Uomo fertile a tutte le età? Gli esperti non sono d'accordo: "Mito da sfatare"

? opinione piuttosto diffusa, anche se negli ultimi anni una serie di studi ha dimostrato che non è esattamente così, che gli uomini siano fertili a tutte le età al contrario di quanto accade con le donne e il sopraggiungere della menopausa. Se sulla carta gli uomini continuano a produrre testosterone per tutta la loro vita, in realtà anche la fertilità maschile risente dei normali processi di invecchiamento dell’organismo e muta con l’avanzare dell’età.

La scienza ha accertato che il testosterone, l'ormone deputato allo sviluppo degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari, coinvolto nella crescita degli spermatozoi e nella produzione di liquido seminale, viene prodotto in maniera costante dall’organismo. Se escludiamo il sopraggiungere di patologie che possono provocare l'infertilità, la produzione di testosterone prosegue anche con l'avanzare dell'età, ma la quantità prodotta tende a diminuire con gli anni e anche la qualità degli spermatozoi risente dell'invecchiamento.

Più passano gli anni, più i fattori di rischio di infertilità maschile aumentano. E molti di questi, seppur modificabili, potrebbero portare a infertilità permanente, come la dipendenza da fumo di sigaretta o l'abuso di alcolici e caffeina, passando per un'alimentazione non equilibrata a stile di vita eccessivamente sedentario, ma anche un eccesso nell'attività sportiva e infezioni sessualmente trasmesse come papilloma virus, sifilide, clamidia e gonorrea.

Ogni anno in più del padre, lo sostengono gli autori dello studio Jacob L. Taylor e Jean-Christophe P. G. Debost, comporterebbe un incremento di 1,51 nuove mutazioni genetiche nei figli, il 25% in più rispetto a quelle che dipendono dalla madre. Secondo un altro studio, anche questo pubblicato su Nature, i figli di padri anziani avrebbero un rischio più alto di autismo e schizofrenia nei figli.