Attacco sotto esame a Kiev
Tocca a Gilardino-Rossi

Nel test contro l'Ucraina (Rai1, 20.45) Prandelli aspetta risposte, dopo le recenti fatiche nel trovare la via del gol: il viola e Pepito possono dimostrare che l'Italia può anche fare a meno di Balotelli e Cassano, il primo sempre indisciplinato (e richiamato anche dal c.t.), l'altro discontinuo

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KIEV (Ucraina), 28 marzo 2011 - L’Italia di Prandelli può fare a meno di Cassano e Balotelli? E’ la domanda che all’inizio del ciclo del nuovo c.t., ad agosto 2010, nessuno pensava neanche di potersi fare: l’attaccante barese allora della Sampdoria e quello del Manchester City erano i punti fermi del nuovo allenatore e della gente, almeno nell’immaginario collettivo. Quelli da cui ripartire. Nella testa di tutti c’erano ancora le immagini del fallimento mondiale in Sudafrica: c’era voglia di qualità tecnica, e chi meglio di Cassano e Balotelli per garantirla? Adesso però che la Nazionale ha già un piede ad Euro 2012 - gli azzurri tocchino ferro -, con 6 punti di vantaggio su Serbia e Slovenia al giro di boa del girone C di qualificazione, le certezze tecniche sono diventate altre, il centrocampo di "architetti", su tutte, mentre dai due protagonisti più attesi le risposte sono arrivate a voler essere magnanimi ad intermittenza, in azzurro e nei club.

GILARDINO-ROSSI — Stasera dalle 20.45 italiane (21.45 ucraine) l’Italia gioca allo stadio Lobanovsky di Kiev (sì, è intitolato all’ex allenatore della Dinamo) un’amichevole che ha come primo obiettivo quello di far assaggiare agli azzurri l’atmosfera dell’Europeo, perché proprio la loro avversaria, l’Ucraina, insieme alla Polonia ospiterà il prossimo torneo continentale. E però questa partita potrebbe rivelarsi preziosa anche in chiave tecnica. Sotto osservazione c’è l’attacco. Se l’Italia di Prandelli ha avuto un difetto - in un contesto di risultati e prestazioni forse addirittura oltre le più ottimistiche previsioni - è stato quello di faticare a mandare a bersaglio il suo centravanti: l’unico a fare centro, in casa contro le Far Oer, finora è stato Gilardino. Hanno fatto invece cilecca i vari Amauri, Pazzini e Borriello, che si sono alternati là davanti. E allora proprio il Gila - che da solo ha segnato, con 17 reti all’attivo - quanto tutto il resto della rosa messo insieme, può giocarsi le sue carte e far vedere che l’Italia un centravanti ce l’ha, anche senza Balotelli, che Prandelli vede adesso - l’ha detto lui a Coverciano - candidato per quel ruolo. Ma anche Rossi ha davanti un’occasione importante, da seconda punta. Cassano non è in condizione atletica adeguata, lo ha fatto capire lo stesso Prandelli, che gli chiede maggiore continuità nelle prestazioni, e invece l’americanino d’Italia sprizza di salute: ha segnato già 26 gol in stagione, micidiale sottoporta con il Villarreal, ed ha realizzato anche l’ultima rete di un attaccante azzurro, quella realizzata a Dormtund alla Germania.

ANTIPERSONAGGI ALLA RISCOSSA — Oltre alle valutazioni tecniche, sulle prospettive future dell’attacco azzurro potrebbero pesare anche quelle comportamentali. Insomma, il divorzio Cassano-Garrone in casa Samp non appartiene certo alla preistoria, e l’attaccante del Milan in azzurro non è sembrato "bruciare l’erba" in allenamento, mentre quello del City è finito nel mirino e sulle prime pagine dei tabloid inglesi per marachelle vere e/o presunte. Prandelli ieri da Coverciano lo ha richiamato ad un comportamento più responsabile, anche se gli ha lasciato la porta aperta. Dipenderà da lui "non farsi del male". Non corrono questo rischio nè Gilardino nè Rossi, "soldatini" diligenti e puntuali in campo e fuori, in allenamento e in partita. E se i tifosi perdono la testa spesso e volentieri per i giocatori genio e sregolatezza, gli allenatori da sempre amano chi rispetta il gruppo e le consegne. E allora i "bravi ragazzi" Gilardino e Rossi possono giocarsi un posto da titolare futuro provando a sfruttare quello sicuro per la partita di stasera: magari prendendo in prestito un pizzico di quella spregiudicatezza tecnica e caratteriale tipica di Cassano e Balotelli. Agli antipersonaggi può servire per fare l’ultimo salto di qualità, e non c’è il rischio che esagerino.

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