Dopo i successi di Biella e Cremona negli anticipi, si è completato il quadro della 30ª giornata. Teramo ha riposato.

Sidigas Avellino-EA7 Milano 77-90
dal nostro inviato Mario Canfora
Non perde colpi, Milano. Centra ad Avellino la quarta vittoria di fila restando così sempre nel lotto delle squadre che puntano a chiudere la stagione regolare al secondo posto. L’inizio, per Avellino, è tragico: dopo il canestro iniziale di Gaddefors, Milano piazza il 10-0 con 8 punti di Hairston che lo stesso Gaddefors non riesce a tenere. Sembrerebbe un pomeriggio di assoluta tranquillità per la squadra di Scariolo, che invece soffre la maggiore vitalità offensiva della Sidigas. Lo scatenato Green (3/3 da tre) e Gaddefors acciuffano il 23-23 sulla sirena della prima frazione, grazie proprio a una tripla del piccolo play statunitense. Secondo quarto con Avellino subito avanti grazie a un antisportivo fischiato a Filloy (29-25), ma qui la maggior prestanza fisica di Milano, unita alla panchina chilometrica (bene Radosevic), fanno la differenza. Una tripla di Fotsis al 19’ porta il +11 Milano (37-48), si va al riposo con 50 punti tondi messi a segno dall’EA7 contro i 42 degli avversari. Rientro dagli spogliatoi con Milano che trova subito il -14 col solito Hairston (46-60): ma la Sidigas non sbraca, cerca di restare sempre sotto i 10 punti di scarto. Vince 17-16 la frazione, al 33’ poi si porta sul -5 (67-72) con una tripla di Slay. Ma subito dopo una tripla di Giachetti vale il +8 e scaccia i fantasmi. Può bastare, visto che nei restanti minuti non ci sono colpi di scena, se non un tecnico a Fotsis che non crea problemi a Milano. Mvp Hairston, 27 punti in 33’ con 10/16 dal campo, mentre nella Sidigas ci sono 8 assist di Green e 31 di valutazione di Gaddefors.
Avellino: Gaddefors 19, Johnson 16, Green 15
Milano: Hairston 27, Fotsis 17, Bourousis 10

Pietro Aradori, 23 anni, contro Treviso ha eguagliato il suo massimo stagionale. Ciam/Cast

Montepaschi Siena-Benetton Treviso 90-67
La Montepaschi ipoteca il primato a fine regular season, con tre sconfitte di divario dalle più immediate inseguitrici. La terza vittoria di fila dei campioni d'Italia, sesta nelle ultime sette partite, arriva schiantando sulla distanza la Benetton, che era rimasta in partita fino a metà secondo quarto. Poi il gap tecnico e numerico ha scavato il solco quando le percentuali da tre ospiti sono tornate alla normalità. Nell'elastico del primo tempo è Siena ad allungare e Treviso a ricucire: toscani avanti 10-2 al 4' poi ripresi sul 12-11, d nuovo 21-13 all'8' e riacciuffati sul 33-32 al 13'. La Montepaschi trova da Aradori un inizio aggressivo da 15 punti nel primo tempo con due triple e cinque falli subiti, al suo fianco anche Andersen prima conquista viaggi in lunetta poi trova il canestro con continuità e anche Moss dalla panchina pare, almeno in attacco, affatto a mezzo servizio con 11 punti (e due triple). La Benetton riesce a restare in partita dapprima attaccando Andersen con l'ex compagno Goree, poi sfidando la 3-2 senese con una serie di tiri dalla lunga distanza, premiata dalla percentuale: dei primi 21 tiri ospiti, 13 sono da tre punti, e 8 vanno a segno. In partita fino al 36-35 al 14', Treviso perde contatto quando l'11/14 da due concesso a Siena nel primo tempo per poca consistenza difensiva diventa non più sostenibile, variato dalla Montepaschi con triple e viaggi in lunetta per toccare il 50-39 al 18'. Dall'altra parte invece tornano sulla terra le percentuale dei veneti, che con l'1/7 da tre nel terzo quarto offrono il fianco per la fuga senese sul 66-49 al 23'30'', che complici i problemi di falli dei lunghi ospiti tocca il 74-56 a inizio quarto periodo. Finita la benzina, Treviso deve imarcare un nuovo 10-0 nel cuore dell'ultimo quarto, quando anche Zisis e McCalebb vanno in doppia cifra, dando alla Montepaschi al 35' l'84-59 della staffa. (Giuseppe Nigro)
Siena: Aradori 19, Andersen 16, Moss 13, McCalebb 13
Treviso: Viggiano 17, Moldoveanu 12, Goree 10

Daniel Hackett festeggia la vittoria di Pesaro su Sassari. Ciam/Cast

Scavolini Pesaro-Banco di Sardegna Sassari 89-81
La Scavolini coglie la sesta vittoria negli ultimi sette incontri e batte una diretta concorrente nella lotta ai primissimi posti. I biancorossi ribaltano inoltre la differenza canestri dell’andata in un match guidato dall’inizio alla fine. Sempre assente Cusin sul fronte locale, Sassari è senza Hosley (caviglia) e con Devecchi (polpaccio) in panchina ma inutilizzato per precauzione. Il primo quarto è a ritmi alti: Pesaro va avanti di 5 (15-10) al 7’, Jones da una parte e Drake Diener dall’altra sono gli incubi costanti della difesa. La Scavolini guida sempre: 26-20 al 13’, 33-23 al 16’, 35-34 con i cugini Diener che esaltano Sassari e la mantengono in scia. L’ispiratissimo ex di turno White sigla il nuovo +10 (48-38) al 23’, ma Sassari reagisce immediatamente, cattura una lunga serie di rimbalzi offensivi e piazza un break di 9-0 (48-47). Drake Diener è mezza squadra ma i sardi sono duri a morire: al 31’ sono in parità (64-64). White e Flamini tentano l’allungo (74-69) al 34’, la Dinamo continua ad utilizzare in abbondanza il tiro da tre. Sassari inizia a pagare la stanchezza, è 81-71 a 3’ dal termine, quando Sacchetti ordina la zone press e la squadra recupera subito due palloni. Si accende però la spia rossa, la Dinamo è corta e non ne ha più. Ricky Hickman è super nella ripresa (14 punti), Sassari è encomiabile, Drake Diener arriva a quota 30 punti ma Pesaro è più solida. Domani è una giornata campale per la Vuelle: l’azienda Teamsystem darà la sua risposta definitiva in merito alla sua sponsorizzazione per l’anno prossimo, al posto di Siviglia. (Camilla Cataldo)
Pesaro: White 24, Jones 21, Hickman 17
Sassari: D. Diener 30, T. Diener 17, Easley 13

Venezia matematicamente ai playoff. Ciam/Cast

Umana Venezia-Acea Roma 83-69
L’Umana vola ai playoff annientando Roma, l’Acea crolla nel secondo quarto, quando sembrava aver ripreso in mano il match. Young superbo, taglia il traguardo dei 1000 punti in Serie A. Mazzon ritrova Clark in cabina di regia, ma perde per infortunio Bryan sotto canestro, assenza pesante considerando l’atletismo di Varnado. Ritmi elevati in avvio (8-9 al 4’), Young è immarcabile per Tucker, il capitano spinge l’Umana, Clark finalizza (19-14 al 7’). Roma cerca soluzioni sotto canestro, Datome ricuce lo strappo (27-22). Secondo quarto diviso a metà: all’inizio la Reyer domina, costruisce in difesa un poderoso allungo (39-26) chiuso con le triple di Clark e Young. Roma sembra all’angolo, ma scatta l’orgoglio degli uomini di maggior classe di Calvani, Datome e Tucker, che scombussolano i piani di Mazzon, riportando l’Acea in linea di galleggiamento (42-41) prima della seconda sirena. I sogni di blitz di Roma si infrangono nel terzo periodo: Calvani paga a duro prezzo il quarto fallo di Varnado sul -4 (47-51), inizia il volo dell’Umana, sospinta sempre da Young e dal devastante Clark. Venezia inizia il volo verso i playoff, senza il suo centro, l’Acea si sgretola (63-49), Maestranzi e Gordic vagano sul parquet, i granata salgono a +19 (70-51) alla terza sirena. Gara in archivio, l’Acea è paralizzata, l’Umana infierisce (74-51), non c’è più partita, solo Datome. (Michele Contessa)
Venezia: Young 23, Clark 20, Bowers 13
Roma: Datome 22, Tucker 16, Varnado 13

Angelo Gigli, 28 anni, festeggia il 13° successo interno di Bologna. Ciam/Cast

Canadian Solar Bologna-Otto Caserta 84-66
di Andrea Tosi
Nella ripresa la Virtus mette le mani su una partita schizofrenica tra due squadre ormai ai minini termini per la pochezza delle rispettive rotazioni. Il tredicesimo successo interno (su 14 gare casalinghe) di Bologna matura nel terzo periodo con parziale di 11-0 che alimenta il 25-10 del tempo mentre Caserta si sgonfia sbagliando tutto. In avvio la V nera parte forte, con un 11-2 che costringe Sacripanti a chiamare subito timeout. Il vantaggio interno nel primo quarto è gestito da Poeta e Koponen senza problemi, mentre Caserta sbaglia molto in area e i suoi statunitensi faticano a scaldarsi. Smith, reduce da un infortunio, esce presto di scena per due falli. Bologna però non riesce a decollare, perché quando salgono i rincalzi la squadra spancia malamente. Così in avvio di secondo quarto la Otto, piazzando un 12-0, può sorpassare con i voli di Righetti sul 25-29. Il ritorno dei titolari virtussini, con Sanikidze di nuovo ad alta quota, riordina il gioco di Bologna, che torna avanti col +3 (39-36) della pausa. Dopo l’intervallo Koponen e Sanikidze dominano a piacimento, Bologna manda tutto il primo quintetto in doppia cifra toccando il massimo vantaggio sul 79-59 al 37’.
Bologna: Koponen 21, Sanikidze 15, Gigli 13
Caserta: Doornekamp 13, Smith 12, Righetti 10

Greg Brunner, 28 anni, 10,6 punti di media a stagione. Ciam/Cast

Bennet Cantù-Cimberio Varese 76-66
Va alla Bennet, esattamente come nella gara di andata, un derby non bellissimo esteticamente ma molto intenso. Tanto intenso che per almeno 20' gli uomini di Recalcati, così come invocato dal coach biancorosso nel pre partita, sono stati bravi nel mandare fuori giri l'attacco di casa. Spuntata offensivamente dall'arco (2/7 all'intervallo), la Bennet ha spostato l'asse offensivo in area sfruttando appieno la serata di vena di Brunner (22 di valutazione, il migliore). Una mossa che ha mandato fuori giri la difesa varesina, incapace di contenere i movimenti in post-basso di Perkins (10 punti e 7 rimbalzi) e le sempre puntuali scorribande a centro area di Mazzarino. “La costante di questa gara - puntualizzerà a fine gara coach Recalcati - è stata quella di subire oltremisura a rimbalzo (37-23 il computo totale, 13-7 quello offensivo, n.d.a.)”. Questo sino all'intervallo. Perchè dopo il riposo lungo la Bennet esce meglio dagli spogliatoi, inanellando una serie di canestri pesanti che in meno di 5' sposta l'inerzia della gara verso la squadra di casa. E' la fine per le possibilità di successo varesine, perchè nell'ultimo quarto la Bennet, in assoluto controllo sulla gara, non si farà più riavvicinare dall'avversaria. “Abbiamo raggiunto l'obiettivo - è il commento di Trinchieri a fine gara - nonostante la nostra situazione sia di totale emergenza”. (Pietro Terraneo)
Cantù: Brunner 18, Leunen 17, Mazzarino 12
Varese: Fajardo 14, Weeden 12, Diawara 11