro da fuori area, sugli sviluppi del corner Salamon svetta e di testa colpisce il palo. Poi ci prova Jonathas, quindi ancora El Kaddouri: Frison si erge sempre a protagonista. Il Vicenza si fa vedere solo al 35': tiraccio di Botta dal limite, palla a lato. Il copione non cambia nella ripresa. Il Vicenza fa da spettatore, al Brescia vanno gli applausi e i tre punti, sigillati al 12' da Jonathas (sempre a segno nelle gare ufficiali), bravo ad insaccare su assist al bacio di Salamon. Game, set e match. Tre mesi fa il Brescia lasciò la serie A tra i fischi del suo pubblico. Oggi lo ritrova. Baldini spera che l'aria del Menti, martedì, risollevi il suo Vicenza con il Sassuolo. Quello visto all'esordio, di certo, è troppo brutto per essere vero. (Luca Bertelli)

cittadella-albinoleffe 2-1 — I Primi tre punti per il Cittadella sull’Albinoleffe che nel finale di partita poteva agguantare il pareggio. Foscarini vuole un Cittadella di corsa, e la squadra lo accontenta, sfruttando bene le fasce, come al 13’ quando Maah mette in mezzo un invitante pallone, Malomo calcia addosso a Di Carmine, palla sul fondo. Il vantaggio del Cittadella al 19’: punizione di Bellazzini e pallone sul secondo palo, Tomasig esce male e viene anticipato di testa da Pellizzer che appoggia al centro dove Gasparetto, ancora di testa, supera Bergamelli e appoggia nella porta vuota. Proteste dei granata al 22’ per una trattenuta in area di Regonesi su Bellazzini, l’arbitro lascia correre. Ci prova Vitofrancesco alla mezz’ora, il diagonale di destro finisce alto sulla traversa. Quasi allo scadere della prima frazione l’Albinoleffe pareggia: Baselli scivola al limite della propria area e lascia campo aperto a Girasole che arriva quasi a fondo campo, quando lo stesso Baselli lo tocca al piede facendolo cadere. Rigore, Regonesi calcia forte, Cordaz intuisce l’angolo ma non ci arriva. Avvio di ripresa scoppiettante, con il Cittadella che si riporta subito in vantaggio: tacco di Di Carmine e tiro in corsa di Vitofrancesco, palla sotto l’incrocio. Neanche il tempo di esultare che Vitofrancesco entra in ritardo su Girasole in area, altro rigore: dal dischetto sempre Regonesi, stesso angolo del primo ma stavolta Cordaz parte in anticipo e respinge il tiro. Il Cittadella cala nel finale, e l’Albinoleffe sfiora due volte il pareggio: al 30’ liscio di De Vito, Cocco calcia sul fondo sull’uscita di Cordaz. Al 34’ Torri anticipa in area Pellizzer, miracolo del portiere che respinge d’istinto. Il Cittadella soffre, stringe i denti, e porta a casa il risultato pieno. (Simone Prai)

crotone-livorno 1-2 — Primo brindisi del Livorno che a Crotone raccoglie l’intera posta grazie a Dionisi che trasforma due rigori e regala i primi tre punti a Novellino. Rabbia per il Crotone che avrebbe meritato il pareggio ma alla fine paga pesantemente l’errore che ha provocato la rete della vittoria. Al 6’ punizione di Geneviev deviata in angolo da Belec. Il Crotone passa in vantaggio al 12’: angolo di Ciano, mischia nel cuore dell’area toscana, tocco di testa di Eramo per Florenzi che anticipa tutti, portiere compreso, e segna il suo primo gol in serie B all’esordio. Il Livorno reclama un rigore tre minuti dopo per un presunto fallo di mano di Vinetot ma lo ottiene al 17’ quando Eramo salta scomposto nel tentativo di anticipare un cross nato da una punizione. Palazzino, sempre vicino all’azione, indica il dischetto e Dionisi trasforma calciando centralmente. Al 32’ Djuric stacca di testa anticipando il portiere ma la sua conclusione scavalca la traversa. Al 35’ Ciano pericolosissimo su punizione: Bardi di pugno si deve salvare in angolo. È sfida aperta tra Ciano e Bardi: punizione del rossoblu dai 25 metri e Bardi si esalta deviando in angolo. È un Crotone tambureggiante che mette alla frusta il Livorno che si deve salvare tre volta da mischie incredibili nell’area piccola di rigore. Si va al riposo sul’1-1 e nella ripresa la manovra del Crotone non è spumeggiante come nel primo. È Rimedi che al 13’ impegna Belec con una conclusione da lontano mentre al 17’ De Giorgio non trova lo specchio dopo un batti e ribatti al limite dell’area livornese. Il primo pericolo per Bardi nella ripresa si materializza al 23’ quando Vinetot interviene di piede su un traversone dalla trequarti ma la conclusione è centrale. Al 40’ il Livorno incassa un regalo del Crotone che sbaglia il fuorigioco, Belec esce a valanga su Dionisi rimediando ma poi Correia commette un’ingenuità regalando il pallone ancora a Dionisi sul quale Belec deve commettere fallo da rigore. Che lo stesso Dionisi trasforma per il 2-1. Bardi però conserva la vittoria al 45’ quando si piede respinge un tiro di Caccavallo da pochi metri.(Luigi Saporito)

empoli-juve stabia 2-1 — Alla fine arrivano i tre punti per l’Empoli, ma quanta sofferenza. Per gli azzurri l’esordio stagionale inizia subito male. Alla prima occasione la Juve Stabia passa in vantaggio. E’ di Danilevicius il primo gol campano dopo 60 anni in B: testa di Mbakogu e palo, sulla ribattuta il lituano tutto solo mette dentro davanti a Pelagotti. E’ uno 0-1 che gela il Castellani e galvanizza i tifosi ospiti, siamo all’11. Al 19' opportunità per Tavano su disimpegno errato della difesa stabiese: l'attaccante salta il portiere in uscita ma la palla è fuori. Sempre Tavano colpisce un palo su punizione. Nella ripresa gli azzurri rientrano trasformati: all’11 palla in mezzo di Regini, la difesa campagna ribatte anticipando Tavano, interviene Dumitru al limite dell'area piccola e mette dentro. La Juve Stabia non ci sta: al 20’ Mbakogu lanciato da Scozzarella arriva in velocità in area e mette alto. Gara veloce e divertente: cross di Tavano in mezzo, Buscé sfiora, arriva Valdifiori all'altezza del dischetto del rigore e mette all'angolino, ma l’ex Baldanzeddu salva in corner. La rimonta si concretizza al 32' con una bell'azione di Lazzari che recupera palla, palla a Tavano che allarga per l'attaccante romano, cross per Dumitru, tocco dietro per Tavano che si sistema la palla e infila all'angolino alla sinistra di Seculin. E’ il 2-1 che dà la sensazione di chiudere la gara. Nel finale arrembaggio ospite, ma i tre punti vanno a un Empoli maturo e cinico. Adesso il Pescara con tantissime assenza fra infortuni, squalifiche e convocazioni in nazionale. (Giacomo Cioni)

grosseto-gubbio 2-0 — Al Grosseto basta un bel primo tempo per iniziare la nuova stagione con una netta vittoria a spese di un Gubbio che non è riuscito a ripetere la bella prestazione di Coppa Italia, sotto la pressione di un Grosseto intenzionato a confermare il suo ruolo di outsider. Ugolotti all’annuncio delle formazioni sorprende tutti, inserendo dal 1’ Mancino e Alfageme. Una mossa che dà frutti, grazie alla mobilità dei due giocatori. L’argentino sblocca anche il risultato, dopo venti minuti, trovando la zampata vincente in mischia sulla deviazione di Donnarumma sul tiro ravvicinato di Sforzini. La formazione maremmana, che ha tenuto quasi costantemente il pallino del gioco, creando alcune buone occasioni da gol con Caridi (ha colpito anche un palo) e Sforzini. Da un lancio di Consonni (uscito per infortunio al termine del primo tempo e sostituito da un ottimo Zanetti) nasce il raddoppio di Caridi (37’), che anticipa Donnarumma. Il Gubbio si è visto negare da Narciso un paio di buone opportunità, capitate sui piedi di Bazzoffia e Benedetti. Nella ripresa cala il ritmo ed il Grosseto si accontenta, limitandosi a controllare i tentativi poco decisi degli umbri. Solo Caridi, il migliore in campo, prova a mettere un po’ di scompiglio nella retroguardia eugubina. (Maurizio Caldarelli)

reggina-modena 4-1 — A distanza di sette giorni la formazione di Breda si prende la rivincita sul Modena e cancella l’eliminazione dalla coppa Italia. Un successo che premia la migliore freschezza atletica amaranto, oltre ad un gioco corale e spunti vincenti del fantasista Missiroli, il quale ha realizzato il 3-0 partendo dalla metà campo e infilando il portiere con un tiro d’esterno destro. Il 4-1 finale ci sta tutto, perché il Modena non è quasi mai entrato in partita. Squadra di casa che si presenta alla prima di campionato, rispetto alla passata stagione, con le novità Kovacsik in porta al posto di Puggioni, Emerson per Acerbi e Antonio Marino per Costa. E’ ritornato Missiroli, dopo l’esperienza di Cagliari, per agire dietro le due punte Bonazzoli e Campagnacci. Il primo tiro nello specchio della porta è di Bonazzoli di testa su cross di Rizzato, ma Caglioni è ben piazzato. Al minuto numero tre, la Reggina reclama un calcio di rigore per un fallo di mano in area di Perna che ha intercettato un assist di Missiroli diretto a Bonazzoli: l’arbitro Ostinelli ha ritenuto il fallo involontario. Si fa vedere la formazione emiliana con un tiro di Fabinho dal limite, con il portiere amaranto che vigila. Poi è la volta di Greco a provare i riflessi di Kovacsik con un tiro da fuori area, che il portiere ungherese para in due tempi. Da un rinvio di Emerson, Adejo si impossessa del pallone e crossa in area dove Campagnacci fa rimbalzare il pallone e di sinistro manda il pallone in rete. Ancora la squadra di casa si rende pericolosa subito dopo con Bonazzoli di testa, con il pallone che finisce di poco a lato. Manca la reazione degli ospiti, perché la Reggina è padrona del centrocampo e in difesa non si fa sorprendere. Prima del riposo il raddoppio. Protagonista ancora Alessio Campagnacci, che servito da Bonazzoli sfrutta un’indecisione di Perna e non ha difficoltà a battere Caglioni. Si torna in campo e i padroni di casa non abbassano i ritmi e si portano subito sul 3-0 con Missiroli. Bergodi opta per due cambi togliendo Petre e Dalla Bona per Ciaramitaro e De Vitis. Si scuote il Modena che approfitta di un momento di rilassamento dei padroni di casa per accorciare le distanze con l’ex Di Gennaro, bravo a finalizzare la giocata personale di Fabinho. Anche Breda provvede alle sostituzioni inserendo Castiglia, Rizzo e Ceravolo per Barillà, Campagnacci e Bonazzoli. Non è sazia la Reggina del 3-1, perché il nuovo entrato Ceravolo al primo pallone che tocca s’invola sulla corsia sinistra entra in area e serve un pallone al liberissimo Rizzato che di sinistro incassa alla sinistra di Caglioni. Nel finale di gara si prende la sua razione di applausi anche il giovane portiere Kovacsik, bravo su Carini e Giampà. E martedì all’Euganeo con il Padova nella seconda di campionato si consocerà il vero volto della Reggina 2011-2012. (Lorenzo Vitto)

sassuolo-nocerina 3-1 — Comincia bene il Sassuolo di Fulvio Pea, che regala un ritorno amaro in B alla Nocerina, seguita al Braglia da non meno di 700 fedelissimi. I campani partono meglio, andando in vantaggio al minuto 11 con Di Maio seguito alla inevitabile sbavatura difensiva di un Sassuolo che tuttavia ha il merito di non disunirsi, e passare all’incasso già nel primo tempo. Il pari arriva con un colpo di testa di Terranova al 26’, e dopo è un monologo dei padroni di casa, di fronte ad una Nocerina che con il passare dei minuti perde fiducia e distanze. Boakye – terzo gol in tre gare ufficiali – firma il sorpasso con un sinistro dai diciotto metri al minuto 33, e il Sassuolo dilaga pochi minuti dopo, quando è Sansone a portare di nuovo avanti la squadra di Pea. Che qualcosa ai campani concede – determinante Pomini su Bolzan e Castaldo al 40’ – ma nella ripresa, soprattutto dopo che Auteri disegna un 4-2-4 alla ricerca del pari, sfiora in più occasioni la rete del 4 a 1. (Stefano Fogliani)