Com'è dolce questo Motta
Ora l'Italia vede gli Europei
Milano, 25 marzo 2011
Un gol dell'interista al 28' st, alla seconda presenza in Nazionale, consente agli azzurri di vincere 1-0 in Slovenia e di fare un passo molto importante verso la qualificazione. In precedenza palo di Pazzini e traversa di Ljubijankic. E' un successo meritato
- Thiago Motta, sulla destra, festeggiato dai compagni dopo il gol-partita. Ap
LUBIANA (Slovenia), 25 marzo 2011 - L’Italia vince a Lubiana 1-0 con la Slovenia: l’Europeo 2012 è già vicino, quando siamo solo al giro di boa del girone C di qualificazione, comandato con 6 punti di vantaggio. Decide una rete di Thiago Motta, e così il successo della Nazionale diventa a maggior ragione il successo di Prandelli, che il centrocampista dell’Inter, brasiliano naturalizzato, l’ha voluto fortemente, per dare ordine al suo centrocampo. L’Italia ha vinto, ed ha meritato di farlo. Giocando meglio, senza paura, con gli ingredienti richiesti dal c.t. alla vigilia: coraggio, appunto, e qualità. Quella di un centrocampo dai piedi buoni, formato da Motta, Aquilani - ottimo -, Montolivo e Mauri, quello rappresentato dalla scelta di due terzini di spinta, Maggio e Balzaretti, anche se poi hanno dato il meglio in fase di copertura, pure se il biondo del Palermo, che in campo aveva mezza squadra, è entrato nell’azione del gol. Intendiamoci: gli sloveni sono sembrati tutto tranne che fenomeni, però la prestazione positiva è significativa perchè dà continuità a quella di Dortmund, con la Germania, nell’amichevole di febbraio.
LO SPAVENTO — A 25' dal fischio d’inizio parte una scazzottata violenta di gruppo, in tribuna, nello spicchio dietro la porta di Buffon, che si sta riscaldando, tra tifosi sloveni del Lubiana e quelli del Maribor. Prima gli steward si mettono in mezzo evitando il peggio, poi la polizia arriva a sedare gli scontri. Si rivedono i fantasmi della notte di Genova, quella di un’Italia-Serbia mai giocata per le nefandezze degli ultrà ospiti, ma per fortuna dura poco. Al fischio d’inizio c’è dunque solo il tifo assordante del pubblico di casa, stipato nello Stozice, lo stadiolo da 16.000 posti della capitale, finalmente unito nello spingere i suoi beniamini.
- Thiago Motta festeggiato da Cassano dopo il gol decisivo. Liverani
L’ITALIA PIACE — Gli azzurri giocano un bel primo tempo. Nel quale ridimensionano i padroni di casa, volenterosi, ma nulla di che. Si temeva molto peggio. Si tratta - per la squadra di Prandelli - di soffrire il primo quarto d’ora come di consuetudine in trasferta, in una partita di questa importanza. Ma la Slovenia non produce nulla di più di 4 angoli nei primi 13’, testimonianza di una supremazia territoriale sterile. Buffon si limita a fare il vigile urbano nella sua area di rigore. Non si capisce come mai Ilicic e Bacinovic siedano in panchina, chi gioca al posto loro non impressiona. Tra l’altro il primo pericolo è comunque di marca italiana: un buon destro da fuori area di Montolivo, che lavora di quantità più che di qualità, Handanovic, il portiere dell’Udinese, respinge in tuffo. L’Italia si scioglie, sempre più sicura con il passare dei minuti: trova buone geometrie con Aquilani, autorevole in mezzo al campo, dove gli azzurri fanno valere la maggiore qualità tecnica, e produce altre occasioni. Su tutte il palo esterno di un Pazzini generoso, ma talvolta arruffone: l’attaccante dell’Inter approfitta di un’esitazione difensiva su cross di Maggio, ma non trova la sua seconda rete in azzurro. Poi sarà la volta del suo compagno di reparto avanzato, Cassano, che non trova il vantaggio su corta respinta di Handanovic, ancora su Pazzini. Il barese conferma di non essere in condizione atletica ottimale, anzi, neanche vicino: si accende a sprazzi, ma tarda spesso la giocata. La Slovenia sfiora la rete in una sola circostanza: parata sicura di Buffon su tiro da fuori area di Koren, dopo un numero di Birsa, il più tecnico dei suoi. All’intervallo è 0-0. Italia meglio ai punti: resta il rammarico di non aver sfruttato appieno la superiorità dimostrata.
- Thiago Motta festeggia dopo il gol decisivo. Insidefoto
MOTTA GOL — La ripresa è meno brillante. L’Italia parte ancora meglio, e costringe Handanovic, migliore in campo in maglia biancoverde, alla parata, tre volte in successione: sul tiro di Mauri prima, poi su Cassano e Aquilani. Poi l’Italia cala un po’ di ritmo, e si prende paura quando il nuovo entrato Ljubijankic colpisce la traversa in contropiede. Allora Prandelli si copre: inserisce Nocerino per Mauri, alzando Aquilani. Sembra che lo 0-0, adesso, ci possa pure andare bene, e invece gli azzurri trovano il gol. Con Thiago Motta, alla seconda presenza da italiano, e al primo centro. Il sinistro vincente è secco, incrociato, da posizione defilata, su sponda di Balzaretti. Vantaggio meritato, che gli azzurri difendono rischiando solo in una mischia finale, con una difesa quasi inappuntabile, dove spicca la potenza di Chiellini. L’Italia vince e convince, era difficile chiedere di più alla trasferta slovena.
dal nostro inviatoRiccardo Pratesi© RIPRODUZIONE RISERVATA
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