L'infortunio di Sofia Goggia: ecco come sarà il percorso di riabilitazione

L’azzurra dovrà impostare con il suo team un lungo programma di lavoro per il rientro. Dalla riduzione del dolore alla prevenzione, cosa prevedono i prossimi mesi

"La riabilitazione? Richiederà un approccio altamente mirato, considerando la gravità della lesione e le esigenze specifiche di un'atleta d’élite". Il dottor Stefano Dipré, fisioterapista specializzato in riabilitazione ortopedica e traumatologica e co-fondatore di Fisioscience, ha riassunto così il percorso di Sofia Goggia nei prossimi mesi. La frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro ha chiuso in anticipo la stagione della campionessa azzurra, che dopo l’operazione inizierà un consistente lavoro per tornare in pista. "Un piano di recupero per una campionessa con un infortunio simile - spiega l’esperto - può essere suddiviso in diverse fasi, ciascuna con obiettivi e strategie adattate alle esigenze in evoluzione durante il processo di guarigione".

Dottor Dipré, come inizierà il lavoro di riabilitazione?
"La prima fase è quella di immobilizzazione e riduzione del dolore. Subito dopo l'intervento chirurgico, l'obiettivo è ?minimizzare il fastidio e ridurre l'infiammazione. L'uso di crioterapia, tecniche di compressione, elevazione dell'arto e farmaci antinfiammatori (se necessari), può aiutare a gestire i sintomi. ? cruciale seguire le indicazioni mediche riguardo all’immobilizzazione, per una corretta guarigione".

Quale sarà lo step successivo?
"Dopo la rimozione dell'immobilizzazione, comincia una fase dedicata al recupero della mobilità articolare. Dunque, esercizi di fisioterapia passiva seguiti da attività di mobilizzazione attiva senza carico, essenziali per ripristinare l'ampiezza di movimento dell'articolazione interessata. In parallelo, si introducono delicati lavori di rafforzamento per i muscoli non interessati in maniera diretta dall'infortunio o dall’operazione, per mantenere la tonicità".

Come si svolgerà la fase di rafforzamento muscolare progressivo?
"Qui il lavoro dell’atleta si concentrerà sull'arto infortunato, con particolare attenzione ai muscoli che supportano e stabilizzano la tibia. L'uso di esercizi isometrici, seguiti da attività isotoniche con resistenze leggere, gradualmente aumentate, permette di ricostruire la forza muscolare senza sovraccaricare l'osso in via di guarigione".

A quel punto, ci sarà la riabilitazione funzionale...
?"Man mano che l'atleta recupererà forza e mobilità, la riabilitazione diventerà più specifica e mirata per il ritorno all'attività sportiva. Esercizi che simulano le richieste dello sci, compresi quelli per l'equilibrio, la coordinazione e la forza esplosiva diventano parte integrante del programma. Questo momento può includere anche l'utilizzo di piscine o tapis roulant antigravità, per ridurre il carico sull'arto mentre si aumenta l'intensità dell’allenamento".

Quanto sarà importante la prevenzione per tornare a competere?
"Prima del ritorno completo in pista, il programma di riabilitazione si focalizzerà proprio su questo. Per evitare futuri infortuni. Questa fase include il miglioramento della tecnica sportiva, il rafforzamento delle aree vulnerabili a lesioni e il lavoro sull'equilibrio muscolare generale. La valutazione biomeccanica, gli allenamenti propriocettivi e i programmi personalizzati di condizionamento fisico sono fondamentali per assicurare un ritorno al top, con un rischio ridotto di recidive. Il percorso riabilitativo di un'atleta d'élite come Sofia Goggia è estremamente personalizzato e richiede la collaborazione perfetta di un team multidisciplinare di professionisti".