Tra gli oltre 1.000 runner, sono stati 15 gli italiani al via della 37esima edizione della massacrante gara podistica a tappe nel Sahara marocchino
Verr¨¤ ricordata come una delle edizioni pi¨´ calde e afose della ultradecennale storia della Marathon des Sables: le alte temperature e il protrarsi del Ghibli per tutta la settimana di gara sono stati i coprotagonisti di questa massacrante prova podistica nel Sahara marocchino. Ben 250 chilometri da percorrere in sei tappe tra dune di sabbia e distese infinite di terra e pietre, con l¡¯¡°aggravante¡± della completa autosufficienza alimentare, notti da trascorrere in tende berbere e una disponibilit¨¤ di 10 litri di acqua al giorno che l¡¯imponente organizzazione mette a disposizione di ogni partecipante. Gli appunti di viaggio di chi scrive riportano che alle 12:30 dell¡¯ultimo giorno il termometro segnalava una temperatura di 40,5 gradi centigradi.
resistenza
¡ª ?Di fronte a una prova cos¨¬ impegnativa e al limite della resistenza umana, il lettore penser¨¤ che i partecipanti non possano essere che qualche decina. Invece no: 1.085 partenti.?Provengono da tutto il mondo per sfidarsi nell¡¯ultima prova ¡®no limits¡¯ nata negli anni '90 sull¡¯onda dei grandi raid sahariani, prima fra tutti la Dakar. Oggi a distanza di quasi 40 anni la Marathon des Sables non ha perso il suo fascino e se da una parte attira sempre nuovi adepti, dall¡¯altra rappresenta una ¡°dipendenza¡± a cui si fa fatica a rinunciare. ? il caso di Sergio Ortolani di Padova, nella vita professore universitario di astronomia che ha un curriculum con ben 17 edizioni portate a termine: ¡°Perch¨¦ ritorno alla Marathon? Beh, mi piace spingermi al limite, questo ¨¨ chiaro, ma soprattutto non resisto al richiamo del deserto, sia per piacere che per professione¡±. Il docente universitario, infatti ¨¨ specializzato nello studio dei deserti dove costruire nuovi osservatori astronomici: ¡°Qui l¡¯inquinamento luminoso ¨¨ molto basso, ideale per lo studio del cielo. E poi il deserto marocchino ¨¨ tra i pi¨´ ricchi di meteoriti: io corro con un magnete in tasca caso mai vedessi un sasso per terra¡¡±.
italiani
¡ª ?Degli oltre mille al via, 15 sono italiani, che l¡¯organizzazione ha collocato in tre tende. "Faccio gare di resistenza come Ironman e prove simili, ma qui sono all¡¯esordio, e ci¨° che pi¨´ mi piace ¨¨ lo spirito di condivisione che si crea con gli altri concorrenti ¨C sottolinea Maurizio Papaleo, bolognese ma di origini calabresi ¨C e in un mondo di individualisti, la solidariet¨¤ che si crea tra noi ¨¨ qualcosa di magico¡±.
giovani
¡ª ?Tra i pi¨´ giovani dell¡¯accampamento c¡¯¨¨ anche Jeremie Goutto, 36 anni italo-ivoriano che lavora in Togo ma che da anni punta a questa gara: ¡°Voglio uscire dalla comfort zone della mia quotidianit¨¤. E cos¨¬ mi sono posto un obiettivo ambizioso ¨C sottolinea con determinazione ¨C visto che da un anno mi sto allenando per portare a termine la mia Marathon des Sables, e sto vivendo questo sogno insieme ad altre persone con il mio stesso spirito". Quello spirito di solidariet¨¤ che emerge in tutta la sua forza quando, nel tardo pomeriggio del primo giorno di gara, arriva alla tenda Gianpaolo Darsie, 77 anni splendidamente portati. Lo sguardo del runner veneto ¨¨ dimesso, non per stanchezza ma per delusione (¡°I medici dell¡¯organizzazione mi hanno fermato per disidratazione¡¡±) e tutti i compagni di tenda a stringersi intorno a lui in quella solidariet¨¤ che nasce quando si condivide una esperienza al limite.
difficolt¨¤
¡ª ?Disidratazione e insolazione sono i due pericoli che i partecipanti devono conoscere molto bene: la prima la si combatte bevendo costantemente anche quando non si ha sete, perch¨¦ il vento caldo del Sahara asciuga il nostro sudore e quando il nostro cervello rileva l¡¯assenza di liquidi ¨¨ spesso troppo tardi. Contro l¡¯insolazione, oltre a cappelli con visiera e bandana che copra il collo, una crema a protezione +50 ¨¨ doverosa. Ma il terzo vero nemico dei partecipanti alla Marathon des Sables ¨¨ la sabbia delle dune che si infila ovunque, soprattutto nelle scarpe: ¡°? per questo che siamo tutti dotati di ghette che coprono le calzature a partire da sopra il malleolo ¨C ci dice Giorgio Concato all¡¯esordio nel Sahara ma con grande esperienza in tanti trail in Europa ¨C cos¨¬ da ridurre al minimo l¡¯entrata della sabbia nei piedi¡±. Chi scrive ha scelto di correre infilando le intere scarpe in collant da donna, e di portarsi degli opportuni cambi perch¨¦ ogni 10 chilometri i fili di nylon delle calze sotto la suola inevitabilmente si laceravano. Qualsiasi soluzione si possa adottare, potete immaginare cosa vuol dire correre o camminare con qualche granello tra le dita sudate: lavoro per i 40 tra medici e infermieri dell¡¯imponente organizzazione della Marathon des Sables tra infiammazioni da ridurre e vesciche da far scoppiare. Una lunga fila alla tenda dell¡¯infermeria, tanto che al termine della gara vedr¨¤ 771 finisher guadagnarsi la meritata medaglia.
risultati
¡ª ?Per la cronaca, il podio ¨¨ sempre un affare tra specialisti del deserto: la 37esime edizione della MdS ¨¨ stata vinta dall¡¯enfant du pais Mohamed El Morabity (dopo cinque secondi posti) con il tempo totale di 19h19¡¯54¡± che ha battuto il connazionale Aziz Yachou allo ¡°sprint¡± rifilandogli in 250 chilometri di gara un distacco di dieci minuti; terzo il francese Mathieu Blanchard. Tra le donne successo della transalpina Maryline Nakache sulla marocchina Aziza El Amrany, completa il podio la giapponese Tomomi Bitoh. Il primo degli italiani ¨¨ Marco Ottaviani in 39h59¡¯06¡±, da segnalare il titolo di finisher all¡¯unica italiana in gara, Marta Longoni in 55h16¡¯02¡±. In tutti i casi, dal vincitore assoluto all¡¯ultimo in classifica, sulla linea del traguardo dell¡¯ultima tappa c¡¯era Patrick Bauer, il francese fondatore e direttore di gara, che ha infilato la medaglia di finisher al collo di ogni concorrente, tra urla di gioia, abbracci senza fine e, nonostante il rischio di disdratazione, fiumi di lacrime.
CLASSIFICA GENERALE UOMINI DOPO LA TAPPA 5
- Mohamed El Morabity MAR 19 :19 :54
- Aziz Yachou MAR 19 :29 :09
- Mathieu Blanchard FRA 21 :21 :27
- Vasilii Korytkin RUS 22 :36 :26
- Il Yass Zouhry FRA 23 :08 :06
CLASSIFICA GENERALE DONNE DOPO LA TAPPA 5
- Maryline Nakache FRA 27 :02 :17
- Aziza El Amrany MAR 27 :53 :37
- Tomomi Bitoh JAP 29 :39 :51
- Corina Sommer SUI 31 :35 :13
- Elise Delannoy FRA 33 :32 :01
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