Deludente prestazione per gli Hornets di Belinelli che giocano un bruttissimo secondo tempo, realizzando solamente 34 punti, e vanno ko contro i Bobcats. Senza Billups i Clippers sembrano persi, e continuano a cedere partite su partite. Stavolta sono Paul Pierce e i Celtics a passare sul loro campo. Rose e Chicago battono i Knicks, alla sesta sconfitta consecutiva. Oggi ai playoff andrebbe Milwaukee, che vince sul campo dei Nets.

La pressione di Baron Davis su Derrick Rose. Afp

New Orleans Hornets-Charlotte Bobcats 71-73
Nella sfida tra le due squadre con il peggior record delle rispettive conference alla fine vince così Charlotte. Un Marco Belinelli rallentato da un problema alla schiena firma 12 punti, ma tira con brutte percentuali dal campo (4/15). La gara si apre all’insegna del bolognese che realizza subito due triple delle sue. I padroni di casa arrivano al +8 a metà del primo quarto e il match sembra così incanalarsi sui binari preferiti dalla truppa di coach Williams. Con l’andare dei minuti però New Orleans diventa prevedibile in attacco e sporca in maniera preoccupante le sue percentuali al tiro. Charlotte gioca la sua onesta partita, nulla di più, ma riesce a tornare sotto più che altro per i demeriti dei padroni di casa. Kemba Walker e un energetico Bismack Biyombo riportano in scia i Bobcats nel secondo quarto, Kaman risponde e al termine di un primo tempo sicuramente non memorabile la squadra di casa è ancora avanti di due lunghezze. Nella ripresa l’attacco di New Orleans dopo i rallentamenti del secondo quarto, si inceppa del tutto. Un paio di canestri di Jack e la tripla di Belinelli tengono a galla gli Hornets che però da un punto di vista offensivo fanno una fatica incredibile. Charlotte passa a condurre nella seconda parte del terzo periodo poi all’inizio dell’ultimo quarto, dopo la giocata da tre punti di Marco Belinelli, cambia marcia. Gli ospiti, approfittando dell’anemia offensiva di New Orleans (nessun punto in sei minuti di gioco), piazzano un parziale di 9-0 e arrivano al +13. Per come stanno andando le cose in attacco per i padroni di casa il passivo sembra incolmabile, invece Beli e compagni tirano fuori l’orgoglio e nel finale fanno sudare i Bobcats. I canestri di Jack e di Aminu riportano sotto la squadra della Louisiana che a 1’04’’ dalla fine torna al -2. Charlotte non riesce a chiudere i conti, i padroni di casa così a 10’’ dalla fine possono giocarsi il pallone del supplementare, o del successo con una tripla. New Orleans costruisce una penetrazione per Ariza che batte il suo avversario diretto, attacca il canestro ma proprio allo scadere subisce la stoppata di Biyombo. Il rookie congolese regala così a Charlotte con un’eccellente giocata difensiva il suo sesto successo della stagione.
New Orleans: BELINELLI 12 (1/7, 3/8) in 26’. Jack 15 (6/10, 1/2). Rimbalzi: Kaman 16. Assist: Jack 9.
Charlotte: Henderson 15 (6/11). Rimbalzi: Biyombo, Thomas 7. Assist: Augustin 5.

Los Angeles Clippers-Boston Celtics 85-94
C'è odore di piccola crisi ai Clippers (23-17), che dall'infortunio di Chauncey Billups hanno perso 10 partite su 18. Questa la decide un grande veterano come Paul Pierce nel miglior quarto offensivo della partita dei Celtics (22-19), ovvero l'ultimo, quello più importante, iniziato sul 61-62 in favore degli ospiti. Pierce segna 10 punti nel quarto finale, 7 dei quali consecutivi per portare i suoi a +5 (85-80) con 1'53 sul cronometro. Gli ospiti non si fanno spaventare dai salti di Griffin, né dall'infortunio di Ray Allen a 59.1 secondi dalla fine (ma rientrerà dagli spogliatoi poco dopo). Un altro grande veterano come Garnett fa +5 per rispondere al tap-in schiacciato di Griffin (89-84 a 38 secondi dalla fine), poi Pierce fa 2/2 ai liberi con 22 secondi da giocare per il 91-85. Chris Paul ci prova da tre, per dimezzare lo scarto, ma non va, e la partita è di Boston.
L.A. Clippers: Griffin 24 (9/14, 0/1, 6/8 tl), Williams 21, Paul 14. Rimbalzi: Jordan 13. Assist: Paul 5.
Boston: Pierce 25 (4/9, 3/7, 8/10 tl), Garnett 21, Allen 15, Rondo 12, Bass 10. Rimbalzi: Bass 9. Assist: Rondo 10.

Chicago Bulls-New York Knicks 104-99
Decima vittoria in 11 partite per i Bulls (35-9), ancora una volta privi di Deng Hamilton e Watson. Non facile battere i Knicks (18-24), che attraversano l'ennesima crisi ma hanno dimostrato di avere il talento per giocarsela ovunque in singola serata. Alla lunga ha pagato il lavoro dei Bulls a rimbalzo (56-38 e 22-9 in quelli offensivi), ma la partita è stata molto equilibrata e Derrick Rose ha dovuto aspettare di mettere 4 punti consecutivi entrando negli ultimi 2 minuti per mettere un distanza consistente tra padroni di casa e ospiti (99-90 a 1'37 dalla fine). Anthony rimette dentro New York con la tripla (99-95 a 49 secondi dalla sirena), ma poi sbaglia la tripla del -2 e altre due occasioni (al tiro da due e da sotto) per riportare i suoi a un possesso di distanza. Knicks fuori, oggi, dalla zona playoff.
Chicago: Rose 32 (10/23, 2/6, 6/9 tl), Boozer e Gibson 15, Noah 12, Brewer 11. Rimbalzi: Gibson 13. Assist: Brewer e Rose 7.
New York: Anthony 21 (7/18, 1/3, 4/4 tl), Stoudemire 20, Lin 15, Chandler 13, Filds 12. Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Lin 8.

San Antonio Spurs-Washington Wizards 112-97
Mentre T.J. Ford (infortunatosi qualche giorno fa) ha fatto sapere che la sua carriera è probabilmente finita, gli Spurs (27-13) recuperano Tony Parker e controllano Washington (9-31). Gli ospiti iniziano discretamente (avanti 16-14 con 2 triple di Jordan Crawford a 6'28 dalla fine del primo quarto), ma Parker ne mette già 9 nel primo quarto e sono 9 i punti di distanza dopo la tripla di Bonner a 2'16 dalla prima pausa (28-19). Altre triple, quelle di Neal (nuovo vice-Parker), Bonner e Green danno il via alla fuga di San Antonio nel secondo quarto, puntellata dal +18 di Splitter (51-33) a 7'07 dall'intervallo. Gli ospiti non rientrano mai davvero in partita e John Wall dice: "Non è solo una questione di piccoli o di lunghi, ci hanno fatto canestro come hanno voluto. Siamo andati meglio nella seconda metà di gara, ma una squadra come la nostra non può aspettare due quarti prima di iniziare a difendere".
San Antonio: Parker 31 (12/16, 1/2, 4/4 tl), Splitter 17, Duncan 14, Blair 11. Rimbalzi: Blair 12. Assist: Parker e Ginobili 7.
Washington: McGee 21 (9/13, 3/4 tl), Crawford 19, Young 18, Wall 12, Booker 11. Rimbalzi: McGee 15. Assist: Crawford e Wall 5.

New Jersey Nets-Milwaukee Bucks 99-105
La miglior prestazione offensiva in carrier per Kris Humphries non basta a dei Nets (14-29) sempre privi di Deron Williams, Mehmet Okur e Brook Lopez. I Bucks (18-24) riescono a rimontare dallo svantaggio in doppia cifra (sotto 74-63 dopo un tiro di Morrow a 1'39 dall'ultima pausa) e rientrano con un parziale di 11-2 per chiudere il terzo periodo, con 5 punti di Udrih. Il sorpasso arriva in avvio di ultimo quarto con due triple di Brandon Jennings (78-76 a 10'47 dalla fine), ma quella che indirizza il risultato è di Mike Dunleavy a 1'30 dalla sirena (98-90). Milwaukee, oggi, sarebbe ai playoff al posto dei Knicks.
New Jersey: Humphries 31 (11/15, 9/12 tl), Farmar e Morrow 17, Green 11, Broks 10. Rimbalzi: Humphries 18. Assist: Farmar 7.
Milwaukee: Jennings 34 (6/12, 6/11, 4/5 tl), Gooden 23, Dunleavy e Udrh 15. Rmbalzi: Gooden 8. Assist: Gooden, Jennings e Udrih 7.

Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 124-127
Una partita da "vivi e lascia vivere" (padroni di casa chiudono con il 51.7% dal campo e 24 assist, ospiti con il 56.2% e 30 assist), importante soprattutto per Minnesota (22-21) che deve scuotersi dopo l'infortunio capitato a Ricky Rubio. Una partita del genere, in cui Minnie ha tirato benissimo da fuori (14/22), non poteva che risolversi in un finale punto a punto. L'ultimo canestro dal campo per i T'Wolves è quello del sorpasso di Ridnour (121-120 a 1'50 dalla fine), poi sempre lui, Love e Johnson capitalizzano dalla lunetta gli errori di Nash, Dudley e Gortat (127-122 a 10 secondi dalla fine). Prima dei tiri liberi di Johnson, i Suns (19-22) hanno avuto un tiro per pareggiare con Dudley, da tre con spazio, ma hanno trovato solo il ferro.
Phoenix: Dudley 28 (8/10, 2/5, 6/6 tl), Nash 25, Frye 18, Brown 11, Hill, Telfair e Lopez 10. Rimbalzi: Dudley 9. Assist: Nash 10.
Minnesota: Love 30 (6//14, 5/9, 3/5 tl), Pekovic 24, Williams 19, Ellington e Beasley 15, Ridnour 10. Rimbalzi: Pekovic 8. Assist: Ridnour 9.

Tim Duncan, a destra, marca Mo Williams. Ap

Utah Jazz-Detroit Pistons 105-90
In campo nonostante la morte della nonna, avvenuta circa 24 ore prima, Al Jefferson aveva una motivazione tutta sua per questa partita tra Jazz (20-21) e Pistons (15-27). Dopo tre quarti di equilibrio (77-75 Pistons al 36'), i Jazz prendono in mano la partita: due triple di Miles (4/7 per lui, 7/11 di squadra) danno il via (85-82 a 7'58 dalla fine), poi parte Jefferson con 10 punti consecutivi per dare due possessi pieni di vantaggio ai suoi (95-89 a 2' dalla fine). Monroe e Gordon sbagliano, e vengono puniti dalla tripla di Miles (98-89 a 1'07 dalla sirena) che decide la partita. Jefferson mette anche il punto esclamativo con gli ultimi tre punti allo scadere.
Utah: Jefferson 33 (13/17, 1/1, 4/4 tl), Harris 19, Miles 15, Millsap 12. Rimbalzi: Jefferson 12. Assist: Harris 8.
Detroit: Stuckey 29 (10/16, 0/1, 9/11 tl), Monroe 14, Gordon 12, Knight 11. Rimbalzi: Monroe e Wallace 5. Assist: Stuckey 7.