Duello aereo fra LeBron James e Joakim Noah. Reuters

Gli Heat (senza Bosh) vincono la supersfida della Eastern Conference contro i Bulls (senza Rose), mantenendo aperta la lotta per il primo posto. I Suns fermano i Clippers in una partita equilibratissima. Bene Indiana (settima vittoria consecutiva), Minnesota vince ad aprile dopo tre anni.

Miami Heat-Chicago Bulls 83-72
Assenze importanti da una parte e dall'altra (Chris Bosh e Derrick Rose, che ovviamente ha un peso specifico maggiore), ma è stata assolutamente una partita vera, dura e intensa: "Da playoff", assicura LeBron James. "Meno contropiede, più difesa, bisogna lavorare duro per guadagnarsi ogni punto: ecco cosa vuol dire da playoff". Nonostante l'assenza dell'Mvp in carica, i Bulls (47-16) restano in partita, tanto che negli ultimi 11 minuti del secondo quarto non si registrano scarti superiori ai tre punti (42-40 all'intervallo). La partita degli ospiti è pesantemente condizionata dal 2/16 nel tiro da fuori, e non avendo un clamoroso penetratore come Rose questo problema risulta serissimo per l'attacco di coach Thibodeau. A lungo andare, infatti, è la difesa di Miami (45-17) che prende il sopravvento: gli Heat concedono solamente 7 punti in oltre 9 minuti di gioco agli ospiti, mentre Wade lancia i suoi con 6 punti consecutivi. Arriva, così, il massimo vantaggio firmato Joel Anthony (81-68 a 2'50 dalla fine), che rende impossibile ogni sogno di rimonta dei Bulls, che segnano una sola volta dal campo negli ultimi 6'13 (Gibson per il -9 a 1'31 dalla fine). La battaglia per il primo posto a Est è ancora aperta.
Miami: James 27 (7/16, 1/2, 10/12 tl), Wade 18, Chalmers 16. Rimbalzi: James 11. Assist: James 6.
Chicago: Lucas 16 (3/9, 2/7, 4/4 tl), Noah 15, Deng 11, Boozer 10. Rimbalzi: Noah 10. Assist: Watson e Lucas 4.

Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 93-90
Continua la corsa dei Suns (ottavi con 33-30, record identico a Utah, nona, una partita di vantaggio su Houston, decima) per un posto nei playoff, a spese dei Clippers (39-24) che conoscono la terza sconfitta nelle ultime 16 gare. Non è stato affatto facile per Steve Nash e compagni, che hanno approfittato di una serata di scarsa mira da parte di Paul e compagni nel tiro da fuori (tolto il 3/4 di Foye i Clippers producono un 2/12). Due delle triple di Foye arrivano nell'unico momento di poco equilibrio della gara: gli ospiti provano infatti a fuggire nel terzo quarto con un parziale di 12-2 (67-58 a 3'54 dall'ultima pausa), ma le triple di Nash e Dudley riducono immediatamente lo scarto. Non manca nemmeno la durezza, caratteristica delle sfide importanti di fine stagione: Robin Lopez esagera, beccandosi un flagrant foul di tipo 2 e l'espulsione per un fallo orrendo su Blake Griffin, lanciato in contropiede (sul 77-74 a 6'13 dalla fine). I Clippers iniziano gli ultimi 2' avanti di 3 grazie a Paul (86-83), ma Dudley pareggia subito dalla lunetta. Paul segna ancora (17 punti per lui dopo l'intervallo), altri 4 punti per lui dalla lunetta compreso l'ultimo vantaggio degli ospiti (90-89 a 42 secondi dalla fine), ma dopo i liberi del sorpasso di Nash la replica di CP3 viene stoppata da Telfair. I Clippers mantengono il possesso e Mo Williams sbaglia la tripla del +2, mentre Griffin commette fallo a rimbalzo e manda Frye in lunetta per il +3 a 2 secondi dalla fine. Rimessa lunghissima degli ospiti, palla nelle mani di Griffin che però va corto sul primo ferro con la tripla del potenziale pareggio.
Phoenix: Dudley 18 (3/7, 4/7), Frye 16, Gortat 14, Nash e Telfair 13. Rimbalzi: Gortat 14. Assist: Nash 6.
L.A. Clippers: Paul 19 (6/17, 0/2, 7/7 tl), Butler 17, Griffin 16, Foye 11. Rimbalzi: Griffin 11. Assist: Paul 10.

Blake Griffin stoppa un tiro di Jared Dudley. Reuters

Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 118-109
Da quando non c'è Darren Collison, e con George Hill in quintetto, gli Indiana Pacers (41-22) non hanno ancora conosciuto la sconfitta. Con questa fanno 7 vittorie consecutive per i ragazzi di coach Frank Vogel, che mettono in cassaforte il vantaggio del campo per il primo turno dei playoff. I Bucks (29-33), invece, ora vedono la postseason da lontanissimo. I padroni di casa partono benissimo, segnando 12 dei primi 15 tiri dal campo e toccando il +12 con 4'13 da giocare nel primo quarto (5 punti consecutivi di Hill, 27-15). Milwaukee, però, produce un parziale di 11-0 per iniziare il secondo quarto (con 5 punti di Dunleavy e 4 di Udoh) e cerca di prendere in mano la partita (40-34 a 7'46 dalla fine). Missione fallita. I Pacers hanno troppe armi e grande consapevolezza della propria forza: solo 11 punti di Jennings nel terzo quarto permettono agli ospiti di non affondare (89-78 al 36' dopo aver toccato il -15). La gara è molto intensa, anche troppo: sul 106-94 un blocco di Larry Sanders scatena una sorta di rissa in campo, che si chiude con l'espulsione dello stesso lungo di Milwaukee e con i falli tecnici per West e Granger. Nel finale Milwaukee rientra fino a -5 (113-108 con la tripla di Mbah a Moute con 36" da giocare), ma Danny Granger mette il risultato al sicuro dalla lunetta poco dopo.
Indiana: Granger 29 (3/10, 4/10, 11/11 tl), Hill 22, West 21, George 14, Hibbert 12, Barbosa 10. Rimbalzi: West 14. Assist: Hill 8.
Milwaukee: Jennings 27 (7/15, 1/8, 10/10 tl), Dunleavy 23, Mbah a Moute 16, Gooden 15, Ellis 12. Rimbalzi: Mbah a Moute 11. Assist: Ellis 7.

Detroit Pistons-Minnesota Timberwolves 80-91
I T'Wolves (26-38) non vincevano una partita nel mese di aprile da tre anni. L'incredibile striscia finisce (insieme a quella di 11 sconfitte consecutive) sul parquet dei Detroit Pistons (23-40), che lasciano passare gli ospiti senza opporre la minima resistenza. Minnesota, sempre senza Love oltre a Rubio, può contare sull'efficacia di Nikola Pekovic dentro l'area, non concede un solo vantaggio ai padroni di casa e con le triple di Ellington e Webster se ne va sul +18 nel secondo quarto (45-27 con 2' sul cronometro, lo scarto rimane identico all'intervallo). Detroit finisce anche a -23 (Beasley mette i punti del 78-55 a 7'45 dalla fine) e riduce lo scarto solo perché Bynum segna tutti i suoi punti nell'ultimo quarto, portando i suoi fino a -5 (80-85 a 39 secondi dalla fine). Il 6/6 ai liberi di Barea, Beasley ed Ellington, però, non consente a Detroit di completare la rimonta.
Detroit: Prince 18 (6/14, 1/3, 3/5 tl), Bynum 17, Gordon 14. Rimbalzi: Villanueva 12. Assist: Prince, Stuckey e Gordon 3.
Minnesota: Pekovic 23 (10/17, 3/6 tl), Randolph 15, Barea e Beasley 13, Williams 11. Rimbalzi: Randolph 10. Assist: Barea 12.