Il progetto, sostenuto dal dottor Gabriele Rosa e dall¡¯associazione "SeVuoiPuoi", ha l¡¯obiettivo di portare gli atleti al grande appuntamento americano
Quattro atleti paralimpici con un obiettivo: partecipare alla Maratona di New York. Un progetto fortemente voluto dal Gruppo Rosa, del dottor Gabriele Rosa ¨C il tecnico pi¨´ vincente di sempre nell¡¯atletica leggera - e dall¡¯associazione SeVuoiPuoi, che si occupa di sostenere concretamente chi ¨¨ affetto da sclerosi multipla. Inoltre, Maria Luisa Garatti, atleta T38 (sclerosi multipla) rivestir¨¤ il ruolo di guida di Davide Foglio, atleta T11 non vedente. Un bellissimo esempio di solidariet¨¤, inclusione e amore: parteciperanno anche Marco Zingarelli, atleta T12 ipovedente, e Rosa Ambrosi, atleta T11 (non vedente), marito e moglie.
La raccolta fondi
¡ª ?Per farlo, per¨°, servir¨¤ l¡¯aiuto di tutti: ¨¨ possibile infatti ¡°adottare un atleta¡±, indicando il logo del campione (il trofeo per Davide Foglio, la corona per Maria Luisa Garatti, la rosa per Rosa Ambrosi e Mazinga per Marco Zingarelli) sar¨¤ possibile sostenerlo concretamente. La raccolta fondi contribuir¨¤ al finanziamento dell¡¯iscrizione alla gara e della lunga trasferta. Il Gruppo Rosa sosterr¨¤ il progetto occupandosi sia della parte organizzativa, sia della preparazione fisica degli atleti. Gi¨¤ nel mese di giugno, i 4 runner hanno eseguito i primi test di valutazione, con l¡¯obiettivo di creare dei piani di allenamento personalizzati in modo da prepararsi alla gara nel miglior modo possibile.
il commento di Gabriele Rosa
¡ª ?¡°A New York ho avuto la fortuna di vivere per ben 11 volte l¡¯emozione della vittoria grazie ai miei atleti¡±, spiega Gabriele Rosa: ¡°Da alcuni anni ho l¡¯opportunit¨¤ di provare emozioni altrettanto intense grazie ad atleti speciali, li seguo passo dopo passo nella loro preparazione, ma soprattutto imparando a conoscere le loro storie di vita. Queste persone hanno una forza d¡¯animo incredibile e ci insegnano l¡¯importanza di non arrendersi, dimostrando che non c¡¯¨¨ sfortuna, malattia o destino contro cui non si possa combattere e vincere. Domenica 5 novembre vorrei essere al traguardo per vederli arrivare?e sono certo che sar¨¤ una grande vittoria per tutti¡±.
Le storie
¡ª ?Quattro storie bellissime e di grande insegnamento: ¡°A chi mi chiede chi sono, rispondo che sono una persona a cui ¨¨ stata data la possibilit¨¤ di nascere due volte ¨C racconta Davide Foglio, atleta T11 di Icaro Sport Disabili Brescia -. Quando mi venne diagnosticata la retinite pigmentosa pensai 'Perch¨¦ a me?¡¯. La vita non era pi¨´ quella di prima, ma ho sempre tenuto duro. La disabilit¨¤ visiva mi ha cambiato un po¡¯ la quotidianit¨¤, ma sono felice. Non mi sento un ¡®poverino¡¯, ma un vulcano di energia, di entusiasmo, di tanta voglia di vivere e di dimostrare che una disabilit¨¤ non ¨¨ un limite ma un¡¯opportunit¨¤ di rivincita¡±. Per Maria Luisa Garatti, avvocata bresciana e maratoneta, sar¨¤ la terza Maratona di New York: ¡°Per anni, dopo la diagnosi della sclerosi multipla, ero rimasta letteralmente sdraiata sul divano, delusa, depressa. Con il passare del tempo per¨° questa cosa ha cambiato faccia da buio ¨¨ diventata luce, da nemica e diventata ¡®amica¡¯ perch¨¦ so che mi accompagner¨¤ per tutta la vita. Mi ha portato a sfidarmi e a vincere attraverso la corsa¡±.
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le sfide
¡ª ?¡°Ho 43 anni e ho cominciato a perdere la vista a otto ¨C racconta Rosa Ambrosi ¨C scoprendo di avere la retinite pigmentosa. Ho finito le elementari imparando il braille e poi alle medie sono dovuta andare in una famiglia in un altro comune. Nel mio paese non mi volevano, ritenevano che con i miei strumenti di scrittura interferissi con le lezioni. Alle superiori ho cambiato famiglia, comune e amici. Ho iniziato a fare atletica leggera con l'Unione Italiana Ciechi e ho finito la scuola diplomandomi, tornando al mio paese d'origine. Mi sono tolta qualche soddisfazione ottenendo buoni risultati, come ai campionati Assoluti Indoor di Ancona dove ho vinto una medaglia d¡¯oro nel getto del peso eun bronzo nei 60m¡±. Rosa ¨¨ sposata con Marco Zingarelli, atleta ipovedente dalla nascita: ¡°Mi ¨¨ sempre piaciuto fare sport e ho preferito praticarlo piuttosto che guardarlo, mi piace andare in bici, nuotare e correre e quindi un giorno mi sono detto perch¨¦ non provarci? Cos¨¬ mi sono iscritto a una societ¨¤ polivalente, dilettantistica, per disabili visivi e per quasi 20 anni ho fatto atletica leggera su pista, per 10 anni circa anche tandem e nuoto. Nel 2017 la prima maratona, a Milano. La voglia di superare il limite e andare oltre, di avere pi¨´ stimoli, di vivere i sogni con gli occhi di chi ci accompagna e con il cuore che batte sempre pi¨´ forte ¨¨ aumentata¡±.
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