Marco Belinelli, 25 anni. Ap

Ancora un successo per Denver e New Orleans. I Nuggets di Danilo Gallinari dominano Utah, Marco Belinelli e gli Hornets, invece, pur privi di Eric Gordon, superano i Celtics. Toronto di Bargnani cede in casa contro gli Indiana Pacers 90-85.

new orleans-boston 97-78 — Non c'è Eric Gordon, out per un colpo ricevuto al ginocchio destro nella gara d’esordio, ma gli Hornets non hanno problemi a infliggere ai Celtics la loro terza sconfitta consecutiva di questo inizio di campionato. Era dalla stagione 2006-07, cioè dall’era pre Garnett e Allen, che Boston non iniziava il campionato con un record di 0-3. New Orleans si presenta con Jack in regia e un ottimo Marco Belinelli in quintetto. Dopo un inizio di marca Celtics è proprio l’azzurro a suonare la carica con una tripla delle sue. Jack e un Kaman in costante crescita si mettono a produrre, l’azzurro realizza dalla media distanza e a fine primo quarto New Orleans ha già preso possesso del match. I padroni di casa continuano a correre anche nel secondo quarto e arrivano al vantaggio in doppia cifra, grazie ai canestri di Landry e Okafor. Gli Hornets dominano nella zona pitturata e a fine primo tempo vanno negli spogliatoi avanti 48-39. Troppo brutti i Celtics, sempre privi dell’infortunato Paul Pierce, per essere quelli veri. La musica comunque non cambia nella ripresa. New Orleans mostra i muscoli sotto canestro e allunga a metà terzo quarto. Proprio una tripla da distanza siderale di Belinelli regala agli Hornets il +15. Il pubblico dell’esaurita una New Orleans Arena apprezza, Boston prova a rientrare in partita nel finale della frazione ma è ancora "Beli" all’inizio dell’ultimo quarto con la sua terza tripla della serata a ricacciare indietro i deludenti Celtics. I padroni di casa chiudono definitivamente il discorso con un parziale di 10-3 che fa scorrere i titoli di coda. Gli Hornets del nuovo corso mostrano così di essere sulla strada giusta e di poter covare ambizioni anche senza il loro leader storico Chris Paul, per Boston, invece, è notte fonda.

New Orleans: BELINELLI 13 (1/2, 3/4) con sei rimbalzi e una stoppata in 35’. Jack 21 (8/15, 0/2), Landry 20. Rimbalzi: Landry 11. Assist: Jack 9.
Boston: Allen 15 (1/2, 4/8). Rimbalzi: Garnett 7. Assist: Rondo 6.

Danilo Gallinari, 23 anni. Ap

denver-utah 117-100 — Ci pensa un eccellente Nene a mettere k.o. i Jazz e a regalare a Denver in suo secondo successo della stagione. Il brasiliano ha bisogno di soli 24' sul parquet per mettere a referto 25 punti, i Nuggets così cambiano marcia nei minuti finali del secondo quarto e vanno a vincere in scioltezza. Non delude nemmeno Danilo Gallinari che mostra la sua solita versalitilità e si fa sentire anche in difesa. I Jazz restano in scia per poco più di un quarto, poi non riescono più a contenere Nene. Denver si affida alle giocate di Ty Lawson e alla fisicità del brasiliano sotto canestro, Utah risponde con Al Jefferson ma a fine primo quarto la squadra di casa è avanti 28-23. Ai Nuggets però basta un'accelerazione per scrollarsi di dosso gli ospiti. Nenè firma 11 punti negli ultimi 5’24’’ del primo tempo, il Gallo contribuisce con una tripla e all’intervallo il ritardo di Utah, 17 punti, è già preoccupante. L'azzurro apre le danze nella ripresa con una schiacciata, poi firma un canestro dal perimetro e offre un assist a Nene. La pratica oramai è sbrigata, coach Karl così riporta definitivamente in panchina il brasiliano già a metà del terzo quarto. Il canestro di Gallinari alla fine della terza frazione spinge i Nuggets al +22 e chiude definitivamente la gara. Con le riserve sul parquet e il risultato in cassaforte, nell’ultimo quarto il match perde d’intensità. Denver comunque può festeggiare un altro largo successo dopo il +22 inflitto ai campioni in carica nella gara d’esordio.

Denver: GALLINARI 11 (3/5, 1/2) con cinque rimbalzi, due assist, due recuperi in 25’. Nene 25 (10/13), Harrington 18, Lawson 15. Rimbalzi: Nene, Andersen 7. Assist: Miller 12.
Utah:Jefferson 19 (8/14), Burks 15. Rimbalzi: Favors 10. Assist: Hayward 7.

toronto raptors-indiana pacers 85-90 — Il secondo test stagionale, più impegnativo dell'esordio vincente a Cleveland, procura a Toronto la prima sconfitta (85-90) contro gli Indiana Pacers. Andrea Bargnani e DeRozan confermano di essere i pilastri su cui è basato l’attacco, ma 21 punti per l’azzurro e 22 per la guardia dei Raptors non sono bastati. Il "Mago" domina nel primo tempo in cui infila 13 punti con 6/7 dal campo, ma pur con Bargnani molto carico Toronto fatica a trovare la via del canestro e si deve accontentare di soli 11 punti nel primo quarto. I Raptors restano sulla scia dei Pacers grazie a un notevole sforzo difensivo da parte di tutti. La parola d’ordine del nuovo coach Dwane Casey è difesa, difesa e ancora difesa. Bargnani si rende protagonista di un paio di azioni difensive notevoli, la prima con uno sfondamento preso da Hibbert a inizio gara (a cui fa seguire una schiacciata prepotente in attacco). Peccato che arrivino subito anche due falli e deve così tornare in panchina. Nel secondo quarto Bargnani scalda la mano e dimostra di essere il più concreto in attacco. Gli altri punti arrivano da spunti personali di Bayless, a tratti però anche confusionario. La gara è piuttosto fisica e Toronto ce la mette tutta per limitare a rimbalzo gli avversari che dispongono di una batteria di lunghi superiore con Hibbert, West e Hansbrough. All’intervallo Toronto ha solo 4 punti da recuperare (34-38) e la difesa ha tenuto Indiana al 36% dal campo. Solo Paul George è in doppia cifra con 13 punti (3/3 da tre) per Indiana. I Raptors rispondono con Bargnani (13) e basta. Anche nel terzo quarto Bargnani è protagonista di un’ottima sequenza: grande difesa contro West chiusa con stoppata e canestro d’autore in attacco con taglio veloce, ricezione in corsa e altra schiacciata perentoria. Tutto ciò è vanificato dai Pacers che mantengono il controllo chiudendo a +8 il terzo quarto. Si sale di ritmo nel periodo finale che vede il centro italiano meno coinvolto (probabile anche un calo fisico), mentre sale in cattedra DeMar Rozan che non è estraneo a quarte frazioni da protagonista assoluto. Il suo risveglio fa illudere Toronto che da -14 invece di mollare ha una bella reazione e riapre la gara, rendendo godibili gli ultimi minuti conclusivi. Con 11 punti consecutivi dell’esplosivo californiano, i Raptors tornano a crederci. Il Mago segna solo un canestro negli ultimi 2’, importante perché è un 2+1 che regala il -2 ai padroni di casa con 1’35” da giocare. È Danny Granger a togliere le castagne dal fuoco ai Pacers con la tripla che ipoteca la vittoria. Da segnalare per Bargnani anche 4 assist nell’ultimo quarto, compreso un passaggio no look davvero pregevole che lancia James Johnson a schiacciare indisturbato. Un paio di sbavature per il Mago sono i 5 turnover e solo 3 rimbalzi. Toronto è una squadra con poco talento, inutile negarlo per cui diventerà fondamentale credere e continuare a lavorare sulla difesa.

Toronto: BARGNANI 21 punti (8/14 da due, 1/3 da tre, 2/5 tl), 3 rimbalzi, 5 assist, 1 palla recuperata e 4 perse, 2 stoppate e 3 falli in 32’. DeRozan 22 (7/14, 2/2, 2/2 tl), Bayless 13. Rimbalzi: A. Johnson 10. Assist: Calderon 6.
Indiana: Granger 21 (8/19), George 18, West 14. Rimbalzi: Hibbert 10. Assist: Collison 12