l'evento
Alla scoperta dell'Epica dell¡¯Acqua: 3 tappe e 100 km di avventura nel Delta del Po
Si avvicina il giorno del via dell¡¯Epica dell¡¯Acqua: una corsa, un¡¯escursione, una scoperta nella terra pi¨´ giovane d¡¯Italia dove, in tre tappe di circa 30 chilometri al giorno, si attraversa da Sud a Nord il territorio del Polesine, nel Delta del Po veneto. L¡¯evento, non competitivo e riservato a un massimo di 50 partecipanti, porta in simbiosi con il paesaggio tra canali, argini, strade bianche e pinete dove saranno ricordate le ¡°gesta eroiche¡± vissute dall¡¯acqua per non essere sopraffatta dalla terra. L'Epica dell¡¯Acqua?¨¨ un¡¯esperienza prima di tutto da condividere senza alcuno spirito di competizione se non con se stessi, all¡¯insegna della sostenibilit¨¤, fra musica, sport e turismo. Un'esperienza aperta a soli 50 partecipanti. Al termine di ogni tappa si potr¨¤ entrare in contatto con l¡¯identit¨¤ pi¨´ profonda del territorio, con la visita agli allevamenti di cozze e ostriche rosa autoctone oppure visitando, in barca, il faro di Pila e l'isola di Scano Boa, la pi¨´ remota e selvaggia tra quelle create dai sedimenti del fiume. E si potranno incontrare anche artigiani polesani come i produttori delle tradizionali ocarine, strumenti nati dall¡¯argilla del fiume.
l'idea
¡ª ?Tutto nasce da un¡¯idea del ravennate Alberto Marchesani: ¡°Questo progetto mi ha riconnesso con la mia infanzia, con quel Delta del Po in cui sono cresciuto grazie alle origini materne, lasciato a 18 anni¡± racconta . ¡°Ho vissuto varie follie sportive, come la Fire and Ice Ultra, l¡¯Oman Desert Marathon, la Siberian Ice Half Marathon. Dopo la Marathon des Sables ho cominciato a pensare all¡¯Epica dell¡¯Acqua. Attraversare il mondo per una gara, quando vicino casa puoi catapultarti in un posto meraviglioso, non mi sembrava pi¨´ sostenibile, soprattutto da un punto di vista ambientale¡±.
prima tappa (33 km)
¡ª ?Ci si ritrova nel pomeriggio di gioved¨¬ 12 ottobre all¡¯Oasi Rifugio Natura Delta Po San Rocco Gorino Sullam, dove si trascorre la notte. Il mattino seguente ci si avvia dall¡¯omonimo ponte di barche, costruito con natanti in cemento degli anni ¡¯20 per unire le sponde opposte del Po di Gnocca. Affiancando la Pineta Cassella, si passa della Sacca degli Scardovari, un bacino nell¡¯entroterra protetto dal mare da lingue di terra. Attraversata l¡¯Oasi di Ca¡¯ Mello e il paese di Tolle, si sale l¡¯argine del Po di Venezia per poi raggiungere il Rifugio Po di Maistra a Boccasette.?
seconda tappa (27 km)
¡ª ?Il mattino dopo, superato il Ponte di Barche sul Po di Maistra, si percorre la via delle Valli direzione Porto Levante con la possibilit¨¤ di osservare innumerevoli variet¨¤ di uccelli, dalle pernici alle folaghe, dai cormorani agli aironi. Arrivati a Porto Levante, via mare si sbarcher¨¤ sull¡¯Isola di Albarella per il secondo pernottamento. L¡¯isola si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con oltre due milioni di alberi tra cui il pioppo bianco, il ¡°Populus Alba¡± da cui il luogo prende il nome.? ??
terza tappa (27 km)
¡ª ?L¡¯ultimo giorno si attraversa dapprima in barca il Po di Levante. Quindi ci si incammina lungo la via delle Valli, tra Valle Segreda, Valle Pozzatini, Valle Capitania, toccando il per concludere l¡¯esperienza al Giardino Botanico di Porto Caleri, un ecosistema in perfetta armonia, dove trovano accoglienza 5 diversi habitat e 220 specie di vegetali.
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