Achille Polonara, 20 anni. Ciam/Cast

Per la festa di Roma i preparativi li avevano sbrigati Varese, battuta in casa da Pesaro, e Avellino sconfitta da Caserta nel derby campano. Ma la Virtus ha fatto male i conti. Rovinando la rincorsa playoff con la sconfitta in casa numero 7 della stagione. Rimediata dalla Tercas (85-93) brava a restare attaccata ad una partita che l’Acea aveva dato l’impressione di poter controllare, fino all’ultimo quarto, quando Teramo, trovato il primo vantaggio della serata con Fultz, archivia i conti con Polonara e Dee Brown, autori di 20 punti ciascuno.

parte meglio roma — Nella sfida del corri e tira, Teramo accusa subito il colpo. Con Varnado (5 punti, 4 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata in 8') a spadroneggiare nel pitturato da una parte all’altra del campo, l’inizio per la Tercas si mette decisamente male. Mentre la Virtus passeggia agevolmente fino all’11-2 del massimo vantaggio in appena 4', costringendo coach Ramagli al timeout d’obbligo per spezzare il ritmo dell’Acea e riorganizzare le idee. La risposta della Tercas arriva dal perimetro con le triple in sequenza di Amoroso, Borisov e Fultz. Lo stesso perimetro dal quale Roma rimette a posto le cose con Datome e Tucker, mandando i titoli di coda sul primo quarto (21-15). Passivo che Teramo ricuce in avvio di seconda frazione con un break di 5-0 (per il 21-20) che trasforma la partita in un punto a punto, che la Virtus controlla impedendo il sorpasso alla Tercas per poi tornare ad allungare con l'immarcabile Tucker (13 punti in 10', 18 all’intervallo, 30 alla fine) fino al doppio +10 (40-30 e 44-34) del nuovo massimo vantaggio. Ma è una partita vera, che Teramo non vuole mollare: le triple di Amoroso e Brandon Brown fissano sul 47-44 il punteggio all’intervallo. La questione prende decisamente una brutta piega per la Tercas quando a metà del terzo quarto, Ramagli è costretto a richiamare Brandon Brown in panchina per il quarto fallo. Datome, Gordic e Varnado riportano Roma sul +9 (63-54), poi Amoroso si carica gli ospiti sulle spalle alimentando la rimonta chiusa da Fultz sul 64 pari alla terza sirena. E Teramo prende in mano la partita, con un’escalation innescata dallo stesso Fultz (sua la tripla del sorpasso) in avvio di ultimo quarto, aiutata dal crollo della difesa della Virtus e accelerata dall’esplosione di Polonara, autore di 20 punti in 22’, compresa la tripla del massimo vantaggio Teramo (+9, 73-82) che chiude virtualmente la partita.
Roma: Tucker 30, Gordic 16, Datome 13
Teramo: Polonara 20, D. Brown 20, Amoroso 15