Andrea Bargnani supera in palleggio Tyson Chandler. Ap

Andrea e Danilo sono grandi protagonisti nelle vittorie dei Raptors (a New York) e Nuggets (in casa su Milwaukee): il Mago produce le giocate decisive nel finale, così come il Gallo che chiude anche in doppia-doppia. Belinelli tira molto male (2/9), per i Jazz decide Devin Harris nel finale.

New York Knicks-Toronto Raptors 85-90
Il Madison Square Garden porta bene ad Andrea Bargnani, che vi aveva stabilito il suo record in carriera di 41 punti l’8 dicembre 2010, e stanotte invece si prende una vittoria importantissima, dopo due sconfitte molto dure da incassare come quelle contro Dallas e Orlando. Seconda partita in due giorni per i Raptors (2-3), sempre senza Bayless, ma i Knicks in modalità "playoff 2011", cioé totalmente nelle mani di Anthony essendo privi di Amar'e Stoudemire, Iman Shumpert e Jared Jeffries oltre a Baron Davis, rappresentavano un'occasione irripetibile per i canadesi. Per i padroni di casa (2-3) a prendersi cura di Andrea c'è Josh Harrelson, il rookie da Kentucky reduce da una doppia-doppia (14 punti e 12 rimbalzi) nella sua prima partita in quintetto al posto di "Stat", in casa dei Sacramento Kings. Vivrà una partita molto meno felice. I Raptors scappano via nel secondo quarto, che riescono a chiudere con un parziale di 21-9 negli ultimi 8’ per arrivare a metà partita sul 51-34 con Bargnani già a quota 12 punti con 5/5 al tiro e 3 rimbalzi e DeRozan con 16 punti all’attivo. Come contro Orlando nella serata precedente, i giocatori di coach Casey sembravano avere in mano la situazione, ma hanno dovuto fare i conti con i loro limiti (cattive scelte di tiro, un pò di stanchezza e non il necessario supporto da alcuni panchinari) e pure con Carmelo Anthony, che pur tirando male (8/23 dopo 36’) tocca quota 22 nel terzo periodo, con i Raptors ancora avanti 67-58. A quel punto della gara, a tenere vivi i Knicks ci pensano pure Toney Douglas e Tyson Chandler, che entrano nell’ultimo quarto rispettivamente con 19 e 10 punti. C’è soprattutto Melo, però. L’ala newyorkese segna 9 punti consecutivi, compresa la tripla del -3 a 5’49 dalla fine (74-77), e si va verso un finale punto a punto (dove è importantissimo anche Rasual Butler). Bargnani è protagonista in tanti modi diversi: a 5'03, isolato contro Chandler e con Anthony pronto per il raddoppio, il Mago inganna l'ex centro dei Mavs con la finta e si guadagna i tiri liberi del +5 (80-75), poi serve DeRozan che si prende gioco di Fields spalle a canestro (82-76) e, infine, chiude sulla penetrazione dello stesso Fields, dimostrando al suo allenatore la volontà di essere prezioso anche nella sua metà campo ("Andrea ci sta dando moltissimo sia in attacco che in difesa, segnando, aiutando, contestando i tiri", dirà poi Casey alla stampa). Non riesce a scoraggiare Douglas, però, che con la sua tripla riporta New York a un solo tiro di distanza (81-84 a 1’34 dalla sirena), e mentre Harrelson rende la vita difficile a Calderon (buona idea difensiva dei Knicks, con lui a disturbare il palleggio del playmaker spagnolo e impedire le ricezioni a Bargnani e DeRozan) Anthony si scatena con il layup per il -1 a 64" dalla fine (83-84). L’ultimo minuto, però, è di Bargnani: prima blocca per Calderon e quindi riceve per il tiro del nuovo +3, poi risponde alla schiacciata di Chandler prendendo lui, stavolta, il blocco da Calderon. Fields accetta il cambio difensivo e commette fallo, Andrea fa 2/2 con 17.7 da giocare. Dopo il time-out Carmelo Anthony tenta la tripla del pareggio, ma non va. L’ex scafatese Carter, entrato per il possesso difensivo, conquista il rimbalzo e converte i tiri liberi che significano vittoria.

New York: Anthony 35 (9/22, 4/9, 5/8 tl), Douglas 22, Chandler 11. Rimbalzi: Anthony 11. Assist: Fields 5.
Toronto: BARGNANI 21 (7/11, 0/2, 7/8 tl), 5 rimbalzi, 1 assist, 3 perse, 3 falli. DeRozan 21 (5/11, 2/2, 5/6 tl), Butler 13, Barbosa 10. Rimbalzi: Butler e Magloire 10. Assist: Calderon 12.

Duello fra Marco Bellinelli, destra, e Alec Burks. Ap

Utah Jazz-New Orleans Hornets 94-90
Gli Hornets (2-3) buttano via una buonissima occasione alla EnergySolutions Arena di Salt Lake City, e purtroppo con un pesante errore di Belinelli nel momento decisivo della partita. Il Beli (che sta in campo tantissimo a dispetto della brutta serata al tiro, confermando la fiducia che ha in lui coach Williams specie in difesa) spreca quello che poteva essere il possesso del pareggio nel finale, sul 91-88 a 16" dalla fine, finendo dritto contro l’aiuto di Josh Howard e commettendo un fallo offensivo che, a conti fatti, chiude la partita (perché poi Devin Harris fa il suo dovere dalla lunetta). New Orleans è sempre senza Gordon, e Marco è confermatissimo in quintetto insieme a Jarrett Jack, che sarà l’assoluto protagonista per i suoi. Gli ospiti iniziano bene, toccando anche il +7 a 1’26 dalla fine del primo quarto con un 2+1 di Aminu (22-15), con Smith già autore di 8 punti in appena 7’. Belinelli segna per la prima volta quando di minuti ne mancano 6’49 all’intervallo: buona circolazione, assist di Jack e tripla dell’azzurro, che fa +6 Hornets (34-28), ma Utah (2-3) reagisce proprio qui. La freschezza di Favors e Kanter si fa sentire sotto canestro, Harris e Jefferson fungono da braccio armato e i Jazz sono avanti 50-47 a metà partita. Ancora Jefferson, poi, si scatena nel terzo periodo, toccando i 22 punti a 5’11 dall’ultima pausa (62-62) ma è ancora Jarrett Jack a fare la voce grossa: dopo aver raggiunto l’intervallo con 10 punti e 6 assist, produce un 9-0 (con 7 punti suoi e l’assist per Jason Smith) per ridare agli ospiti due possessi di vantaggio (72-66 con 1’12 nel quarto). Poi il punto a punto finale : Harris confeziona il +5 dei Jazz con la tripla e l’assist per la schacciata di Millsap (91-86 a 55.6 dalla fine), poi – dopo il fallo in attacco di Belinelli già descritto – mette al sicuro la vittoria dei suoi con un 3/4 dalla lunetta.

Utah: Jefferson 22 (11/18, 0/1 tl), Harris 19, Howard 13, Miles 11. Rimbalzi: Jefferson e Millsap 6. Assist: Watson 7.
New Orleans: BELINELLI 6 punti (0/5 da due, 2/4 da tre), 4 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 3 perse, 1 fallo. Jack 27 (10/14, 1/3, 4/4 tl), Smith 16, Kaman 14, Aminu 11. Rimbalzi: Smith 8. Assist: Jack 11.

Larry Sanders contrasta duramente Danilo Gallinari. Ap

Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 91-86
Dopo i 20 punti e la vittoria sui Lakers, per Danilo Gallinari e la sua Denver (4-2) una nuova soddisfazione in casa, dove i Nuggets sono ancora imbattuti dopo tre esibizioni. Ci vuole un ultimo quarto in rimonta, in una partita che non ha brillato per spettacolarità. La squadra di coach Karl fa fatica a sviluppare i giochi su metà campo, ne fa molta meno Milwaukee (2-2, priva di Dunleavy e con l’esordio stagionale di Mbah a Moute) nel primo quarto, dove riesce a toccare anche il +9 con Gooden dopo 11’ ma soprattutto non perde nemmeno un pallone, chiudendo avanti 30-24. Non durerà. Partito con Mozgov e Koufos come lunghi, il coach dei Nuggets (senza Nene) darà molto spazio a quintetti atipici, accettandone i vantaggi e sopportandone i lati negativi (cioé le forzature di Al Harrington). Gallinari va spessissimo in lunetta, a metà partita ha 13 punti ma solo con 3/5 dal campo e 6/8 ai liberi, ed è lui a siglare il pari a 48 con un tap-in sulla sirena. I Bucks nel secondo quarto accumulano 7 palle perse, concedendo finalmente qualche punto in campo aperto ai padroni di casa (secondi nella NBA per punti in contropiede con 24 di media, e saranno 24 anche a fine partita). Anche nel terzo quarto Danilo si mette in luce, in una gara equilibratissima, giocando in particolare un minuto d’autore : prima i tiri liberi, conquistati in contropiede, per il sorpasso (62-61 a 5’47 dall’ultima pausa), poi l’assist per Harrington e quindi l’eccellente difesa su Jennings, costretto all’infrazione di passi. I Bucks, però, con la tripla di Delfino chiudono a +6 la terza frazione (68-74).
Nell’ultimo periodo George Karl gioca tanti minuti con Gallinari e Harrington da finti lunghi, lasciando a sedere soprattutto un positivo Koufos (8 punti, 6 rimbalzi ed energia in 19’) per tutti gli ultimi 12’. Danilo segna 4 punti consecutivi per il nuovo sorpasso (82-81 a 5’06 dalla fine), Harrington ne segna altrettanti chiudendo con due schiacciate un contropiede e poi il taglio in area, servito dall’assist di Fernandez (86-81 con 4’02 da giocare). Nei minuti finali non segna più nessuno : Jackson riporta i Bucks a -1 con 1’55 sul cronometro (87-86), ma poi parte una gara di errori da una parte e dall’altra. Alla fine la interrompe Denver, con Lawson in contropiede lanciato da Danilo (89-86 a 10.9 dalla sirena), e lo stesso Gallinari conquista il decimo rimbalzo sulla tripla sbagliata da Jennings per poi chiudere con i tiri liberi del +5 finale.

Denver: GALLINARI 21 punti (4/7, 1/5, 10/12 tl), 10 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata, 4 perse, 2 falli. Harrington 17 (6/7, 1/5, 2/3 tl), Lawson 16, Brewer 10. Rimbalzi: Harrington 8. Assist: Lawson 6.
Milwaukee: Jackson 17 (6/13, 1/5, 2/2 tl), Delfino 14, Bogut e Jennings 12. Rimbalzi: Delfino 9. Assist: Jackson, Bogut e Udrih 4.