Andrea Bargnani in panchina nel suo ritorno a Detroit. Reuters

Torna finalmente sul parquet Andrea Bargnani ma i suoi Raptors steccano a Detroit. Può sorridere, invece, Marco Belinelli. Gli Hornets, infatti, superano i Timberwolves.

Detroit-Toronto 105-86
Dopo un’assenza durata ben 20 partite i Raptors possono finalmente riabbracciare Andrea Bargnani che torna sul parquet contro i Pistons. La squadra canadese però festeggia il rientro dell’azzurro nel modo peggiore, producendo una prestazione davvero deludente nella Motor City. Toronto, infatti, gioca senza energia e intensità e si fa superare 105-86. Andrea Bargnani parte in quintetto, ma coach Casey, com’era ampiamente prevedibile, non lo spreme e lo lascia sul parquet soltanto 19’. L’azzurro, comprensibilmente ancora a corto di condizione, chiude con otto punti, tre rimbalzi e tre assist. Il match prende subito una brutta piega perché i Raptors giocano senza la giusta concentrazione mentre Detroit in attacco sembra infallibile. Stuckey e Prince fanno quello che vogliono contro la distratta difesa canadese, i Pistons così arrivano subito al vantaggio in doppia cifra e continuano a correre. Andrea Bargnani realizza il suo primo canestro dal campo a metà frazione ma la gara va a senso unico. La tripla dell’ex Biella Jerebko alla fine del primo quarto produce un impietoso 37-14 a favore della squadra di casa. Le cose si mettono addirittura peggio per i Raptors nel secondo quarto. I Pistons arrivano al +26 e i Raptors perdono il loro playmaker titolare. Jose Calderon, infatti, va k.o. a causa della distorsione della caviglia destra. Lo spagnolo viene portato a braccia nello spogliatoio e il suo match si chiude qui. Le lastre escludono fratture ma l’entità dell’infortunio di Calderon verrà valutata soltanto nella giornata di domenica. Davvero un momento sfortunatissimo per i playmaker iberici. I Pistons, intanto, con Stuckey e Knight si mettono a fare accademia e all’intervallo possono andare negli spogliatoi con il rassicurante vantaggio di 61-37. Davvero un primo tempo d dimenticare per la compagine canadese. Il terzo quarto non fa di certo tornare il sorriso a coach Casey. Detroit non ha nessun problema a controllare la timidissima reazione dei Raptors. Anzi i Pistons riescono addirittura ad allungare. Andrea Bargnani mette punti a referto con una schiacciata, poi a metà frazione ritorna in panchina e la sua partita termina qui, anche perché il risultato oramai non è più in discussione. I padroni di casa, infatti, hanno messo in banca il risultato, toccando quota +31 nelle battute finali del terzo periodo. Nell’ultimo quarto Toronto riesce a rendere il punteggio un po’ meno severo, una piccola consolazione al termine di una performance davvero deludente.
Detroit: Stuckey 20 (7/9, 1/3), Knight 19. Rimbalzi: Wallace 8. Assist: Stuckey 8.
Toronto: BARGNANI 8 (2/7, 0/1), con 3 rimbalzi, tra assist e un recupero in 19’. DeRozan 15 (3/9, 0/1). Rimbalzi: A. Johnson 5. Assist: Bayless 4.

Marco Belinelli attacca il canestro con gli Hornets. Afp.

Minnesota-New Orleans 89-95
Gli Hornets superano i depressi Timberwolves 95-89 e mettono così fine alla striscia negativa di quattro sconfitte consecutive. Dopo aver ricevuto la bruttissima notizia dell’entità dell’infortunio di Ricky Rubio, i T-Wolves quindi chiudono la giornata nel modo peggiore. Il playmaker spagnolo dovrà subire un’intervento ai legamenti del ginocchio sinistro e sarà costretto a saltare il resto della stagione e, salvo un miracoloso recupero, anche l’olimpiade di Londra. Davvero una mazzata per i tifosi di Minnesota. C’è un’atmosfera particolare al Target Center, delusione mista a rassegnazione. Gli Hornets, che di giocatori infortunati in questa stagione se ne intendono parecchio, tengono alta la concentrazione e partono con il piede giusto. Marco Belinelli va subito a referto segnando da sotto, Jack e Kaman producono ma i padroni di casa rispondono colpo su colpo. Gli ospiti provano a prendere il largo a metà del secondo quarto. Il layup di Belinelli dà il via alla mini fuga degli Hornets, chiusa proprio dalla tripla di Beli che porta la Squadra della Louisiana al +9. I punti di Kevin Love nel finale della frazione avvicinano i Timberwolves che comunque all’intervallo hanno un ritardo di cinque lunghezze. Belinelli firma i primi punti di New Orleans nella ripresa, Love e Pekovic fanno gli straordinari ma i troppi turnover di Minnesota permettono agli ospiti di tenere in mano le redini della gara. Con le unghie i T-Wolves restano in scia e all’inizio dell’ultimo quarto provano a riprendere gli Hornets. Love dalla lunetta pareggia i conti a nove minuti dalla fine ma la truppa di Monty Williams piazza subito un parziale di 11-0 che manda al tappeto i padroni di casa. Minnesota riesce a tornare al -2 a 18’’ dalla sirena, i liberi di Jack e Belinelli, però, chiudono ogni discorso.
Minnesota: Love 31 (8/15, 2/8), Pekovic 21. Rimbalzi: Love 16, Pekovic 11. Assist: Ridnour 10. New Orleans: BELINELLI 11 (3/9, 1/2), con 4 rimbalzi, un assist e due recuperi in 34’. Kaman 20 (10/21), Jack 17. Rimbalzi: Kaman, Aminu 6. Assist: Jack 7.