Un ottimo Danilo Gallinari non basta ai Nuggets che vanno k.o. a San Antonio. Rimediano sconfitte anche Marco Belinelli, a Dallas, e Andrea Bargnani a Philadelphia. 

Gallinari in azione contro gli Spurs. Ap

San Antonio-Denver 121-117
In una partita stile All Star Game nella quale difendere sembra vietato, alla fine i Nuggets vanno ko e dopo quattro successi consecutivi devono inchinarsi davanti agli Spurs. Un match davvero strano che la squadra di George Karl non riesce a fare suo nonostante tiri con un eccellente 57% dal campo, contro il 55% di San Antonio. A tenere in partita Denver ci pensa uno scatenato Danilo Gallinari che eguaglia il suo massimo in carriera nella Nba realizzando 31 punti. Il Gallo firma subito i primi due punti per Denver che pero’ difensivamente fa una fatica terribile già dai minuti iniziali. Duncan, Blair e Parker si mettono a produrre, Gallinari e Harrington così non bastano. San Antonio chiude un eccellente primo quarto avanti 37-25. Popovich trova anche i punti di Splitter e Green dalla panchina, a meta’ del secondo quarto così gli Spurs toccano quota +20. Danilo Gallinari e Ty Lawson pero’ si rimboccano le maniche e fanno rientrare in partita i Nuggets. Denver trova il canestro con continuità negli ultimi tre minuti del primo tempo e all’intervallo va negli spogliatoi in ritardo di sette lunghezze. Blair a inizio ripresa permette agli Spurs di ritrovare il vantaggio in doppia cifra ma il Gallo risponde da fenomeno, segnando qualcosa come nove punti in meno di 1’30’’. La gara resta divertente, anche se entrambe le difese lasciano parecchio a desiderare. L’azzurro continua a trovare il canestro, realizzando dalla lunga distanza e dal perimetro, e Denver torna sotto. Un caldissimo Green in serata di grazia pero’ permette agli Spurs di restare davanti. All’inizio dell’ultimo quarto San Antonio sembra pronta a piazzare il colpo del ko ma Denver non molla e riesce con le unghie a rimanere in scia. Jefferson e Parker riportano i padroni di casa al +8 a 46’’ dalla sirena. Sembra tutto finito invece i Nuggets hanno ancora voglia di mettere in difficoltà gli Spurs e la tripla del solito Danilo Gallinari a sette secondi dalla fine, riporta gli ospiti al -3 e mette pressione a Green il quale pero’ dalla lunetta chiude i conti realizzando due liberi. 

San Antonio: Green 24 (6/9, 3/4), Parker, Jefferson 19. Rimbalzi: Blair 10. Assist: Ford 7.
Denver: GALLINARI 31 (7/12, 3/4) con cinque rimbalzi, due assist e due recuperi in 40’. Lawson 20 (9/17, 0/1), Harrington 19. Rimbalzi: Miller 6. Assist: Lawson 10.

Marco Belinelli, 1/4 contro Dallas. Ap

Dallas-New Orleans 96-81
Continuano i problemi per gli Hornets di Marco Belinelli che a Dallas incassano la loro sesta sconfitta consecutiva. A dire il vero gli alibi non mancano per la truppa di Monty Williams che si presenta incerottata in Texas. New Orleans, infatti, deve rinunciare a due titolari infortunati, Eric Gordon e Trevor Ariza, e a Jason Smith, rientrato a casa per un lutto famigliare. Ancora una volta gli Hornets faticano parecchio in attacco, per i Mavs così tutto diventa più facile. I problemi offesivi di New Orleans contagiano anche Marco Belinelli che parte in quintetto ma rimane sul parquet solamente 17’ e non lascia il segno chiudendo con 1/4 dal campo. I campioni in carica, privi di Jason Kidd, possono perfino permettersi una prestazione deludente da parte del leader Dirk Nowitzki. Il tedesco, limitato dai falli, non riesce a trovare ritmo in attacco e si accontenta di 10 punti con un poco brillante 2/11 al tiro. L’inizio di gara promette bene per New Orleans che passa a condurre a meta’ primo quarto con il layup di Belinelli. Con l’andare dei minuti pero’ Dallas, pur senza fare cose eccezionali, prende in mano le redini del match. Ian Mahinmi e Jason Terry spingono i padroni di casa al vantaggio in doppia cifra, gli Hornets provano a rispondere e riescono a restare in scia. Vince Carter nel finale di primo tempo produce la giocata del match sgusciando via a Beli e andando a schiacciare come ai bei tempi, facendo esplodere l’American Airlines Center. Nella ripresa la musica non cambia. New Orleans fatica troppo a trovare il canestro e ai padroni di casa basta fare il minimo sindacale per conservare un solido vantaggio. Il 9-2 con il quale gli Hornets chiudono il terzo quarto e’ incoraggiante ma serve a poco. A meta’ dell’ultima frazione, infatti, Jason Terry trova la tripla del +15 che fa partire i titoli di coda e condanna New Orleans alla sua sesta sconfitta consecutiva.

Dallas: Mahinmi, Carter 13. Rimbalzi: Mahinmi 7. Assist: Terry, West, Nowitzki 4.
New Orleans: BELINELLI 3 (1/4) con un rimbalzo, un assist e due recuperi in 17’. Aminu 15 (2/4, 2/4). Rimbalzi: Aminu 12. Assist: Jack 5.

Bargnani in azione contro Phila. Ap

Philadelphia-Toronto 97-62
Dopo la brutta sconfitta casalinga con i Nets, Toronto replica a Philadelphia disputando una prova deludente sotto tutti i punti di vista. La compagine canadese si squaglia appena i 76ers, nel terzo quarto, provano ad accelerare e va in confusione, perdendo il bandolo della matassa. Si salva il solo Andrea Bargnani che brilla nel grigiore generale mettendo a referto 21 punti e 11 rimbalzi. Una magra consolazione pero’ per una squadra che a Philadelphia tira con un brutto  32% dal campo e con un disastroso 1/12 dalla lunga distanza. Toronto si affida subito ad Andrea Bargnani che produce due canestri nei primi minuti di gioco e si fa anche sentire sotto i tabelloni. Philadelphia mette la freccia ma l’azzurro con una tripla riprende i padroni di casa nel finale della frazione. Il match senta a decollare, i 76ers tentano di piazzare lo sprint a meta’ del secondo quarto ma il canestro dal perimetro del Mago tiene in scia la compagine canadese. Un primo tempo sicuramente poco memorabile comunque si chiude con la squadra di casa avanti 41-34. A inizio ripresa Toronto torna sotto e l’atteggiamento di Philadelphia fa infuriare Doug Collins che chiama subito un timeout. Mossa azzeccata quella del tecnico dei 76ers visto che la sua squadra si trasforma, approfitta dell’autolesionismo offensivo dei Raptors e prende definitivamente il controllo della gara piazzando un parziale da ko di 30-8. Sotto di 25 punti Toronto alza bandiera bianca e i titoli di coda partono già nei primi minuti dell’ultimo quarto. Davvero deludente il secondo tempo della truppa di Dwane Casey che mette a referto la miseria di 28 punti ed esce dal match appena Philadelphia schiaccia sull’acceleratore.

Philadelphia: Iguodala, Holiday 14. Rimbalzi: Iguodala 10. Assist: Holiday 6.
Toronto: BARGNANI 21 (7/15, 1/4), con 11 rimbalz, un assist e un recupero in  32’. Johnson 12 (6/11). Rimbalzi: Johnson 14. Assist: Calderon 7.