Se con l¡¯aiuto di ortopedico, fisioterapista e fisiatra la situazione non migliora, ci si pu¨° affidare ad apposite strutture per agire, in modo specifico, sul sintomo
Il principio che per risolvere un problema bisogna intervenire sulla causa scatenante ¨¨ valido anche in medicina. A volte, per¨°, pur seguendo percorsi di cura validi, non si riesce a migliorare la situazione. Pur cercando di agire a monte dei fastidi, ¨¨ importante anche attenuare i sintomi, soprattutto quando sono molto invalidanti come il dolore. In alcuni casi un¡¯attivit¨¤ fisica svolta sotto controllo medico aiuta, ma in altri ¨¨ opportuno rivolgersi ad apposite strutture: le Unit¨¤ di Terapia del Dolore.
non tenere l'articolazione bloccata
¡ª ?Fino a qualche tempo fa, in presenza di dolore si consigliava spesso l¡¯immobilizzazione dell¡¯articolazione o della parte sofferente. Per esempio, in caso di un¡¯infiammazione a carico del tendine d¡¯Achille, si era soliti tenere bloccata la caviglia, con l¡¯idea che il riposo avrebbe favorito la guarigione. Oggi invece si tende ad avere un approccio molto diverso. Infatti, a meno che non si soffra di patologie estremamente gravi, si preferisce non bloccare l¡¯articolazione. ¡°Si ¨¨ osservato che lunghi periodi di inattivit¨¤ sono controproducenti, perch¨¦ dopo essere rimasta molto ferma l¡¯articolazione fa fatica a ¡®ripartire¡¯, in quanto al suo interno spesso tende a depositarsi del calcio¡± spiega il dottor Giorgio Gallioli, coordinatore dell¡¯Anestesiologia e responsabile medico del CDI (Centro Diagnostico Italiano) Bionics Bicocca di Milano. Al contrario, cercare di mobilizzare il pi¨´ possibile l¡¯articolazione interessata aumenta la vascolarizzazione nell¡¯area, favorendo l¡¯autoguarigione. Ovviamente, devono essere figure qualificate quali ortopedici, fisioterapisti e fisiatri a illustrare i movimenti consentiti e quelli invece da evitare.
il dolore abbatte l'umore
¡ª ?Nell¡¯indicazione dei movimenti e del tipo di attivit¨¤ fisica da eseguire per accelerare la guarigione tali specialisti tengono in considerazione l¡¯articolazione interessata e le caratteristiche della persona, che deve ¡°spingersi¡± fin dove il dolore lo consente, ma non oltre. Quando nemmeno, seguendo le cure indicate da questi specialisti, il problema all¡¯origine del dolore si risolve, allora ¨¨ importante agire sul sintomo. ¡°Convivere con il dolore ha numerosi effetti negativi sulla qualit¨¤ della vita. A partire da esso, infatti, si pu¨° instaurare un circolo vizioso, in cui l¡¯inabilit¨¤ derivante dalla sofferenza abbassa il tono dell¡¯umore fino ad arrivare a una vera e propria situazione di depressione che a sua volta porta a una pessima qualit¨¤ di vita, innescando cos¨¬ un vero e proprio problema sociale (assenze dal lavoro, abuso di farmaci eccetera)¡± osserva il dottor Gallioli. Agendo in modo specifico sul dolore, senza per questo rinunciare a intervenire sulla causa scatenante, ¨¨ intanto possibile spezzare questo circolo vizioso,?migliorando cos¨¬ la qualit¨¤ della vita del paziente.
le unit¨¤ di terapia del dolore
¡ª ?Proprio questo ¨¨ l¡¯obiettivo delle Unit¨¤ di Terapia del Dolore. I centri, gestiti da anestesisti rianimatori e molto diffusi nel Nord Europa, stanno prendendo piede anche in Italia e prevedono tre livelli di cura. Il primo consiste nell¡¯utilizzo di farmaci specifici per il dolore, scegliendo quelli che meglio si adattano ai singoli casi. Se questo trattamento non dovesse avere successo, allora si ricorre a procedure invasive ambulatoriali, per esempio alle infiltrazioni. Se nemmeno queste migliorano la situazione, si propongono procedure particolari che si eseguono in sala operatoria in regime di day surgery. Fra tutte, la pi¨´ usata - soprattutto in caso di dolore alla schiena?- ¨¨ la radiofrequenza, trattamento con cui si inattivano i nervi responsabili della trasmissione del dolore. ¡°Spesso dopo queste terapie la persona pu¨° riprendere a praticare sport in modo amatoriale, ma sempre con cautela. Attenuando il dolore, infatti, si libera anche la testa e cos¨¬ si riescono a superare quei blocchi psicologici che a volte sono causa di un¡¯eccessiva prudenza nel tornare a svolgere attivit¨¤ fisica¡± sottolinea il dottor Gallioli.
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