Dopo la vittoria di Pesaro a Varese nell'anticipo, prosegue oggi il programma della 29ª giornata, la 12ª del girone di ritorno. Biella riposa. Milano-Cantù è il posticipo delle 20.30, Roma-Teramo si gioca domani.

Jason Rich ha segnato 16 dei suoi 24 punti nel primo quarto. Ciam/Cast

Vanoli Cremona-Umana Venezia 89-80
La versione casalinga della Vanoli si conferma un piccolo rullo compressore, vincendo contro l’Umana Venezia la quinta gara consecutiva davanti al proprio pubblico: un ruolino di marcia che apre alla squadra di Caja le porte della salvezza, ora da conquistare solo matematicamente con un altro successo o con una sconfitta di Casale Monferrato. Sotto gli occhi dell’ex coach del Barcellona e della nazionale spagnola Aito Garcia Reneses, la Cremona da 84 punti di media nelle ultime 5 uscite parte forte trascinata da Jason Rich (16 punti nel 1° quarto). La guardia della Vanoli (che arriva al +11 sul 24-13, tirando 9/11 da due) colpisce la pigra zona dell'Umana, che senza il proprio faro Clark, è tenuta in piedi dalle triple di Szewczyk (3/3 nel primo quarto) e da Tamar Slay (27-20 al 10’). Proprio Slay, nel 2° periodo, giocando da secondo lungo sfrutta le proprie qualità perimetrali contro la coppia slovena Milic-Tusek, e sorregge Venezia, in difficoltà contro le triple di D’Ercole e Cinciarini (42-26 al 17’): in 3’ l’ex Avellino e Pistoia firma da solo un break di 10-2 che tiene l’Umana in partita (44-36 al 20’). Ma è un ritorno effimero, che non si concretizza perché alla ripresa Milic e Lighty spingono la Vanoli sino al +17 (57-40 al 25’), massimo vantaggio toccato più volte mentre Venezia, anche per il buon lavoro difensivo di Cremona, non riesce ad imporsi per la propria maggior fisicità negli esterni, e si deve così appoggiare sempre solo a Szewczyk per restare a galla (63-56 al 29’). Due triple di Tabu in un break di 10-0 ricacciano indietro per l’ultima volta Venezia, col -17 (73-56) mantenuto da un tap-in schiacciato di Milic che fa esplodere il PalaRadi, prima che ancora Szewczyk ricucia leggermente lo strappo. (Michele Talamazzi)
Cremona: Rich 24, Milic 17, Tabu 16
Venezia: Szecwzyk 27, Slay 25, Bowers 10

Siena a Casale ha ritrovato il successo. Ciam/Cast

Novipiù Casale Monferrato-Montepaschi Siena 76-82
Siena domina il primo tempo, ma non chiude i conti e rischia la beffa nel finale. Casale ha il merito di crederci e riapre la gara portandosi fino a -4 a 2’ dalla sirena. Andersen e l’esperienza della Montepaschi rimettono le cose a posto nei possessi finali. Siena passa a Casale e riprende la corsa. Ma non era iniziata bene, perché i campioni alla prima azione perdono per infortunio Rakocevic. Entra Aradori, ma è Andersen a spingere il primo scatto della Montepaschi. 10-2 Siena che passeggia di fronte alla difesa assente di Casale. I padroni di casa provano a scuotersi con time out e zona in difesa, ma la Montepaschi resta padrona delle operazioni e al primo mini stop è avanti 16-24. Le cose non cambiano nel secondo periodo. McCalebb regala ai suoi la doppia cifra di vantaggio (33-43) al 9’. Moss con 6 punti in fila dilata il gap fino al +14 dell’intervallo lungo (35-49). Nella terza frazione Siena in controllo fino al +18 (45-63) con Aradori protagonista offensivo. Negli ultimi 2’ Casale pressa alto e dimezza lo svantaggio (54-63). Al 30’ punteggio sul 54-65. Pierich sigla il -8 (57-65) in avvio di ultima frazione. Casale riaccende le speranze e prova a crederci pressando a tutto campo. Shakur e Malaventura riducono il gap. Ancora Pierich segna la tripla del -4 (71-75). Il PalaFerraris si accende. Ma nei 2’ finale l’esperienza di Siena reindirizza la gara verso gli ospiti. (Maurizio Neri)
Casale: Pierich 17, Janning 13, Malaventura 12
Siena : Lavrinovic 16, Aradori 14, Carraretto 14

Prima vittoria interna dopo 3 mesi per Caserta. Ciam/Cast

Otto Caserta-Sidigas Avellino 76-67
Il derby campano se lo aggiudica la Otto Caserta, che torna a vincere dopo tre mesi di digiuno casalingo (ultima vittoria al Palamaggiò lo scorso 11 gennaio contro Biella), e conquista matematicamente la salvezza. Battuta d’arresto pesante per la Sidigas, che non riesce ad approfittare della sconfitta di Varese e rimane a due punti dalla zona playoff. Parte meglio la Scandone che al 6’ è già sul +10 (5-15) con Green e Johnson. Poi la reazione casertana dopo il time out: break di 10-0 e partita di nuovo in parità (15-15). Righetti segna il primo vantaggio casertano (18-17) al 12’. Slay è beccato dal pubblico e prima sbaglia un facile appoggio, poi perde due palloni che generano due contropiedi. Al 17’ (32-31) la prima svolta: fallo tecnico a Golemac e la Otto ne approfitta appieno allungando fino al 40-31 al 19’. Al rientro dopo l’intervallo la risposta della Sidigas, che in un amen piazza un break di 0-13 che riporta gli ospiti sul 40-46. Caserta torna a segnare al 25’ con Smith, ma è al 30’ che arriva la spallata decisiva, col gioco da quattro punti di Righetti (56-50) prima, e la tripla di Doornekamp poi (61-52). Vitucci prova a restare in gara col timeout al 34’, ma due minuti più tardi la tripla di Collins (72-60) spegne definitivamente le speranze avellinesi. (Giuseppe Bernardo)
Caserta: Smith 24, Righetti 13, Doornekamp 11
Avellino: Johnson 16, Golemac 16, Green 15

Jeff Viggiano tra i protagonisti della vittoria di Treviso. Ciam/Cast

Benetton Treviso- Canadian Solar Bologna 63-59
La Benetton si complica la vita, ma alla fine riesce a battere la Canadian Solar mantenendo vive le speranze nei playoff. Treviso, avanti per 40’, spesso anche di 10 punti, non riesce a chiudere il match e permette il rientro bolognese nel finale. Decisivi i liberi di Viggiano (13 punti) e Bulleri. Parte forte la Benetton (6-0), che difende aggressivo e costringe la Virtus a forzare le conclusioni. La reazione di Poeta non basta a svegliare i compagni: c’è troppa confusione negli attacchi bolognesi. Il basket di Treviso invece è molto più fluida e paziente: l’uomo libero per il tiro c’è sempre, e il +8 del primo quarto premia i veneti (20-12). Il secondo parziale è altra cosa: l’attacco di Treviso si inceppa, ma la Virtus non ne approfitta. Praticamente non si segna: gioco fisico e tanti contatti, con gli arbitri che lasciano fare, stile playoff. Treviso gioca meglio, anche se a sprazzi, ma Finelli ha un grande Koponen: 11 punti per il finnico e gara ancora aperta per i suoi (28-23 al 20’). Si rientra e Viggiano piazza subito un prepotente 4-0. Bologna risponde con una schiacciata di Sanikidze e sembra riassestarsi, ma Treviso va ancora via. Un appoggio di Goree e un libero di Cuccarolo valgono il +10 (40-30), ma sono i volti a dire che c’è una sola squadra che ci crede. La Benetton però non scava un ampio divario, e Bologna grazie a Vitali e Sanikidze riesce a chiudere il terzo quarto riducendo i danni (47-38). Ora ogni azione vale oro, gli attacchi si addormentano. Mekel mette la tripla del 56-46, Poeta gli risponde dall’altra parte. La schiacciata di Sanikidze è il –5. Mancano poco più di 3 minuti: segna Bulleri, ma anche Vitali da tre (58-54). Treviso spreca due attacchi e manda Koponen in lunetta: 1/2 e Bologna a -3. Ultimo minuto: Bulleri sbaglia il tiro, ma Ortner cattura il rimbalzo. Becirovic fa 1/2 dalla lunetta, Poeta 2/2 (59-57). Mancano 11": Viggiano fa 2 /2. Poeta segna da sotto. Bulleri chiude con 2/2 e Treviso esulta. (Alberto Mariutto)
Treviso: Viggiano 13, Mekel 12, Ortner 11
Bologna: Koponen 12, Vitali 11, Sanikidze 10

La festa di Sassari, terza forza del campionato con Pesaro. Ciam/Cast

Banco di Sardegna Sassari-Fabi Montegranaro 79-77
È un canestro di Travis Diener a 85 centesimi dalla sirena finale a spezzare l’incantesimo di una gara tesa e combattuta dal primo all’ultimo secondo: Montegranro cade al PalaSerradimigni e la Dinamo vola sempre più in alto. Zoroski c’è ma parte dalla panchina, May si conferma subito brutto cliente, mette tre canestri ed è 0-6 Sutor. Reazione Dinamo, sulla tripla di Hosley è 7-9 ma Sassari è distratta. Ivanov punisce due volte e sul 7-15 è timeout biancoblu. Drake Diener batte May in mismatch ma i lunghi gialloblu in attacco sono devastanti. Poi è pioggia di triple e alla prima sirena gli ospiti sono avanti 25-27. Travis Diener regala al Banco il primo vantaggio di una gara complessa e difficile da decifrare, con Montegranaro che rallenta il ritmo ma poicon un break da 6-0 scatta avanti 31-35. Risposta da 9-0 Banco (40-35), il match è vera battaglia. Nello spogliatoio si torna sul 48-44. La Sutor resta in scia ma quando Sassari riesce a correre resistere è dura. Karl è killer dalla lunga, la rubata e fuga di Di Bella scrive 58-55 sul tabellone e manda Sassari al minuto. Sul 67-59 resta l’ultimo quarto da giocare. Plisnic è chirurgico ma ancora una volta la Sutor non molla e rialza prepotentemente la testa. A 5’ dalla fine è 71-68. Artiglieria pesante per Valli, difese asfissianti, ogni palla è un macigno. Di Bella segna il 75-74, TD12 per il +3, errore Sutor e timeout Valli a 1’26” dalla fine. A 53” Zoroski mette la tripla del 77 pari, Drake sbaglia dai 6.75, sbaglia anche McNeal ma non Travis Diener che a 85” dalla fine piazza il canestro del 79-77. (Giovanni Dessole)
Sassari: Hosley 17 , T. Diener 16, Plisnic 14
Montegranaro: May 18, Karl 15, McNeal 13

Alessandro Gentile protagonista del successi di Milano. Ciam/Cast

EA7 MIlano-Bennet Cantù 72-64
Battendo Cantù al termine di una gara controllata dal secondo quarto in poi, Milano dimostra sul campo che non ci sta a recitare il ruolo del terzo incomodo nella corsa allo scudetto, dopo che giovedì la Bennet aveva battuto Siena agganciandola provvisoriamente in vetta. Trascinata da Gentile, Bourousis e in generale dall'impatto della propria maggiore profondità, con questo successo l'EA7 appaia Pesaro e Sassari al terzo posto a -2 dai brianzoli secondi. Delle squadre al vertice, Milano oggi è la più in forma. Pur non ribaltando il -25 dell'andata, l'Olimpia ha da giocare una gara in più rispetto a Cantù, che affronterà il rush finale senza Micov e Shermadini (oltre a Scekic). Assenze che stavolta la Bennet non è riuscita a mascherare, tradita da chi (Perkins da 1/11, Brunner, l'infortunato Leunen, in parte Basile) aveva firmato il successo con Siena, e con ancora nelle gambe l'acido lattico di quei 45' di battaglie. Senza un creatore con la palla in mano come Bremer, Milano era partita impantanandosi nell'appoggiare palla a Bourousis e Hairston nell'area chiusissima della Bennet: l'EA7 ha 6 perse e 10 tiri sbagliati su 11 quando dopo 8' Cantù tocca il 2-9 con Marconato, bravo ad approfittare degli spazi concessi. Ma il 3/10 con cui anche i brianzoli partono impedisce agli ospiti di prendere un vero vantaggio, così al primo giro di rotazioni arriva la svolta della partita. La fresca verticalità di Radosevic mette in difficoltà Brunner e raddoppia quando al suo fianco c'è anche Melli, poi la vitalità di Gentile moltiplica l'impatto della gioventù milanese, e attaccando il canestro in palleggio arriva la svolta: sulle gambe dopo le fatiche del supplementare di giovedì e retta solo sulle invenzioni di Markoishvili, Cantù imbarca un 12-2 in 3', che con Giachetti da 12 punti (con tre triple) nel secondo quarto diventa 29-9 fino al 31-18 al 17'. Il crescendo milanese continua al ritorno dagli spogliatoi col 10-2 firmato da Gentile e Bourousis per volare al 26' sul 55-35,che pare mettere in discussione anche il +25 canturino dell'andata. Qui è Mazzarino, alla guida dell'assetto con quattro piccoli, non solo a scongiurare il peggio ma anche quasi a riaprire la partita col rientro 57-47 al 29' con un controbreak di 10-2. Lo rende però un fuoco di paglia il ritorno milanese a +17 in avvio di quarto periodo sulle spalle di Melli, e Cantù non rientrerà oltre il -13. (Giuseppe Nigro)
Milano: Gentile 18, Bourousis 17, Giachetti 14
Cantù: Markoishvili 20, Mazzarino 11, Brunner 8