Un sottogruppo di queste cellule si accumula in eccesso nell¡¯area colpita, peggiorando la situazione
? grazie all¡¯utilizzo di avanzante tecnologie di imaging molecolare e di genomica che ¨¨ stato possibile osservare che, nelle cavie da laboratorio anziane con ictus cerebrale, una sottopopolazione di neutrofili (cellule che fanno parte dei globuli bianchi del sangue) ¨¨ immatura e, di conseguenza, nociva. Per via del loro incompleto sviluppo queste cellule, rilasciate anticipatamente dal midollo osseo, si accumulano in quantit¨¤ eccessive nella parte del cervello vittima di ictus, peggiorando il quadro clinico e facendo aumentare le possibilit¨¤ di disabilit¨¤ e mortalit¨¤.
SONO STATE CHIARITE LE ALTERAZIONI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
¡ª ?Questa scoperta, appena pubblicata su Nature Immunology, rappresenta la conclusione di uno studio scientifico svolto da medici e ricercatori dell¡¯Irccs Ospedale San Raffaele di Milano guidati dal dottor Marco Bacigaluppi, neurologo e ricercatore dell¡¯Unit¨¤ di Ricerca di Neuroimmunologia diretta dal professor Gianvito Martino, direttore scientifico e pro-rettore alla Ricerca e alla Terza Missione dell¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele del capoluogo lombardo. L¡¯individuazione dell¡¯alterazione nella risposta immunitaria che si verifica nei topi anziani a seguito di ictus cerebrale ischemico ¨¨ stata definita ¡°granulopoiesi abnorme¡±. Precedenti ricerche scientifiche avevano gi¨¤ messo in luce che l¡¯ischemia cerebrale causa peggiori conseguenze negli animali anziani e determina maggiore disabilit¨¤ nelle persone in l¨¤ con gli anni con ischemia. ¡°Sapevamo che l¡¯invecchiamento provoca alterazioni del sistema immunitario, in particolare della capacit¨¤ del midollo osseo di produrre meno linfociti e pi¨´ neutrofili. Grazie al nostro studio abbiamo compreso la causa e il meccanismo di queste alterazioni¡± commenta il dottor Bacigaluppi.
NEUTROFILI: SE SI ACCUMULANO PEGGIORA LA CIRCOLAZIONE
¡ª ?In particolare, i neutrofili costituiscono una popolazione eterogenea di globuli bianchi prodotti dal midollo osseo. Quando diventano maturi entrano nel circolo sanguigno per proteggere l¡¯organismo dall¡¯aggressione di agenti estranei, soprattutto infettivi. In alcune circostanze particolari, per¨°, tali cellule possono aggravare un danno. ? proprio il caso dell¡¯ictus ischemico: un evento del genere fa s¨¬ che l¡¯organismo richiami i neutrofili nella parte lesionata del cervello. Negli anziani, per¨°, questo sottogruppo di globuli bianchi matura pi¨´ lentamente e ci¨° comporta che giungano a destinazione senza aver ancora completato il loro processo di sviluppo. Raggiungendo quest¡¯area cerebrale quando sono ancora immaturi, i neutrofili tendono ad accumularsi in quantit¨¤ eccessive, con effetti negativi sulla circolazione del sangue in quest¡¯organo, che a sua volta determina un peggioramento dell¡¯ictus.
NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE
¡ª ?L¡¯identificazione di tale meccanismo schiude nuovi orizzonti di cura. In quest¡¯ambito, infatti, il prossimo passo della ricerca scientifica consister¨¤ nello sviluppare molecole in grado di interferire con i meccanismi alla base della granulopoiesi abnorme. L¡¯obiettivo finale consiste nell¡¯elaborazione di nuovi approcci terapeutici che risultino efficaci nei confronti delle patologie cardiovascolari, che rappresentano la seconda causa di morte e una delle prime cause di disabilit¨¤ al mondo. ¡°Il risultato raggiunto da questo studio ¨¨ uno dei frutti concreti di un programma strategico pluriennale di ricerca biomedica, in cui gioca un ruolo preminente l¡¯ambito finalizzato a studiare l¡¯invecchiamento. Questo programma ci fa intravedere una delle possibili strade da percorrere per garantire un avanzare degli anni in buona salute e liberi da malattie¡± sottolinea il professor Martino.
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