A distanza di 50 anni, la scuderia di Maranello torna nella top class Wec. La Hypercar rossa fa il suo esordio nella 1000 Miglia di Sebring, di cui oggi si corrono le prove. Vediamo come il lavoro al simulatore e i test in pista hanno contribuito a creare la vettura del plasmare il modello del Cavallino
Il filo rosso che legava la Ferrari alla top class del?Fia World Endurance Championship torna a unirsi a distanza di cinquant'anni. Era il 1973 quando la scuderia di Maranello lasciava il campionato delle competizioni di durata per concentrarsi sulla F1. Il simbolo del rientro ¨¨ la Ferrari 499P, la nuova Le Mans Hypercar, che esordir¨¤ l'11 marzo in occasione del prologo della Mille Miglia di Sebring, negli Stati Uniti, prima tappa del Mondiale. Ma come nasce questo progetto? I segreti della Rossa risiedono nel metodo di lavoro definito particolarmente innovativo.
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fasi
¡ª ?Ben 30 gli ingegneri coinvolti nella creazione del prototipo, dotato di motore da?6 cilindri a V di 120¡ã, che, sommato al pacco batterie, eroga una potenza di 952 Cv. Come ha spiegato, attraverso il portale Ferrari, Giuliano Salvi, GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager, il procedimento lavorativo, valido in ogni fase della stagione, ruota intorno a tre fasi: simulatore, banco e pista. Si inizia coi test nella realt¨¤ virtuale: ¡°Qui viene sviluppata la parte concettuale della 499P per poi iniziare il contemporaneo lavoro al banco, dove si raccoglie e analizza ogni input ricevuto¡±. A detta di Salvi, il primo snodo critico ¨¨ stata la gestione elettrica. Cruciale infatti il coordinamento del sistema ibrido a 800 Volt in un sistema 4WD, composto da un motore elettrico all¡¯anteriore e un propulsore termico al posteriore.
sviluppo
¡ª ?Solo quando i dati a disposizione indicano una direzione chiara, si procede a testare in pista, dando importanza a due aspetti cruciali: affidabilit¨¤ e prestazione. Una fase che occupa il 70% dell'impegno totale. Anche per questo motivo la scelta dei circuiti ¨¨ stata importantissima. I piloti del Cavallino hanno girato in Italia a Fiorano, Imola, Mugello, Vallelunga a Monza. All'estero si sono svolte prove al Paul Ricard, Aragon e Portimao, oltre a Sebring, dove esordiranno nel Mondiale i due prototipi affidati agli equipaggi formati da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, con il numero 50, e da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi sulla vettura 51.
vantaggi
¡ª ?Ovviamente far convergere virtuale e reale ¨¨ la grande sfida dello sviluppo. Tuttavia i pro di questo metodo vanno intravisti nell'aumento della capacit¨¤ di calcolo, modellando scenari molto differenti. Una fase contraddistinta secondo Salvi da ¡°un approccio innovativo, una nuova metodologia¡±. Infatti, al termine di ogni test, i componenti vengono scrupolosamente analizzati, con una classificazione di eventuali difetti. In questo modo, partendo dal particolare, si arriva a un pacchetto completo e affidabile. Il primo banco di prova sar¨¤ appunto la Mille Miglia: prologo sabato 11 e gara venerd¨¬ 17 marzo. A prescindere dall'esito della gara, per¨°, Ferrari non intende fermarsi.
Orari
¡ª ?Il programma dell'evento si apre col prologo in programma dall'11 al 12 marzo. Nel primo giorno si inizia a girare dalle 14.45 (orario italiano) alle 22.30 con pausa tra le 17.45 e le 19.30. L'indomani sessioni dalle 15 alle 18.30 e dalle 20.30 alle 23.30. Prove libere fissate mercoled¨¬ e gioved¨¬ prima della grande abbuffata di venerd¨¬ 17 con qualifiche e gara.?
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