l'intervista
La Sindrome del tunnel carpale: dai fattori di rischio alle cure pi¨´ efficaci
Le complicazioni principali arrivano nella quotidianit¨¤, a volte anche in modo grave. La Sindrome del tunnel carpale (Stc) ¨¨ una condizione diffusa e che porta con s¨¦ una serie di sintomi fastidiosi. Gazzetta Active ha approfondito il tema con il dottor Stefano Dipr¨¨, fisioterapista specializzato in riabilitazione ortopedica e traumatologica e fondatore di Fisioscience: "Caratterizzata dalla compressione del nervo mediano, questa neuropatia si manifesta attraverso dolore, formicolio, debolezza e intorpidimento nella mano e nell'arto superiore". In un contesto del genere, la fisioterapia pu¨° avere un ruolo importante, grazie a una serie di strategie conservative che alleviano il dolore e migliorano la funzionalit¨¤ generale della mano e del polso.
Dottor Dipr¨¨, cosa comporta la Sindrome del tunnel carpale?
"La caratteristica sensazione di formicolio o intorpidimento, nota come parestesia, colpisce di solito pollice, indice, medio e parte dell'anulare. Ci¨° deriva dalla distribuzione del nervo mediano, che viene compresso all'interno del tunnel carpale. La compressione ¨¨ spesso pi¨´ pronunciata durante la notte, a causa di diverse posizioni del polso che possono aumentare la pressione interna sul tunnel. Molti pazienti riferiscono di essere svegliati dal dolore o dal disagio, che pu¨° interrompere il ciclo del sonno e contribuire a una sensazione generale di stanchezza durante il giorno".
E man mano che la condizione progredisce?
"Il dolore pu¨° diventare pi¨´ persistente, irradiandosi dal polso all'avambraccio o verso le dita. Questa evoluzione dei sintomi ¨¨ spesso accompagnata da una debolezza della presa, che pu¨° manifestarsi in difficolt¨¤ nel tenere oggetti o eseguire compiti che richiedono precisione, come scrivere o abbottonarsi i vestiti. Questa debolezza ¨¨ in parte dovuta all'irritazione prolungata del nervo mediano, che pu¨° compromettere la funzione muscolare della mano. Oltre al disagio fisico, la Stc pu¨° avere un impatto significativo sul benessere emotivo e psicologico dei pazienti. La capacit¨¤ ridotta di svolgere semplici attivit¨¤ quotidiane o hobby pu¨° portare a frustrazione e stress, influenzando autostima e qualit¨¤ della vita".
? una condizione che si pu¨° risolvere in maniera spontanea?
"Senza un trattamento adeguato i sintomi possono peggiorare, portando a un danno permanente del nervo mediano e a una perdita significativa di funzionalit¨¤ della mano. Per questo ¨¨ cruciale cercare un parere medico non appena i primi sintomi si manifestano. Un approccio tempestivo alla diagnosi e al trattamento pu¨° prevenire l'aggravamento dei sintomi e promuovere un recupero efficace".
Quali sono i fattori di rischio?
"La patogenesi ¨¨ complessa e multifattoriale, con la pressione sul nervo mediano che rappresenta il punto cruciale dell'intera condizione. Questa pressione deriva da una combinazione di fattori che possono agire insieme, aumentando il rischio o esacerbando i sintomi. Oltre al nervo mediano, nel tunnel carpale passano anche i tendini flessori che permettono il movimento delle dita. Qualsiasi condizione che porta all'infiammazione o al gonfiore di questi tendini pu¨° ridurre lo spazio all'interno del tunnel, esercitando una pressione indiretta sul nervo mediano. L'infiammazione pu¨° derivare da uso eccessivo, movimenti ripetitivi o condizioni reumatiche, creando un ambiente compressivo che disturba la normale funzionalit¨¤ del nervo. Fratture, distorsioni o qualsiasi forma di trauma al polso possono provocare poi gonfiore e infiammazione. Un polso lesionato pu¨° inoltre modificare la meccanica del tunnel stesso, creando condizioni favorevoli per la compressione del nervo mediano. Le lesioni possono anche portare alla formazione di tessuto cicatriziale, che pu¨° ulteriormente restringere il tunnel carpale".
Altri discorsi importanti riguardano le condizioni mediche¡
"Alcune hanno un impatto sul flusso sanguigno o sul tessuto connettivo, influenzando cos¨¬ il rischio di sviluppare la Stc. Il diabete pu¨° portare per esempio a modifiche nei vasi sanguigni e nei nervi, rendendoli pi¨´ suscettibili a compressione e danno. L'artrite reumatoide, un disturbo autoimmune, pu¨° causare infiammazione dei tessuti sinoviali all'interno del tunnel carpale, aumentando la pressione sul nervo mediano".
¡ e l¡¯esecuzione frequente di movimenti ripetitivi.
?"Se accompagnato da una cattiva ergonomia, questo fattore aumenta in modo significativo il rischio. ? rilevante in alcuni ambienti lavorativi o durante attivit¨¤ che richiedono movimenti costanti del polso, come la digitazione o l'uso di strumenti manuali. La posizione prolungata in flessione o estensione pu¨° incrementare la pressione interna sul tunnel carpale, aggravando la compressione del nervo mediano".
Qual ¨¨ il ruolo della fisioterapia?
"Propone un intervento non invasivo che punta alla radice del problema. Attraverso esercizi di mobilizzazione nervosa, il fisioterapista lavora per migliorare la mobilit¨¤ del nervo mediano, alleviando la compressione e i sintomi associati. Un programma di esercizi mirato pu¨° inoltre rafforzare i muscoli della mano e del polso, migliorando la stabilit¨¤ e prevenendo ulteriori lesioni, mentre lo stretching pu¨° ridurre la tensione muscolare e diminuire la pressione sul nervo mediano".
Una componente cruciale ¨¨ anche l'educazione a modifiche posturali, necessarie per ridurre lo stress sul polso e sulla mano.
"Include l'adattamento dell'ambiente di lavoro e delle abitudini quotidiane per prevenire l'aggravarsi dei sintomi. Tecniche di riduzione del dolore, come l'applicazione di ghiaccio o calore, l'elettroterapia e i massaggi, sono poi strumenti aggiuntivi a disposizione del fisioterapista per offrire sollievo, mentre l'uso di tutori durante la notte aiuta inoltre a mantenere il polso in una posizione neutra. Un programma personalizzato che includa tecniche di mobilizzazione, esercizi specifici, educazione ergonomica e strategie di riduzione del dolore pu¨° fare la differenza".
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