Mentre la Nba decide di sospendere Metta World Peace per sette partite per la folle gomitata a James Harden, I Jazz vincono la sfida-spareggio contro i Suns e strappano il biglietto per la postseason. Gli Hawks superano i Clippers, in un match senza stelle Boston ha la meglio su Miami.

Per Pavlovic 16 punti contro Miami. Reuters

Boston-Miami 78-66
Quello che sulla carta sembrava un’affascinante antipasto di playoff diventa poco più di un semplice allenamento. Celtics e Heat, infatti, decidono di tenere a riposo le loro stelle, la partita così perde totalmente di interesse. Restano a guardare LeBron James, Chris Bosh, Dwyane Wade, Ray Allen, Rajon Rondo e Kevin Garnett mentre Paul Pierce, invece, resta sul parquet solamente 18’. Boston parte al rallentatore e mette punti sul tabellone soltanto a metà frazione, con l’andare del match però la squadra di casa prende fiducia in attacco e scappa via, grazie alla produzione di un ottimo Sasha Pavlovic, a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo. La sconfitta di Miami regala così il titolo della Eastern Conference ai Chicago Bulls.

Boston: Pavlovic 16 (5/6, 2/4). Rimbalzi: Bass 8. Assist: Daniels 4.
Miami: Pittman 12 (6/10). Rimbalzi: Haslem 13. Assist: Chalmers 5.

Atlanta-Los Angeles Clippers 109-102
Non basta il miglior Blake Griffin della stagione (36 punti) e un ottimo Chris Paul, i Clippers inciampano ad Atlanta e i Lakers così possono festeggiare il successo nella Pacific Division e la terza posizione nella Western Conference. Gli Hawks prendono possesso della gara piazzando un parziale di 15-2 nella seconda meta’ del terzo quarto. Ci pensa Joe Johnson, poi, a mettere il risultato in naftalina con un paio di triple da cinema nelle battuta finali del match.

Atlanta: Johnson 28 (4/8, 6/9), Teague 21, Smith 18. Rimbalzi: Smith 10. Assist: Smith 5.
Los Angeles Clippers: Griffin 36 (17/23), Paul 34. Rimbalzi: Jordan 9. Assist: Paul 8.

Kevin Durant a canestro. Ap

Oklahoma City-Sacramento 118-110
I Thunder, oramai sicuri della seconda piazza nella Western Conference, non si risparmiano contro Sacramento, schierano le proprie stelle (eccezion fatta ovviamente per l’infortunato James Harden) e recuperano un passivo di 13 lunghezze nel terzo quarto grazie alla produzione di Daequan Cook nell’ultima frazione. Kevin Durant chiude con 32 punti a referto ma la differenza la fa proprio Cook che firma tutti i suoi 19 punti del match nell’ultimo quarto. Il successo permette assicura a Oklahoma City un record migliore rispetto agli Heat e quindi, in un’eventuale finale (quella che tanti addetti ai lavori prevedono), il vantaggio del fattore campo.

Oklahoma City: Durant 32 (4/13, 3/6), Cook 19. Rimbalzi: Durant 9. Assist: Westbrook 6.
Sacramento: Cousins 32 (13/22), Thompson 22, Outlaw 20, Evans 18. Rimbalzi: Outlaw, Cousins 7. Assist: Thomas 9.

Millsap mette in crisi la difesa di Phoenix. Reuters

Utah-Phoenix 100-88
I Jazz sfruttano il fattore campo e i problemi fisici di diversi giocatori di Phoenix e strappano il biglietto per la postseason superando con pieno merito i Suns. Paul Millsap e Al Jefferson fanno la voce grossa nella zona pitturata e gli ospiti non riescono a trovare una risposta difensiva alla produzione della coppia di lunghi di Utah. Steve Nash prova a caricarsi sulle spalle il suo attacco ma Marcin Gortat non collabora (1/8 dal campo) e senza l’infortunato Channing Frye Phoenix è troppo prevedibile. I Jazz tengono in mano le redini della gara per tutto il match ma allungano soltanto nel finale. A 4’35’’ dalla fine, infatti, con i Suns in ritardo di cinque lunghezze ci pensa proprio Jefferson, con un personalissimo parziale di 8-0, a mettere la squadra dell’Arizona e a regalare i playoff ai Jazz.

Utah: Millsap 26 (10/17, 0/1), Jefferson 18. Rimbalzi: Jefferson 16, Millsap 15, Favors 11. Assist: Hayward 8.
Phoenix: Dudley, Redd 15. Rimbalzi: Gortat 12. Assist: Nash 11.