I Lakers soffrono un bel po' prima di avere ragione degli Hornets di Marco Belinelli, autore di 10 punti complessivi. I Raptors cedono invece in casa dei Nets, anche per Andrea Bargnani 10 punti.

Ariza e Belinelli in marcatura su Bryant. Afp

New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 101-107 dts
Terzo supplementare in due sere per i Lakers (27-16), che devono rimontare ben 17 punti agli Hornets (10-33) di Marco Belinelli. L’azzurro parte bene: sono suoi 6 dei primi 8 punti dei padroni di casa grazie alle sue due triple realizzate in questa partita, e gli Hornets mettono tanta energia da subito. Certamente Bryant non immagina che il 17-16 raggiunto con la sua tripla a 4’18 dalla fine del primo quarto rischia di essere l’ultimo vantaggio dei Lakers. New Orleans (sempre priva di Gordon, Okafor, Smith e Landry), infatti, piazza un break di 16-4 che la porta avanti 32-21 a 10’29 dall’intervallo grazie anche a 4 punti di Lance Thomas, ma il più bello per coach Monty Williams arriva con i 4 punti consecutivi di Jarrett Jack che valgono il 54-37 a 1’06 dalla fine del secondo quarto. Tutto cambia, però, nel terzo: i Lakers usano sempre più la loro fisicità e si guadagnano 9 tiri liberi a 0 (35-13 il totale), Bryant e Bynum ci mettono 6 punti a testa per rientrare fino a -3 (64-61 a 3’51 dall’ultima pausa) dopo i primi punti degli Hornets, segnati da Belinelli (56-43). Beli torna a colpire per un nuovo +7 (68-61 con 3’ da giocare nel quarto), ma poco dopo non riesce a punire dalla media distanza gli errori di Bryant e Gasol. Ci si mette anche la panchina nella rimonta degli ospiti, che trovano la parità con Blake (70-70 a 6 secondi dalla fine del terzo periodo).

botta e risposta — New Orleans riparte con un 7-0 nell’ultimo quarto (5 di Vasquez), ma Andrew Bynum è una forza dominante a centro area e regge da solo il botta e risposta con gli Hornets (13 per lui nell’ultimo quarto). La mano del centro ferma anche il tiro di Jack del possibile +5 sul 93-90 a 33 secondi dalla fine, poco dopo un’ingenuità di Ayon concede a Bryant i tre tiri liberi che rimandano tutto al supplementare, perché dopo il tentativo di Kaman a 2 secondi dal termine lo stesso Kobe (trovato da un’ottima rimessa giocata da World Peace) sbaglia il tiro della vittoria allo scadere. Jack è l’assoluto protagonista per gli Hornets, ma i suoi troppi palleggi nei possessi decisivi sono probabilmente dannosi per la sua squadra, che non riesce a coinvolgere bene né Ariza, né Belinelli, né gli altri. Nel tempo supplementare Bryant inizia con 5 punti, poi Metta World Peace torna a essere il difensore decisivo che si conosceva: sua la palla rubata e il successivo layup per il 102-99, sua la palla sporcata via a Chris Kaman sul 103-99 a 14 secondi dalla fine, cosa che obbliga Jarrett Jack a mandare subito Bryant in lunetta a sancire un ormai chiaro successo degli ospiti. Marco sbaglia la tripla del possibile -3 quando mancano però solo 5 secondi da giocare e ci sarebbe stato da mandare ancora una volta i Lakers in lunetta. Per la squadra di Mike Brown si tratta della quarta vittoria consecutiva.

New Orleans: BELINELLI 10 (2/5 da due, 2/5 da tre, 1 rimbalzo, 2 assist, 1 stoppata e 2 falli in 33’). Jack 30 (13/20, 0/1, 4/4 tl), Kaman 21, Vasquez 15. Rimbalzi: Kaman 12. Assist: Jack e Vasquez 6. L.A. Lakers: Bryant 33 (8/15, 2/8, 11/11 tl), Bynum 25, Gasol 18, Fisher 11, Barnes 10. Rimbalzi: Bynum 18. Assist: Bryant 5.

Gerald Green, 26 punti contro i Raptors. Afp

New Jersey Nets-Toronto Raptors 98-84
Dopo Jeremy Lin, l’area newyorchese della Nba sarà stravolta da un altro ciclone, che stavolta risponde al nome di Gerald Green? D’accordo, il New Jersey fa stato a sé, ma stiamo pur sempre sull’altra sponda dell’Hudson. Per lui arriva la seconda partita da 26 punti in quattro giorni, dopo essere riapparso nella Lega a fine febbraio (per lui anche 15.6 punti e 4.8 rimbalzi di media in Eurocup con il Krasnye Krylia Samara nella passata stagione). I Raptors senza Calderon avevano poco da lamentarsi contro una squadra priva del proprio asse play-pivot (specie se si tratta di Deron Williams e Brook Lopez), mentre Bargnani parte in quintetto e si prende (sbagliandolo) il primo tiro della partita. Segnerà per il 10-8, ma il secondo quarto è quello migliore per Andrea, che mette 8 punti compresi quelli del 46-41 Raptors, cioè il punteggio con cui si va all’intervallo (dopo che i Raptors, anche grazie ai liberi del 42-33 del Mago, avevano avuto 9 punti di vantaggio).

Bargnani in marcatura contro i Nets. Ap

in bambola — Poi, però, più nulla per lui (0/3 da due e 0/1 da fuori nella seconda metà di partita), mentre dall’altra parte si mettono al lavoro MarShon Brooks e Kris Humphries (massimo di sempre a rimbalzo). Sono loro a segnare i primi 11 punti del terzo quarto per i Nets (che sorpassano sul 52-50, sono 5 i punti del rookie e 6 per il lungo ex Raptors), mentre con i 4 punti consecutivi di Petro i padroni di casa chiudono avanti 68-61 dopo 36’. Toronto è in bambola (“Non importa quante volte dobbiamo giocare, siamo pagati per competere e non lo abbiamo fatto”, dirà poi coach Casey), Green segna 7 dei primi 9 punti dei suoi nell’ultimo quarto regalando il +11 (78-67 a 8’34 dalla fine), ma di punti in questo quarto ne mette altri 9, compresi i 5 consecutivi del +10 a 3’17 dalla fine. I 7 punti di Bayless e i 6 di James Johnson non bastano a Toronto per chiudere il distacco, Farmar può così formalizzare la vittoria con il 4/4 finale ai liberi.

New Jersey: Green 26 (8/11, 1/2, 7/9 tl), Humphries 16, Morrow 15, Farmar e Petro 10. Rimbalzi: Humphries 21. Assist: Brooks e Gaines 5.
Toronto: BARGNANI 10 (4/11, 0/2, 2/2 tl, 2 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero, 1 stoppata, 2 perse e 2 falli in 33’). Bayless 16 (6/10, 0/1, 4/4 tl), J. Johnson 16 86/10, 4/4 tl), DeRozan 12, Barbosa 11. Rimbalzi: A. Johnson 9. Assist: Bayless 10.