I primi back-to-back mostrano subito tutta la difficoltà di questa stagione regolare 2011-12: partite compresse, poco tempo per recuperare e possibilità amplificata di fare brutte figure. Succede ai Bulls di Rose in casa dei Warriors, Oklahoma City si salva a Minneapolis, i Lakers perdono ancora, a Sacramento. Esordio con vittoria per San Antonio su Memphis, grande rimonta dei Nets in casa di Washington.

Kobe Bryant contro Marcus Thornton (dx.). Ap

Golden State Warriors-Chicago Bulls 99-91
Dopo aver ceduto nettamente ai Clippers, all'esordio, bastano 24 ore ai Warriors per ritrovare il sorriso. Lo stesso che, invece, scompare dalle facce dei Bulls, reduci dal Natale vittorioso in casa dei Lakers. I Bulls toccano tre volte il +2 a inizio partita, ma di fatto non ci sono. Brandon Rush firma il +18 Warriors a 35 secondi dall'intervallo (57-39), contro una squadra completamente scarica. L'autore del massimo vantaggio è Curry (78-59 a 1'43 dalla fine del terzo quarto), mentre della famosa intensità difensiva della squadra di coach Thibodeau non c'è traccia. Derrick Rose chiude la serata con 4/17 al tiro, non tirava proprio aria di rimonta. Kyle Korver illude i Bulls con due triple nel finale (97-91 a 36 secondi dalla fine), ma non ci sono più i margini per ribaltare la situazione. A chiudere i conti ci pensa Dominic McGuire dalla lunetta.
Golden State: Ellis 26 (9/13, 1/4, 5/6 tl), Lee 22, Curry 21, Wright 13. Rimbalzi: Lee e Curry 7. Assist: Curry 10.
Chicago: Deng 22 (9/11, 1/4, 1/2 tl), Rose e Watson 13, Korver 11, Hamilton 10. Rimbalzi: Deng e Noah 10. Assist: Rose 8.

Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-91
Momento duro, anche psicologicamente, per i Los Angeles Lakers: due sconfitte in due giorni, nonostante un Bryant come sempre produttivo, ma con questo roster (stante la squalifica di Bynum) è molto difficile pretendere di più, calcolando anche il cambio in panchina e tutto ciò che comporta il dopo Phil Jackson. Ne godono i Sacramento Kings, che fanno esordire Jimmer Fredette (3/8 al tiro, nessuna tripla tentata e 3 assist in 26') ma soprattutto si godono un Marcus Thornton da 12 punti nel solo ultimo quarto. Proprio lui risponde con la tripla del 92-87 (con 4'03 da giocare) a 6 punti di Metta World Peace (per chi se lo fosse perso, il nuovo nome di Ron Artest). L'ex ala (anche) dei Kings segna gli ultimi punti dal campo per i Lakers (tolto l'ininfluente layup di Ebanks a fine partite) con 5'03 sul cronometro: un segno più eloquente di questo non potrebbe esserci per definire l'attuale situazione in casa gialloviola. I padroni di casa tirano malissimo dalla lunetta (21/35), ma vengono graziati dall'1/16 da fuori dei Lakers.
Sacramento: Thornton 27 (5/6, 4/7, 5/5 tl), Evans 20, Salmons 13, Cousins 12. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Evans, Thornton e Hayes 3.
L.A. Lakers: Bryant 29 (10/20, 0/4, 9/10 tl), World Peace 19, Gasol 15. Rimbalzi: Gasol 9. Assist: Bryant 6.

Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 100-104
Primo back-to-back per i Thunder, ma Kevin Durant non fa una piega (63 punti in due partite), anche se la coabitazione con Russell Westbrook rischia di diventare un problema (troppi i 21 tiri e le 7 perse, di nuovo, del playmaker di Oklahoma City). Sono più freschi i padroni di casa, che oltre alla premiata ditta Love-Beasley trovano anche contributi importanti dalla panchina. Barea, per esempio, ma anche i due rookie Derrick Williams e Ricky Rubio. Lo spagnolo, attesissimo, chiude con 2/3 al tiro e 6 assist, senza palle perse, rimanendo in campo 26' e incantando con alcuni assist di classe superiore. Si divertirà nel sistema di Adelman. I padroni di casa non si fanno spaventare dall'allungo Thunder nella prima metà del terzo quarto (67-55 a 6'45 dall'ultima pausa, con 7 punti di Durant in questo momento della gara), e con le armi menzionate sopra trovano tutto ciò che serve per giocarsela. La difesa ospite lascia a Rubio lo spazio per tirare, visto che non è la sua specialità, e proprio lui mette il tiro del 96-95 a 3'09 dalla fine. Ma questo è l'ultimo vantaggio di Minnesota: Westbrook risponde a Rubio con il 2+1 del controsorpasso (fallo dello spagnolo), poi insieme a Perkins fa 4/4 dalla lunetta nell'ultimo minuto. Beasley ha avuto il tiro del pareggio, a 3 secondi dalla fine, ma il suo appoggio sulla riga di fondo non è stato premiato dal ferro.
Minnesota: Beasley 24 (11/24, 0/3, 2/3 tl), Love 22, Barea 14, Williams 13, Milicic 12. Rimbalzi: Love 12. Assist: Rubio 6.
Oklahoma City: Durant 33 (10/18, 2/5, 7/7 tl), Westbrook 28, Harden 16. Rimbalzi: Perkins 8. Assist: Westbrook 6.

Tony Parker (dx.) contro Mike Conley. Ap

San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 95-82
Dopo la rumorosa eliminazione al primo turno degli ultimi playoff, i San Antonio Spurs ritrovano proprio i loro carnefici di allora per iniziare la stagione 2011-12. Stavolta va tutto bene per la squadra di Greg Popovich, che nonostante i problemi di falli di Tim Duncan e una prima metà di gara decisamente combattuta dilaga nel terzo quarto affidandosi al talento immenso di Manu Ginobili. Il parziale della terza frazione è di 29-14 per i texani, che toccano il massimo vantaggio con la tripla del rookie Kawhi Leonard per il 68-49 a 3'28 dall'ultimo break. Questo tiro chiude un parziale di 16-0 a favore dei padroni di casa, che avevano toccato il -8 nel primo quarto (chiuso sotto 14-22) con 4 punti consecutivi di O.J. Mayo. Zach Randolph, castigatore di San Antonio negli ultimi playoff, chiude solamente con 3/8 al tiro, 4/8 ai liberi e 6 rimbalzi. "Partite del genere possono capitare all'inizio della stagione", ha commentato Ginobili, "ma a Zach una serata del genere non era mai accaduta nei playoff". Una sconfitta, quella, che evidentemente brucia ancora a Manu Co.
San Antonio: Ginobili 24 (4/7, 3/8, 7/8 tl), Parker 15, Jefferson 14, Duncan 10. Rimbalzi: Splitter 8. Assist: Parker 7.
Memphis: Gay 19 (7/17, 1/1, 2/3 tl), Gasol 13, Conley 11, Randolph 10. Rimbalzi: Gay 10. Assist: Conley 7.

Orlando Magic-Houston Rockets 104-95
"Quando giochiamo bene in attacco è più facile per noi prendere il giusto ritmo". Così parlò un soddisfatto J.J. Redick dopo la prima vittoria stagionale di Orlando, reduce da una bruttissima prestazione a Oklahoma City la sera precedente, soprattutto per atteggiamento. Con un Dwight Howard da 16 punti e 8/9 al tiro nella prima metà di gara, i Magic hanno provato a prendere il controllo ma Houston è rimasta sempre agganciata (53-50 all'intervallo), contando sempre sulla consistenza di Scola, la voglia di giocare di Lowry e pure un Terrence Williams solido dalla panchina (6 rimbalzi), dopo che i padroni di casa avevano toccato il +12 sul 45-33, proprio con Howard (mancavano 5'03 alla fine del secondo quarto). La differenza, però, la fanno Redick e Turkoglu nel quarto periodo: i due segnano 11 punti (rispettivamente 6 e 5) in tre minuti, per il +9 a 5'43 dalla fine (93-84), poi il turco segna 8 degli ultimi 10 punti dei suoi, comprese le due triple consecutive per fissare il punteggio finale.
Orlando: Turkoglu 23 (7/10, 3/4), Howard 21, Redick 20, Davis 13, Richardson 10. Rimbalzi: Howard 7. Assist: Nelson 6.
Houston: Lowry 20 (4/6, 1/6, 9/10 tl), Scola 19, Lee 15, Williams 13, Dalembert 10. Rimbalzi: Scola e Lowry 7. Assist: Lowry 12.

Nicolas Batum in azione. Ap

Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 107-103
La tripla di Nolan Smith che dava il +12 ai Blazers in avvio di secondo quarto (29-17) sembrava annunciare una serata tranquilla per i tifosi dell'Oregon. Invece no. Proprio nel secondo quarto Lou Williams segna 12 punti per tenere i suoi in partita (48-44 all'intervallo), ma i Blazers allungheranno nuovamente nel quarto periodo, dando spazio ai piccoli con Aldridge da finto centro insieme a Gerald Wallace, nonostante l'ottima produzione di Marcus Camby (solo 2/7 al tiro ma anche 6 assist e 2 stoppate per lui in 29'). Portland segna cinque triple tra fine di terzo quarto e prima metà dell'ultimo (la prima e l'ultima di Batum) e con un tiro libero di Matthews tocca il +16 6' dalla fine (96-80). Phila non molla: prima tre triple in fila di Holiday e Iguodala, poi 10 punti consecutivi di Williams per il -2 (105-103) a 16 secondi dalla sirena. Iguodala, però, sbaglia per il pareggio sul -3 dopo l'1/2 ai liberi di Felton, che con un altro 1/2 a 1 secondo dalla fine assicura la vittoria ai suoi.
Portland: Aldridge 25 (11/25, 3/4 tl), Wallace 21, Matthews 16, Felton e Crawford 12, Batum 10. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Felton 8.
Philadelphia: Williams 25 (6/14, 3/5, 4/4 tl), Iguodala 22, Holiday 13, Brand, Hawes, Young e Turner 10. Rimbalzi: Hawes 14. Assist; Hawes 9.

Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 96-95
Con un quintetto base tutto particolare e un Boris Diaw vicinissimo alla tripla-doppia (gli sono mancati un punto e un assist), i Bobcats scoprono il rookie Kemba Walker e rimontano da -14 per iniziare la stagione in bellezza. I Bucks chiudono avanti 52-41 all'intervallo, grazie a Brandon Jennings allo scadere, poi toccano il 59-45 in apertura di terzo quarto con tre tiri liberi di Stephen Jackson: da lì, però, parte la riscossa dei padroni di casa. Augustin li riavvicina con 8 punti consecutivi (55-62), poi Mullens sfrutta il rimbalzo d'attacco sull'errore di Walker e sorpassa (67-66 a 1'47 dall'ultima pausa). Nel finale, Augustin si inventa il layup del sorpasso (93-92 a 36" dalla fine), poi Jennings e Dunleavy sbagliano la replica. I tiri liberi di Walker (96-92 a 9.9 secondi dalla sirena) certificano la vittoria dei Bobcats: per lui 3/10 al tiro ma 7/7 ai liberi, 7 rimbalzi e 3 assist in 21 minuti.Charlotte: Augustin 19 (5/8, 2/8, 3/4 tl), Henderson 18, Walker 13, Maggette 12, Mullens 10. Rimbalzi: Diaw 11. Assist: Diaw 9.
Milwaukee: Jennings 22 (5/15, 3/6, 3/3 tl), Bogut 17, Livingston 14, Dunleavy e Udrih 13. Rimbalzi: Ilyasova e Bogut 9. Assist: Livingston 6.

David West (dx) contro Jonas Jerebko. Ap

Indiana Pacers-Detroit Pistons 91-79
Con tre giocatori in doppia-doppia (oltre a Hibbert ci sono Hansbrough e West, rispettivamente con 13 e 12 rimbalzi catturati), i Pacers si dimostrano nettamente più intensi e consistenti di Detroit, che ha tirato con il 36% dal campo e non è stata in vantaggio in nessun momento della partita. Tirano male anche i padoni di casa (36.8%), così come la star Granger, ma il dominio a rimbalzo (53-40, 18-9 in quelli offensivi, nonostante l'assenza di Foster) ci mette una pezza. Il rientro di Jerebko (lo svedese ha saltato tutta la scorsa stagione) è comunque una consolazione per Detroit, che si è ritrovata anche a -24 (74-50) nel corso del terzo quarto. Questi 79 rappresentano il record negativo nella storia della franchigia per punti segnati nella gara inaugurale della stagione (ne segnarono 81 nella sconfitta interna contro Milwaukee il 6 novembre 1992).
Indiana: Granger 16 (4/14, 2/4, 2/4 tl), Hibbert 16 (6/11, 4/5 tl), Hansbrough 15, George 12, West 11. Rimbalzi: Hibbert 14. Assist:
Collison 5.
Detroit: Jerebko (7/9, 0/2, 3/4 tl) 17, Stuckey 17 (3/8, 2/3, 5/5 tl), Gordon 14. Rimbalzi: Monroe, Wallace e Daye 7. Assist: Stuckey 6.

Washington Wizards-New Jersey Nets 84-90
Ok: quante possibilità si potevano dare ai Nets a 7'21 dalla fine del secondo quarto, dopo tre tiri liberi di Young e il punteggio che diceva 38-17 per Washington? Nessuna. In teoria. Perché già il basket è strano, e queste partite di preseason mascherata rischiano di esserlo ancora di più. Il contestatissimo Kris Humphries ("Forse nemmeno i tifosi sanno perché lo fanno", Avery Johnson dixit) risponde all'ostilità del pubblico di Washington con una doppia-doppia, e risulta determinante nel 58-39 totale a rimbalzo (18-8 pro Nets in quelli offensivi). Tirano male tutti, New Jersey esagera da fuori (6/26), ma è proprio con due triple di Deron Williams che sorpass (58-57 a 5'53 dalla fine del terzo quarto). Il playmaker ex Jazz (ed ex Besiktas) è protagonista nel finale: tripla del +4 a 4' dalla fine (80-76), poi gli assist per Petro e Morrow, che imbuca da tre il +8 (87-79) a 1'37 dalla fine. Wall riporta i suoi a -3 dalla lunetta (chiuderà con 3/13 al tiro), ma poi la sua palla persa a 17 secondi dalla fine condanna Washington (con Young in campo solo 18' per un problema al piede sinistro, e senza Vesely).
Washington: Young 16 (6/9, 4/4 tl), Crawford 15, Wall 13, McGee e Blatche 11. Rimbalzi: Blatche e Wall 8. Assist: Wall 6.
New Jersey: D. Williams 23 (4/9, 4/11, 3/3 tl), Humphries 21, Morrow 16, Petro 11. Rimbalzi: Humprhries 16. Assist: D. Williams 8.