Monta Ellis, a sinistra, contro Ibaka: per lui 48 punti contro Oklahoma City. Epa

Non bastano 48 punti di Monta Ellis e i grandi contributi di David Lee e Stephen Curry a fermare i Thunder di Durant e Westbrook, che si impongono di misura. Pierce diventa il secondo marcatore di sempre nella storia dei Celtics, che vincono la quinta partita consecutiva. Ok Minnesota, anche senza Love. Nash incanta anche a Milwaukee.

Miami Heat-Cleveland Cavaliers 107-91
Miami mai così bene dopo venticinque partite (19-6), ma ha dovuto faticare per ottenere l'undicesima vittoria nelle ultime tredici uscite. Cleveland (9-14) resiste bene per tre quarti, ma dopo la tripla di Sessions per il -1 (73-72 a 2'15 dalla fine) segna solo due volte dal campo per quasi un quarto intero, fino al tiro di Jamison per il -10 (94-84 a 4'39 dalla fine). Miami, quindi, chiude la partita con un parziale di 11-2 dopo la tripla di Gee (96-89 a 2'41 dalla fine) con sei punti di Udonis Haslem. Va ricordato che ai Cavs mancavano Thompson, Parker e Gibson, mentre Miami sta ancora cercando di ingaggiare il centro Joel Przybilla.
Miami: Wade 26 (9/16, 0/1, 8/8 tl), James 24, Bosh 15, Chalmers e Haslem 14. Rimbalzi: Bosh e Miller 9. Assist: James e Wade 6.
Cleveland: Jamison 25 (9/17, 2/5, 1/2 tl), Gee 17, Irving 16, Varejao 11. Rimbalzi Varejao 11. Assist: Irving 6.

Golden State Warriors-Oklahoma City Thunder 116-119
Un giocatore a flirtare con i cinquanta punti (Ellis), fatto. Un altro con una tripla-doppia a segno (Lee), fatto. Un altro ancora con una doppia-doppia (Curry), fatto. Hanno provato a metterci tutti gli ingredienti necessari i Warriors (8-14) per battere la squadra con il miglior record nella Lega, Oklahoma City (20-5). Solo che non è bastato neanche tutto questo. Partita degli attacchi, e quello dei Thunder non teme rivali, visto che a guidarlo c'è Kevin Durant con Russell Westbrook. Sotto di undici nel terzo quarto (87-76 dopo la tripla di Rush a 3'25 dall'ultima pausa), gli ospiti si sono riavvicinati con quelle di Durant, (una) e Harden (due). Nel finale punto a punto, Monta Ellis riesce per due volte a segnare subendo fallo (l'ultima per il 116-115 a ventidue secondi dalla fine). Non basta: dopo il time-out Durant segna appoggiando al tabellone (116-117 con quattordici secondi da giocare), e dall'altra parte stavolta Ellis sbaglia. Westbrook, mandato in lunetta, fa 2/2. Altro time-out. Rush ci prova, allo scadere dall'angolo, ma non va. Vincono i Thunder.
Golden State: Ellis 48 (15/23, 3/6, 9/10 tl), Lee 25, Curry 16. Rimbalzi: Lee 11. Assist: Lee e Curry 10.
Oklahoma City: Durant 33 (11/20, 2/7, 5/6 tl), Westbrook 31, Harden 19, Cook 17. Rimbalzi: Durant
10. Assist: Durant, Westbrook e Harden 7.

Pierce, secondo marcatore all time di Boston: superato Bird. Reuters

Boston Celtics-Charlotte Bobcats 94-84
Quinta vittoria consecutiva per i Celtics (14-10), che festeggiano anche Paul Pierce (vicino alla tripla-doppia con otto rimbalzi e nove assist), diventato il secondo miglior marcatore di sempre della franchigia superando Larry Bird (21.797 a 21.791). Davanti a lui, ora, c'è solo John Havlicek con 26.935 punti. Quanto alla partita, i Celtics l'hanno gestita controllando ritmo e rimbalzi (solo 4 offensivi concessi ai Bobcats): punteggio in equilibrio per la prima metà di gara, poi il +11 toccato con la tripla di Ray Allen (59-48 a 6'43 dalla fine del terzo quarto), quindi lo sprint con l'11-0 per aprire l'ultimo quarto e toccare il massimo vantaggio con i tiri liberi di Garnett (82-64 a 6'47 dalla fine). Nulla da fare per i Bobcats (3-22), sempre senza Henderson e Augustin ma con un Derrick Brown da 10/10 dal campo.
Boston: Garnett 22 (10/14, 0/1, 2/2 tl), Allen 17, Pierce 15, Bass 13, Rondo 10. Rimbalzi: O'Neal e Pierce 8. Assist: Rondo 14.
Charlotte: Williams 21 (4/7, 2/8, 7/8 tl), Brown 20, Walker 16, Mullens 11. Rimbalzi: Walker 7. Assist: Williams 5.

LeBron James batte in palleggio Alonzo Gee di Cleveland. Afp

Indiana Pacers-Utah Jazz 104-99
I Pacers (17-7) non hanno mai perso per due volte di fila in questa stagione, e questa regola è stata applicata, seppur con fatica, anche nella gara contro i Jazz (13-11). Dopo aver toccato il +21 nel terzo quarto sembrava fatta per i padroni di casa (71-50 firmato Granger a 8'03 dall'ultima pausa), invece gli ospiti avevano ancora abbastanza energie per rimontare e sorpassare con quattro punti consecutivi di Millsap (95-92 a 4'37 dalla fine). I Pacers, però, hanno dodici punti da Granger nel quarto periodo e il miglior Collison della stagione dal punto di vista offensivo. Dopo la tripla di George del controsorpasso di Indiana (98-95 a 3'02 dalla fine), sono loro a mettere i punti della sicurezza nel finale.
Indiana: Collison 25 (9/13, 1/1, 4/4 tl), Hibbert 17, Granger 16, George 14. Rimbalzi: Hibbert 10. Assist: Collison 5.
Utah: Millsap 18 (5/7, 8/8 tl), Jefferson 16, Miles 12, Hayward e Harris 11, Favors 10. Rimbalzi: Millsap 10. Assist: Watson 7.

Milwaukee Bucks-Phoenix suns 105-107
Dopo aver festeggiato alla vigilia con la vittoria sugli Atlanta Hawks, Steve Nash celebra il suo 38° compleanno con la vittoria in casa di Milwaukee (10-14) con un'altra doppia-doppia ma soprattutto i punti decisivi per i Suns (11-14), al terzo successo consecutivo (terzo k.o. di fila, invece, per i Bucks). I Suns trovano il canestro con grande facilità nella prima metà di gara, e la tripla di Channing Frye lancia gli ultimi sei minuti del secondo quarto: parziale di 19-8 con il contributo di Gortat (sei punti) e Dudley (cinque) per andare sul 67-50 all'intervallo. Con altri quattro di Gortat arriva anche il +21 (73-52 a 10'15 dall'ultima pausa), ma non è chiusa affatto. Gooden e Ilyasova producono in attacco, tre triple di Dunleavy tra terzo e quarto periodo avvicinano i padroni di casa, quella di Jackson consente il sorpasso (92-90 a 8'14 dalla fine). C'è Nash, però: il canadese sorpassa ancora con la tripla a 2'04 dalla fine (103-101), poi si butta dentro per trovare i punti della vittoria a cinque secondi dalla sirena.
Milwaukee: Gooden 25 (12/20, 0/1, 1/2 tl), Dunleavy e Ilyasova 17, Jackson 12. Rimbalzi: Ilyasova 12. Assist: Delfino, Jennings, Jackson e Udrih 4.
Phoenix: Gortat 21 (8/12, 5/5 tl), Dudley 19, Nash 18, Frye e Redd 14, Hill 13. Rimbalzi: Childress 12. Assist: Nash 11.

Minnesota Timberwolves-Sacramento Kings 86-84
Il tiro di Donte Greene dall'angolo non va, e i Minnesota Timberwolves superano la soglia el 50% (13-12) nonostante l'assenza di Kevin Love, sospeso per due partite dopo aver scalciato la testa di Luis Scola nell'ultimo match disputato contro i Rockets. Poco male per coach Adelman, anzi, questo gli ha permesso di testare la profondità della sua squadra. Il centro Nikola Pekovic conferma la sua crescita (ma per chi l'ha visto giocare in Europa c'erano pochi dubbi), il rookie Derrick Williams si mostra presente anche nei momenti decisivi segnando la tripla del +3 (85-82) con cinquantasei secondi dalla fine, e Rubio ha trovato il modo di andare in doppia cifra negli assist anche senza il suo ricevitore principale. I Kings (9-16) partono male (sotto 31-16 a sedici secondi dalla fine del primo quarto, tripla di Brad Miller), ma rimontano con pazienza fino alla tripla di Greene per pareggiare (82-82 a 1'08 dalla sirena). Quella per vincere, però, non entra.
Minnesota: Pekovic 23 (9/12, 5/5 tl), Beasley 17, Williams 14. Rimbalzi: Beasley 14. Assist: Rubio 14.
Sacramento: Thornton 22 (4/9, 3/7, 5/7 tl), Fredette 13, Evans e Greene 11, Cousins 10. Rimbalzi: Cousins e Hickson 11. Assist: Evans e Thomas 4.