Con i successi di Siena e Milano e la retrocessione di Casale Monferrato si chiude la regular season di serie A. Questo il tabellone dei playoff scudetto. Gara uno è in programma tra il 17 e il 18 maggio. Le serie si giocano con la formula che prevede 2 gare consecutive in casa della miglior classificata nella stagione, due consecutive in casa della peggiore classificata nella stagione regolare ed eventuale bella in casa della miglior classificata: Siena(1ª)-Varese (8ª), Sassari (4ª)-Bologna (5ª), Milano (2ª)-Venezia (7ª), Cantù (3ª)-Pesaro (6ª).

Siena festeggia la vittoria della regular season. Ciam/Cast

Montegranaro-Siena 57-113
E' poco più di un allenamento per la Montepaschi Siena (57-113 il finale) contro la Fabi Shoes Montegranaro. Coach Pianigiani ne approfitta per dare minuti a Maciulis e Kaukenas mentre dall'altra parte coach Valli deve fare i conti con l'infermeria piena (out Zoroski, May e Nicevic). Così trovano spazio i più giovani ma è chiaro che il confronto con i "primi della classe" a quel punto diventa ancora più impari. La resistenza della squadra di Valli dura appena cinque minuti, 7-11 sulla tripla di Mazzola (anch'egli non al meglio). Da quel momento in poi Siena prende il largo con forza. Sull'asse McCalebb-Lavrinovic i biancoverdi scappano 11-32. I tre quarti restanti sono quasi da accademia. Senia, al solito, non molla di un centimetro onorando al massimo l'impegno. Maciulis trova punti e ritmo nel terzo quarto (20 punti alla fine) dove emerge anche Thornton (micidiale dai6,75). Alla fine è comunque una festa. Nell'ultimo quarto è il pubblico di casa il vero protagonista. Non solo nel sostegno alla squadra nonostante il passivo. Applausi ai giocatori e a coach Valli, quindi un messaggio chiaro alla società: "La Sutor non deve sparire". Ma questa è un'altra partita. (Aaron Pettinari)

Montegranaro: Mazzola 17, Ivanov 16, Karl 10
Siena: Maciulis 20, Lavrinovic 16, Rakocevic, Aradori, McCalebb 14

Fotsis (Milano) schiaccia. Ciam/Cast

Milano-Biella 97-77
Il Forum si accende di entusiasmo quando, con Milano avanti di 19 punti al 35', arriva la notizia della vittoria di Bologna con Cantu'. L'Olimpia quindi è seconda e avra' il fattore campo a favore in caso di semifinale contro Cantu', al contrario dello scorso anno. Mentre Biella, dopo due salvezze consecutive all'ultima partita, va in vacanza senza ansie finali. Dopo due giorni di riposo, invece, la squadra di Sergio Scariolo da mercoledì sara' in ritiro ad Alzano Lombardo per preparare i playoff. Dopo una sequenza di nove attacchi di fila buttati via tra errori e palle perse (9 nel primo quarto), nella seconda parte del primo quarto Milano segna 5 triple e conclude un'azione da tre punti in 8 possessi. Biella, senza Soragna e Dragicevic da +3 si ritrova a -12 subendo un break di 18-3. Il primo parziale finisce 23-11 e l'Olimpia ha 6 su 6 da tre punti, 3 su 3 di Omar Cook. Nel secondo quarto, Milano mantiene il vantaggio con un quintetto formato da Giachetti, Filloy, Gentile, Melli e Radosevic, e subisce la rimonta con il ritorno di alcuni titolari e contro la zona di Biella (1 su 6 da tre dell'Olimpia) che con Chessa, Lagana' e Magarity torna in parita' al 18' (37-37). Al riposo è 42-37. Nel terzo quarto, Milano cerca Bourousis ma è con 8 punti di fila di Rocca, che sfrutta tre assist di fila di Cook e uno di Hairston, che raggiunge il margine (65-52 al 30') con il quale inizia la discesa verso il 97-77 finale. Applausi per l'amatissimo Rocca e per il giovane Alessandro Bonomi che segna una tripla. (dal nostro inviato Paolo Bartezzaghi)

Milano: Rocca 19, Giachetti 14, Melli 12
Biella: Coleman 20, Jurak e Pullen 14

Poeta attacca la difesa di Cantù. Ciam/Cast

Bologna-Cantù 66-65
La Virtus compie un’impresa rimontando 9 punti negli ultimi 4 minuti a Cantù, che perde partita e secondo posto con un finale sciagurato. Ma partiamo dall’inizio. Le Vu Nere si portano sul 17-11 ma i brianzoli piazzano un contro parziale ben più pesante di 17-4 chiudendo il primo quarto sul 19-20 per poi toccare il +7 nella seconda frazione (21-28). I padroni di casa reagiscono a loro volta e sfiorano il pareggio a quota 30, ma Douglas-Roberts non completa il gioco da 3 punti sbagliando uno dei 6 liberi consecutivi sprecati dalla Virtus. Cantù ringrazia e va all’intervallo lungo avanti di 5 sul 29-34 con un canestro da sotto di Marconato sulla sirena. A metà di una gara dal risultato basso pesano i 9 punti di Douglas-Roberts da una parte e di Mazzarino dall’altra. Una sola tripla per Bologna in 20 minuti contro le 4 della Bennet, ma con un pessimo 1/5 per Basile. Anche nel terzo periodo si segna con il contagocce fino al 25° minuto, ma dopo la bomba del 33-39 Basile ne infila altre due portando i suoi al massimo vantaggio di 10 punti (37-47). Ma dopo la nona tripla tentata dall’ex fortitudino, questa volta senza fortuna, Koponen e Douglas-Roberts fanno gol da oltre l’arco dei 6,75 riportando sotto la Virtus (45-49). Anche Leunen si sblocca dalla lunga distanza e Marconato chiude il terzo periodo con un cesto da sotto (45-54). L’ultimo quarto si apre con 5 punti filati di Poeta che riportano la Virtus a -4, svantaggio immutato a 5 minuti dal termine (56-60). Poi Marconato, un libero di Brunner e un rimbalzo d’attacco trasformato in canestro da Perkins a 3’50” dalla fine ridanno fiato a Cantù (56-65). Ma i bianconeri non sono mai morti e con un parziale di 10-0 chiuso da una tripla di Sanikidze mettono la freccia quando restano 24 secondi da giocare (66-65). Poi Perkins commette fallo in attacco a 4 secondi dalla sirena e Markoishvili recupera palla sulla rimessa ma sbaglia un tiro quasi impossibile e il secondo posto sfuma. Nel tabellino spicca la tredicesima doppia doppia di Sanikidze: per Air Georgia 11 punti e 12 rimbalzi, tutti difensivi. Per la Virtus 15/24 ai liberi, solo 2/4 per Cantù.

Bologna: Koponen 16, Douglas-Roberts 16, Poeta 11, Sanikidze 11
Cantù: Basile 12, Markoishvili 12, Marconato 10

Venezia-Avellino 90-95
La partita contava poco: Reyer certa del 7° posto, Avellino con la testa al futuro, sperando di sistemare le ormai storiche difficoltà economiche in vista della prossima stagione. Sul campo di Ferrara, con i veneziani senza un palazzetto costretti all'ennesimo pellegrinaggio, la voglia di riscatto e l'orgoglio ha fatto vincere i campani allenati dal veneziano doc Frank Vitucci. Avellino è stata trascinata da un super Green (6/10 nelle bombe e dieci assist), da un monumentale Johnson (cinque stoppate) e da un Ron Slay che ha stravinto la sfida con l'omonimo Tamar. A Venezia, ormai concentrata sulla sfida dei quarti playoff con Milano, quel che brucia non è però tanto la quarta sconfitta consecutiva, giunta al termine di un match inizialmente giocato badando soprattutto agli attacchi e poi vissuto su strappi e controstrappi (Avellino a più nove, 59-68, al 26', Venezia che rimonta e supera - 82-79 al 38' - ma subisce il colpo di reni campano). L'episodio che rischia di lasciare maggiori strascichi è la rottura tra la curva e il presidente Brugnaro, dopo l'esposizione di uno striscione che sottolineava la diversità di trattamento tra il fumogeno dei sostenitori orogranata nel derby con Treviso e la 'rissa' tra Brugnaro e il trevigiano Coldebella nella stessa occasione. Il numero uno veneziano, così, ha lasciato inviperito il palasport a metà partita, minacciando di lasciare tutto.

Venezia: Bowers 20, Young 15, Fantoni, Clark 14
Avellino: Green 32, Slay 20, Johnson 20, Dean 10

Tautvydas Lydeka, lituano di Pesaro. Ciam/Cast

Casale Monferrato-Pesaro 82-77
Pesaro perde (82-77) sul campo della retrocessa Casale e chiude al sesto posto della regular season. Al playoff la Scavolini trova Cantù. Per la Novipiù una saluto meno amaro alla Serie A. La Scavolini, spinta dalle triple di Hickman (grandi applausi e targa ricordo per il grande ex) e Jones, sprinta sull’11-2 dopo 4’. Casale non trova il canestro. Pesaro si distende con White subito in partita. Suo il break (6-0 Pesaro) che manda la Scavo sull’11-22 nel finale di primo periodo. Malaventura sulla sirena fissa il 14-22 del 10’. Nella seconda frazione, Casale decide di entrare in partita. 7-2 con Janning e Pierich a segno e partita di nuovo in equilibrio (21-24 al 13’). La partita si accende. Si scalda troppo Jones e si becca un tecnico per proteste. Gara punto a punto. Ancora l’ex Malaventura sulla sirena mette la tripla del 40-37. La vena realizzativa di Gentile porta Casale al +5 in avvio di terza frazione (46-41). Dalmonte si affida alle penetrazioni di Hackett. Valentini sceglie zona e quattro piccoli ma perde per falli per Pierich. Al 30’ Casale avanti di 1 sul 59-58. Fiammata Junior in avvio di ultima frazione. 8-0 con Janning e Chiotti (6 punti) e Casale che prova la fuga sul 67-58 (+9) al minuto 33. Pesaro non molla e si rifà sotto minacciosa con la schiacciata di Hickman (-4 sul 70-66). Dall’altra parte un super Malaventura tiene avanti la Novipiù. Suoi i 6 punti che mandano Casale sul 77-72 a 1’27”. Sembra fatta, ma il finale è in volata. Sulla Scavolini pesano i due liberi falliti da Hackett e Hickman. Casale con qualche sbandamento riesce a gestire. Vince la Novipiù 82-77. (Maurizio Neri)

Casale: Malaventura 27, Janning 12, Gentile 11
Pesaro: Jones e White 17, Hickman 16, Hackett 15

David Lighty si alza per il tiro da tre. Ciam/Cast

Cremona-Treviso 84-82
Due jumper di Jason Rich hanno dato alla Vanoli Braga la settima vittoria casalinga consecutiva ed uno storico 10° posto; Treviso chiude invece l’era Benetton con un’onorevole sconfitta, in cui la squadra di Djordjevic è rientrata anche da -16 riaprendo a 2’ dal termine una partita nata male. Per entrambe, ora, la partita più importante si giocherà fuori dal campo, con un futuro incerto e tutto da definire. In partenza Treviso ha scelto di appoggiarsi ai lunghi, trovando 8 punti dalla coppia Ortner-Goree nel 5-11 del 4’, ma si è presto rivelata debole e troppo esposta alla micidiale transizione di Cremona. Che, guidata da Tabu, ha costruito la propria leadership correndo e trovando canestri facili (73% da due nel primo tempo), a suon di break: il 12-0 del primo quarto (19-14 al 9’) per prendere l’inerzia, un 15-2 nel 2° periodo per allungare sino al massimo vantaggio sul 40-24 al 16’. A svegliare la Benetton sono stati i due uomini d’esperienza, con Goree a rintuzzare lo svantaggio all’intervallo (48-36 al 20’), e Jobey Thomas mattatore del terzo quarto (67-57 al 30’), in cui la Benetton ha scaldato la mano dall’arco (8/13 complessivo nel 2° tempo) preparandosi all’aggancio finale. Ancora sotto 79-66 al 35’, Treviso ha impattato due volte (la prima sull’80-80) con i liberi di Mekel, cui ha risposto il Rich simbolo della salvezza di Cremona. (Michele Talamazzi)

Cremona: Rich 18, Milic 15, Tusek 11
Treviso: Thomas 19, Goree 15, Ortner 12

Collins va a canestro. Ciam/Cast

Caserta-Sassari 69-95
Tutto secondo pronostico: Sassari vince facile a Caserta e chiude la stagione regolare al quarto posto, un risultato incredibile. Affronterà nel primo turno dei playoff Bologna, per una serie che si preannuncia molto equilibrata. Gara senza storia: il Banco Sardegna parte con un corri e tira pazzesco (30 punti nel primo quarto), con 18 dei primi 22 punti che arrivano dalle triple. Così dopo appena tre minuti il vantaggio sardo è già in doppia cifra (6-16) con Hosley e Plisnic attivissimi nel partecipare alla festa dai 6,75. L’unico che sembra un po’ in affanno è Easley, e infatti Sacchetti concede tanti minuti a Metreveli. Una tripla di Travis Diener porta il +15 al 13’ (25-40), Caserta cerca di tenere botta con la precisione di Smith (6/6 dopo 20’) e gli assist di Collins (7), trova prima del riposo con Righetti la tripla del -9 (39-48). Partita ravvivata? Macché, nella terza frazione la squadra di Sacchetti mette il punto con le solite triple e una superiorità a rimbalzo troppo evidente (sarà 46-29). Minuto 29, il tabellone fissa il 50-70: la gara può andare in archivio. (dal nostro inviato Mario Canfora)

Caserta: Smith 18, Maresca 13, Collins, Stipanovic, Bell 8
Sassari: D. Diener 19, Plisnic 18, Metreveli, Hosley, T. Diener 14

Varese-Teramo 83-78
Bastano un po’ di Diawara (8/16 al tiro con 22 di valutazione) e un pungente Weeden (5/9 dalla lunga distanza) per un successo che garantisce alla Cimberio una stagione regolare da record positivo: 17 vinte contro 15 perse. Il basket mostrato ai 3.500 di Masnago, peraltro, è apparso tutt’altro che brillante, complice un’intensità difensiva perlomeno scarsa: lo testimoniano i 18 falli complessivi che ancora al 30’ comparivano sullo scout delle due squadre. Teramo ha concluso il suo campionato affidandosi a un efficace Amoroso (11/16 al tiro e 9 rimbalzi) mentre Borisov (3/5 da oltre l’arco dei m. 6.75) è stato protagonista del break da 15-0 a cavallo dei primi due quarti che ha rimesso in linea gli abruzzesi dopo un avvio firmato Kangur per il +10 Varese (26-16 al 7’). Sullo slancio delle conclusioni perimetrali del suo esterno montenegrino, la Banca Tercas metteva la testa avanti nel punteggio (26-31 al 12’). Weeden però scaldava la mano e non era difficile per i biancorossi di casa andare all’intervallo lungo sul 51-40. La ripresa vedeva in evidenza Polonara (5 falli subiti e 8 rimbalzi) e, mentre emergeva qualche barlume di attenzione in difesa su entrambi i lati, Teramo ricuciva lo strappo (80-76 al 38’). Recalcati poteva comunque contare ancora una volta su Diawara: l’ala transalpina non sbagliava il gioco da tre punti (canestro in percussione e tiro libero supplementare) che assicurava il successo alla Cimberio. (Antonio Franzi)

Varese: Diawara 21, Weeden 18, Kangur 13
Teramo: Amoroso 26, Polonara 16, Borisov 14