Gli Spurs travolgono Kobe e compagni, confermandosi in grandissima forma e sempre in testa alla Western Conference. A poca distanza ci sono sempre i Thunder, che passano a Sacramento. I Knicks, nonostante il rientro di Amar'e, cadono a Cleveland. Boston si presenta senza Big Three e nemmeno Rondo, e perde ad Atlanta di misura. Playoff per Dallas, vincente su Golden State.

Tim Duncan a canestro contro i Lakers. Ap

San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 121-97
Sesta vittoria consecutiva per San Antonio (46-16), la numero 17 nelle ultime 19 gare e per la sesta volta viene superata quota 100 (con tre gare da almeno 120 punti!). I Lakers (40-24) recuperano Kobe Bryant dopo 7 partite, ma non si arriva mai al suo momento: di equilibrio non ce n'è, quindi non c'è nemmeno la possibilità per lui di chiudere la partita regalando sudori ghiacciati agli avversari. I Lakers reggono per poco più di due quarti, con Kobe autore di 7 dei primi 9 punti dei suoi all'inizio del terzo periodo (71-63 a 6'31 dall'ultima pausa). Da quel momento ci sono solo gli Spurs, che scappano via con Ginobili: l'argentino mette 12 punti negli ultimi quattro minuti del periodo, e permette ai suoi di toccare il +19 (91-72 a 56 secondi dalla fine del quarto). San Antonio dilaga nel quarto periodo, toccando anche il +26 con Green (116-90 a 1'47 dalla sirena), e mantenendo il suo leggero vantaggio su Oklahoma City per il primo posto a Ovest.

San Antonio: Duncan 21 (10/15, 1/1 tl), Parker e Ginobili 20, Neal 12. Rimbalzi: Duncan 8. Assist: Parker 10.
L.A. Lakers: Bryant 18 (6/9, 1/3, 3/4 tl), Bynum 17, Barnes 14, Gasol 11, World Peace 10. Rimbalzi: Gasol 8. Assist: Blake 5.

Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 92-103
I Kings (20-43) celebrano i 50 anni della stagione chiusa con una tripla-doppia di media da parte di Oscar Robertson (con gli allora Cincinnati Royals chiuse con 30.8 punti, 11.4 assist e 12.5 rimbalzi a partita!), ma i Thunder (46-17) partecipano a modo loro: vincendo. Oltre ai soliti noti - un Durant quasi perfetto, poi Harden e Westbrook a contribuire in attacco - si fanno notare le 8 stoppate di Serge Ibaka, sempre importantissimo per oscurare il canestro agli avversari. I Thunder toccano per la prima volta la doppia cifra di vantaggio grazie a James Harden nel secondo quarto (apre un 7-0 con la tripla del 41-31), ma Sacramento cerca di rimanere agganciata alla partita. Per staccarla serve il contributo di tutti, e allora ecco il 5-0 firmato Mohammed-Cook per il +13 ospite (88-75 a 8'53 dalla fine). Nel finale controlla Durant: suoi gli ultimi 5 punti dei Thunder.

Sacramento: Cousins 18 (8/21, 2/5 tl), Evans 16, Thompson 13, Thomas 12, Fredette 11. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Evans e Thomas 4.
Oklahoma City: Durant 29 (7/12, 2/3, 9/10 tl), Harden 20, Westbrook 18, Ibaka 12, Perkins 10. Rimbalzi: Durant 14. Assist: Durant 7.

Joe Johnson, 30 punti contro Boston. Ap

Atlanta Hawks-Boston Celtics 97-92
Serata complessa per i Celtics (37-27), che si presentano senza Allen, Garnett, Pierce, Pietrus e anche Rajon Rondo (problemi alla schiena) salta la gara. La festa è tutta per Joe Johnson, che con 23 punti all'intervallo guida i suoi al +9 a metà partita (58-49), ma sono Avery Bradley (già 17 punti all'intervallo) e Marquis Daniels a rimettere in gioco Boston. I Celtics si riportano a -1 nel quarto periodo, Willie Green prova a ricacciarli indietro con due triple consecutive (85-80 a 5'05 dalla fine), ma Daniels con 4 punti in fila ricuce immediatamente. Le giocate decisive sono ancora per Joe
Johnson: 2+1 contro Daniels (90-86) e i tiri liberi dopo al sua stoppata sempre su Daniels a 1'29 dalla fine (92-86), per fare felice Atlanta (38-25).

Atlanta: J. Johnson 30 (8/14, 3/4, 5/5 tl), Smith 19, Collins, Hinrich e Green 8. Rimbalzi: Smith 12. Assist: J. Johnson 6.
Boston: Bradley 28 (11/20, 1/2, 3/4 tl), Dooling 17, Daniels 12, Bass 10. Rimbalzi: Daniels 8. Assist: Pavlovic, Bass, Dooling, Bradley e Daniels 3.

Cleveland Cavaliers-New York Knicks 98-90
Amar'e Stoudemire rientra dopo 13 partite, ma i Knicks (33-30) giocano una partita "inaccettabile", per citare il loro allenatore Mike Woodson. I Cavs (21-41), ispirati da un ottimo Kyrie Irving e dal sorprendente Manny Harris, fanno la corsa in testa dall'inizio alla fine, e toccano anche il +19 con 9'03 da giocare (lo segna Samuels, 81-62). New York non rientra mai in partita, è già qualificata per i playoff ma questo genere di performance pareva finalmente lontana da Carmelo Anthony Co. Invece riecco qui i Knicks pasticcioni che abbiamo visto per gran parte di stagione. Cleveland ringrazia.

Cleveland: Irving 21 (5/8, 1/7, 8/8 tl), Harris 19, Samuels 15, Thompson 10. Rimbalzi: Harris 12. Assist: Jamison 5.
New York: Stoudemire 15 (5/11, 5/8 tl), Novak 15 (5/12 da tre), Anthony e Bibby 12, Smith 11. Rimbalzi: Douglas 9. Assist: Douglas 6.

Vince Carter scatenato contro Golden State. Ap

Dallas Mavericks-Golden State Warriors 104-94
Vittoria più complicata del previsto per i Mavs (36-28), di certo non aiutati dal 3/19 nel tiro da fuori contro i Warriors (22-40), che hanno avuto ancora una grandissima partita da Klay Thompson ma non sono profondi abbastanza per pensare di vincere in casa dei campioni Nba. Dopo tre quarti di sostanziale equilibrio (76-70 al 36' grazie alla tripla allo scadere di Delonte West), i padroni di casa scappano via con 8 punti consecutivi di Vince Carter e il contributo di Jason Terry (tripla) e Shawn Marion per il +14 (89-75 a 7'54 dalla fine). Golden State prova a rientrare, lo fa fino al -7 con Charles Jenkins (93-86 a 5'22 dalla fine), ma viene respinta da 4 punti di Wright (17 in altrettanti minuti per l'ex) e dalla tripla di Carter (102-88 a 1'57 dalla fine). Dallas si mette in tasca i playoff.

Dallas: Carter 19 (4/7, 1/2, 8/8 tl), Wright 17, Nowitzki e West 16, Marion 14. Rim: Mahinmi 9. Ass: Kidd, West e Terry 4.
Golden State: Thompson 26 (8/18, 3/4, 1/2 tl), Rush 20, Wright 19, Tyler 15, Jenkins 10. Rimbalzi: Tyler, McGuire e Rush 8. Assist: Jenkins 10.

Charlotte Bobcats-Memphis Grizzlies 80-85
Stava per succedere, ma non è successo. I Grizzlies (38-25) si sono trovati fino a -13 sul campo dei Bobcats (7-55), che però subiscono la rimonta nell'ultimo quarto e incassano la 19esima partita consecutiva. Perdendo le prossime quattro, la squadra di Michael Jordan diventerebbe la peggiore della storia quanto a percentuale di vittorie. Gerald Henderson (pareggiato il massimo in carriera) mette 11 dei 17 punti iniziali di Charlotte (17-4 con 5'22 da giocare nel primo quarto), e i Bobcats sono ancora avanti di 10 con 26 secondi da giocare nel terzo (65-55 con Derrick Brown). La scossa per Memphis viene da Conley (9 punti nell'ultimo quarto), ed è lui ad aprire e chiudere il parziale di 10-0 che mette gli ospiti avanti di 8 (79-71 a 4'52 dalla fine). Henderson ci mette tutto quello che ha: segna 7 degli ultimi 9 punti dei suoi, ma dopo aver segnato la tripla del -3 e recuperato palla, non riesce a realizzare il -1 attaccando il ferro con 10 secondi dalla fine. Conley, quindi, chiude dalla lunetta.

Charlotte: Henderson 32 (10/21, 2/3, 6/6 tl), Brown, Mullens e Walker 11. Rimbalzi: Mullens 11. Assist: Walker 5.
Memphis: Conley 20 (6/9, 1/1, 5/6 tl), Randolph 14, Gay, Cunningham e Mayo 9. Rimbalzi: Gay e Randolph 6. Assist: Conley 7.