Debutto stagionale per i tre italiani dell’Nba, che riescono tutti a centrare la vittoria in trasferta. Danilo Gallinari firma 15 punti nel successo di Denver a Dallas, Andrea Bargnani 13 nella vittoria di Toronto a Cleveland e Marco Belinelli ne mette 10 per aiutare New Orleans ad imporsi a Phoenix Dallas.

Mavericks-Denver Nuggets 93-115
Meglio di così non poteva andare. Il debutto stagionale di Danilo Gallinari con Denver finisce in goleada. Dopo la legnata natalizia con Miami, i Mavs replicano, toccando anche il -33 (con due liberi di Gallo sul 62-95) prima di limitare i danni, come con gli Heat, e chiudere a -22 (93-115). L’ex milanese è stato super in avvio, nonostante percentuali non eccelse al tiro (3/8 con 0/4 da tre nel primo quarto), aprendo le marcature con una schiacciata, attaccando il ferro, anche partendo in post basso, e segnando 8 dei suoi 15 punti complessivi nei primi 12’. La sua presenza si è fatta sentire anche a rimbalzo (7, migliore dei suoi al pari di Nene). In difesa non ha faticato su Marion, accoppiandosi anche a Nowitzki nella ripresa. I Nuggets hanno preso presto il largo. Dopo che un’altra schiacciata di Danilo (prepotente, in entrata su Marion, che aveva anche stoppato poco prima) aveva siglato il 13-13, Denver chiudeva il quarto con un parziale di 19-10 per il 23-32. La difesa di Dallas continua a fare acqua, come ha dimostrato il 2° periodo, nel quale i Nuggets segnavano 37 punti, andando al riposo sopra di 27 (42-69) con 21 punti di Lawson, e con i Mavs che restavano a mani vuote per 13 possessi consecutivi. Il dato eclatante era il 34-10 a favore di Denver nei punti segnati in area. A conferma di quanto manchi Chandler ai Mavs. Mentre Nowitzki sembra l’ombra di se stesso, in una squadra che dà l’impressione di non conoscersi ancora. Il secondo tempo diceva poco, con Danilo che metteva la sua prima tripla per il +30 (44-74) prima dei due liberi di cui sopra. Usciva a 2’06” dalla fine del terzo periodo e coach Karl poteva permettersi il lusso di lasciarlo in panchina per il resto della partita, con un nuovo garbage time prolungato come contro Miami. “Abbiamo giocato una partita completa, in attacco e in difesa – spiegava poi Danilo – L’attacco ci viene naturale, in difesa non abbiamo fatto niente di particolare, siamo stati solamente molto aggressivi, soprattutto sul lato debole, che l’anno scorso ci ha dato molti problemi. Sono felice di aver iniziato con una bella vittoria”. Avanti così e ce ne saranno ancora molte.
Dallas: Nowitzki 20, Kidd 12, S.Williams 12.
Denver: Lawson 27, A.Miller, A.Harrington 18, GALLINARI 15 (3/5, 1/5, 6 rimbalzi difensivi, 1 offensivo, 3 assist, 2 falli, 1 recupero, 1 persa, 1 stoppata in 26’).

Andrea Bargnani contro Antawan Jamison. Reuters

Cleveland Cavaliers-Toronto Raptors 96-104
Primo compito: difendere. Toronto manda bene a memoria il mantra del nuovo coach Dwane Casey e torna da Cleveland con una bella vittoria, tenendo i Cavs al 41% dal campo e vincendo 45-37 la sfida a rimbalzo. Quella dei Raptors è un successo di squadra, con ben 7 giocatori in doppia cifra compreso Andrea Bargnani, che si ferma a 13 punti e 6 rimbalzi (coach Casey, che si è detto impressionato e felice dei tentativi del Mago di migliorare in difesa, gliene chiederebbe almeno 2 a quarto) ma cerca con convinzione di aiutare i compagni in difesa. L’italiano colpisce duro in avvio, con 7 dei primi 11 punti dei suoi. Cleveland infila solo uno dei primi 12 tiri tentati ma riesce a rimanere a sorpassare con Sessions sul 23-21 a 22” dal primo intervallo, con Barbosa che pareggia sul 23 proprio sulla sirena. Il brasiliano, che ha passato il lockout giocando nel Flamengo, è l’anima dei canadesi nel secondo periodo, alimentando con 5 punti (altri 6 li mette Bayless) il 12-0 con cui i Raptors prendono in mano la partita. In difesa Toronto ci mette tanto impegno (9 stoppate all’intervallo), riuscendo a tenere Cleveland al 34% dal campo nel primo tempo, dove gli ospiti arrivano avanti 52-42 con la panchina che ha contribuito con 31 punti. Calderon è in serata di grazia e a metà terzo quarto trascina i Raptors sul 65-50, ma Cleveland si rimbocca le maniche, ritrova il feeling col canestro (11/22 nel parziale) grazie a Sessions e Gee e lentamente accorcia le distanze. Gli ultimi 12’ partono con Toronto avanti 78-70, ma con un 10-2 i padroni di casa tornano a contatto. La gara resta in bilico fino a 4’15” dal riposo, quando Bargnani ritrova per la prima volta dal quarto inaugurale il canestro dal campo e avvia con 4 punti consecutivi il break che porta i Raptors sul 101-91 con 33” da giocare. Kyrie Irving, prima scelta assoluta all’ultimo draft, trova la tripla che rende meno negativo il suo debutto (6 punti con 2/12 dal campo, meglio dell’ex Duke ha fatto Tristan Thompson, quarta scelta a giugno che ha chiuso il suo primo match Nba con 12 punti e 5 rimbalzi), ma per Cleveland ormai è troppo tardi. Toronto vince e dimostra di poter difendere (lo scorso anno aveva concesso agli avversari il 48% dal campo): ma per capire se i Raptors potranno davvero puntare ai playoff, traguardo che si sono prefissati, serviranno test contro avversari più duri.
Cleveland: Sessions 18 (4/8 da due, 2/4 da tre, 4/5 tiri liberi), Jamison 15, Gee 15. Rimbalzi: Varejao 10. Assist: Irving 7.
Toronto: BARGNANI 13 punti (4/8, 1/4, 2/2 tl), 6 rimbalzi, 2 assist e 2 falli in 30’06”. Calderon 15 (2/4, 3/5, 2/2 tl), DeRozan 15 (7/12, 0/1, 1/2 tl), Barbosa 14, Davis 14. Rimbalzi: A. Johnson 13. Assist: Calderon 11.

Marco Belinelli al tiro. Afp

Phoenix Suns-New Orleans Hornets 84-85
L’uomo chiamato a sostituire Chris Paul regala agli Hornets la prima vittoria della loro nuova era. Eric Gordon a 4” dalla fine firma il canestro del sorpasso di New Orleans su Phoenix, poi nella metà campo difensiva impedisce a Steve Nash di arrivare sul pallone e prendersi il tiro del possibile sorpasso. Alla serata vittoriosa degli Hornets, che tengono gli avversari al 40% dal campo, contribuisce con una bella prestazione anche Marco Belinelli: schierato titolare nella per lui insolita posizione di play (Jack, sulla carta il partente di coach Williams, deve scontare una gara di sospensione), Beli chiude con 10 punti e 5 rimbalzi, lascia i minuti da play prima a Vasquez e nell’ultimo quarto a Gordon ma si impegna molto in fase difensiva, con un solo passaggio a vuoto a inizio ripresa quando Nash lo fa letteralmente impazzire. Il duello col canadese due volte Mvp contraddistingue l’inizio della gara dell’azzurro, costretto subito al fallo ma capace di rifarsi affondando in contropiede per i primi due punti della sua stagione. Beli lascia il posto in regia a Vasquez a metà quarto di una gara equilibrata, poi torna in campo da guardia per dare fiato a Gordon ed è testimone del 23-20 con cui New Orleans chiude il parziale. Beli colpisce a inizio secondo periodo, ma il match resta in equilibrio fino a quando gli ospiti piazzano il break aperto da Ariza che vale il 47-38, massimo vantaggio di giornata, a 33” dal riposo. La ripresa parte con Phoenix sotto 47-41: Belinelli ricomincia da play, ma davanti si ritrova super Nash, che con un parziale da 7 punti e 4 assist lancia il sorpasso di Phoenix. La fuga ai Suns però non riesce, nonostante i punti di Gortat e dello scatenato Lopez, e così in avvio di ripresa Belinelli accorcia sul 65-64. I padroni di casa tornano 6 punti avanti (72-66 a 8’53” dalla fine), New Orleans non demorde, resta a contatto di un punto con Gordon play e Beli guardia ma non riesce mai a sorpassare, complice l’imprecisione da 3 (2/16) e ai liberi (13/21), con Ariza che a 35” dalla fine sbaglia i due del possibile vantaggio. La difesa però resiste al tentativo di Dudley e Gordon si prende l’ultimo possesso, sparando il tiro del sorpasso. Phoenix ha 4” per cercare di ribaltare la situazione: Nash batte la rimessa e si aspetta il passaggio di ritorno, ma il disturbo di Gordon e l’errore della matricola Markieff Morris fanno la felicità di New Orleans.
Phoenix: Lopez 21 (8/12, 5/6 tl), Nash 14, Gortat 13. Rimbalzi: Morris 9. Assist: Nash 12.
New Orleans: BELINELLI 10 punti (4/6, 0/5, 2/2 tl), 5 rimbalzi, 1 assist, 2 falli e 1 persa in 30”24. Gordon 20 (9/12, 0/6, 2/3 tl), Landry 14, Ariza 13. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Gordon 3.