Obesità infantile: tutti i consigli dell'esperto per combatterla

In Italia il numero dei bambini in sovrappeso è tra i più alti del mondo. L’accumulo di chili di troppo è da prevenire e contrastare fin da tenera età, perché è favorito da cattive abitudini difficili da accantonare co il passare del tempo. Soprattutto quando i chili in più sono parecchi, come nel caso dell’obesità infantile, i rischi per la salute aumentano notevolmente. Il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, fornisce ai lettori di Gazzetta Active preziosi consigli per evitare il sovrappeso nei figli.

Quali sono le principali cause dell’obesità infantile?
“? importante premettere che l’obesità rappresenta una concreta minaccia per la salute. Alla sua base ci sono diversi fattori, comportamentali, ambientali, socioeconomici e genetici, molti dei quali modificabili con interventi adeguati. A favorirla è innanzitutto un’alimentazione poco sana e che prevede un largo consumo di cibi ad alto contenuto calorico, di zuccheri aggiunti e grassi saturi, che può essere favorita da un lato dalla pubblicità ‘aggressiva’ di tali prodotti e dall’altro dalle condizioni economiche. Anche una scarsa attività fisica facilita l’accumulo di chili in più, su cui possono inoltre incidere stress e ansia, che a volte influenzano il comportamento alimentare. L’esempio familiare è fondamentale per il radicamento di buone abitudini anche per quel che concerne la dieta. Un altro modello dovrebbe essere la scuola. In questo ambiente andrebbe promosso il consumo di cibo sano e che favorisca la concentrazione e non quello di snack che invece fanno male alla salute”.

Ci sono cibi che i bambini dovrebbero consumare in abbondanza?
“Nei piccoli andrebbe incentivato il consumo di una vasta gamma di frutta e verdura, che fornisce vitamine, minerali e fibre. Bisognerebbe inoltre promuovere i cereali integrali, importanti fonti di carboidrati complessi, oltre che di vitamine, minerali e fibre. Un esempio positivo è quello delle scuole in cui si servono cibi quali cous cous e quinoa. Per favorire il corretto sviluppo muscolare dei bambini sono indicati pesce, carni magre, uova e legumi. Quali fonti di grassi sono da privilegiare cibi che contengono soprattutto quelli insaturi, come l’avocado, le noci e i semi. Per quanto ricchi di calcio e vitamina D, latte, yogurt e formaggi andrebbero consumati senza eccessi, perché altrimenti possono favorire problemi infiammatori. Infine, per idratarsi non c’è niente di meglio dell’acqua”.

Come si possono stimolare i bambini a mangiare anche cibi “ostici”, come le verdure?
“Per favorire il consumo di verdura e frutta si può giocare con i colori di questi cibi, stimolando così anche la creatività dei piccoli. Se un bambino si rifiuta di mangiare una verdura, la si può cucinare diversamente o portarla in tavola con una presentazione differente. Per esempio, la verdura può essere servita sotto forma di polpette miste che hanno nel pollo l’altro ingrediente base. Un’altra idea è di coinvolgere i piccoli nella preparazione dei piatti per favorirne il consumo”.

Quali sono invece i cibi a cui fare “attenzione”?
“Se assunti in eccesso, alcuni alimenti possono alterare i profili glicemico e lipidico, aumentare l’infiammazione dell’organismo e danneggiare il microbiota intestinale. A lungo andare tali problemi possono favorire non solo l’accumulo di peso, ma anche malattie cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete. Per evitarli, è importante non esagerare con dolci, bevande zuccherate, fritti, snack industriali, cibi processati contenenti grassi saturi e trans e stare attenti al sale “nascosto” nei prodotti confezionati. In altre parole, bisognerebbe ridurre al minimo il consumo di cibi ricchi di calorie vuote. Ovviamente, ogni tanto ai bambini si può concedere uno strappo alla regola”.

Oltre che a tavola, l’obesità infantile si può contrastare anche con l’attività fisica. Che cosa dovrebbero mangiare i bambini prima e dopo lo sport?
“Prima dell’attività fisica sono consigliati cibi ricchi di carboidrati complessi (utili a fornire energia), di proteine magre (che sostengono lo sforzo muscolare) e una porzione di verdura (per introdurre vitamine e minerali). Un esempio di spuntino pre-allenamento potrebbe essere un toast con prosciutto cotto e avocado o noci oppure uno yogurt con frutta e cioccolato fondente. Dopo l’attività fisica, le proteine sono invece utili per la riparazione e la crescita muscolare, i carboidrati per ripristinare le riserve energetiche e le verdure per reintegrare vitamine e minerali. Per esempio, si può far mangiare loro un piatto di pasta o riso venere con zucchine e filetti di pesce bianco. Infine, per evitare la disidratazione bisogna bere molta acqua. In vista di una biciclettata in famiglia, nei weekend a colazione si possono mangiare dei pancakes. Per l’alto contenuto di zuccheri raffinati e grassi saturi sono invece da evitare gli snack industriali, che forniscono energie immediate, ma non sono in grado si supportare nel lungo periodo l’attività fisica. Facendo scegliere al bambino la merenda dopo averne selezionate solo di sane ci sono più possibilità che la consumi volentieri”.

In quali altri modi i genitori possono favorire un rapporto sano dei figli con il cibo?
“L’esempio è fondamentale e porsi come modelli positivi, mangiando con entusiasmo cibi salutari, è il primo passo perché i figli abbiano un buon rapporto con il cibo. ? anche importante insegnare ai bambini a mangiare quando hanno fame e a fermarsi quando non hanno più appetito. Inoltre, è bene educare i piccoli alla varietà dell’alimentazione e alla moderazione nel consumo di ciò che non fa bene alla salute. Coinvolgere i figli sia nell’acquisto degli alimenti sia nella preparazione di pranzi, cene e colazioni, facendoli partecipare ai processi decisionali fa poi aumentare il loro interesse nei confronti dei cibi sani. Infine, se i pasti sono momenti divertenti e conviviali i bambini sono più propensi ad assaggiare ciò che viene servito”.