I pazienti guariti da Covid hanno il 52% di probabilit¨¤ in pi¨´ di ictus. E il pericolo di scompenso cardiaco aumenta del 72%.
Le malattie del cuore interessano circa 7,5 milioni di persone in Italia. In 36 anni (1980-2016) la mortalit¨¤ totale si ¨¨ pi¨´ che dimezzata e il contributo delle nuove terapie per le malattie cardiovascolari ¨¨ stato quello che pi¨´ ha influito su questa tendenza. Nello stesso periodo, la mortalit¨¤ per le malattie ischemiche del cuore si ¨¨ ridotta di circa il 68% e quella per patologie cerebrovascolari del 73%. Successi che rischiano di essere seriamente messi in discussione dalla pandemia. Da un lato, infatti, le statistiche hanno ampiamente dimostrato che i pazienti con malattie cardiovascolari presentano un rischio doppio di non sopravvivere al virus in caso di infezione e che un contagiato da Covid-19 su cinque va incontro a conseguenze cardiovascolari; dall¡¯altro troppe persone hanno paura d'andare in ospedale e contrarre Covid-19 per cui troppi sono stati e continuano essere i ritardi nelle cure di gravi patologie del cuore. Ora poi, un nuovo vasto studio su oltre 150.000 soggetti "sani"?che hanno superato il virus indica quante e quali sequele importanti l¡¯infezione pu¨° lasciare sull¡¯apparato cardiovascolare.
Il cuore non aspetta
¡ª ??¡°Si sta delineando un quadro preoccupante che rischia di annullare le importanti conquiste ottenute in oltre 20 anni ¨C spiega Ciro Indolfi, vicepresidente di FOCE, la Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi, e presidente della Societ¨¤ Italiana Cardiologia -. I ritardi nelle cure possono costare la vita o compromettere irrimediabilmente l'efficacia delle terapie che, fino a prima dell'emergenza Coronavirus, garantivano a milioni di persone di superare malattie serie quali infarto o ictus e continuare ad avere una vita normale.¡± Soprattutto in presenza dei primi sintomi di un problema coronarico, come un dolore di tipo costrittivo al torace o affanno del respiro, ¨¨ opportuno rivolgersi al sistema dell¡¯emergenza 118 senza timore perch¨¦ gli ospedali hanno attivato percorsi separati per ridurre il rischio di infezione: la tempestivit¨¤ dell¡¯intervento pu¨° fare la differenza fra la vita e la morte. Il cuore non aspetta: ogni 10 minuti di ritardo nella diagnosi e nel trattamento di un infarto miocardico grave, la mortalit¨¤ aumenta del 3% e un intervento successivo ai 90 minuti dall¡¯esordio dei sintomi pu¨° addirittura quadruplicare la mortalit¨¤.
La nuova ricerca
¡ª ?Uno studio pubblicato su?Nature Medicine?e condotto su pi¨´ di 150.000 pazienti guariti dal Covid-19 confrontati con oltre 5 milioni di soggetti sani ha dimostrato che, dopo il contagio, il rischio di patologie cardiovascolari aumenta significativamente, anche in chi ha meno di 65 anni senza fattori di rischio come obesit¨¤ o diabete. ? stato provato che i?pazienti guariti dal Covid hanno il 52% di probabilit¨¤ in pi¨´ di ictus. E il pericolo di scompenso cardiaco aumenta del 72%. ¡°? uno scenario che impone non solo di recuperare quanto prima i ritardi accumulati garantendo le cure con la massima priorit¨¤ e salvaguardando la rete dell¡¯emergenza cardiologica, ma anche di investire pi¨´ risorse in ricerca e prevenzione ¨C sottolinea Indolfi -. Vanno inoltre eliminate le disparit¨¤ tra gli standard di assistenza forniti nelle diverse Regioni, soprattutto per quanto riguarda diagnosi o interventi ad alta complessit¨¤ nel Sud. E devono essere rinnovate le infrastrutture dei grandi ospedali.
I numeri preoccupanti dell¡¯Italia
¡ª ??Il ridimensionamento dell¡¯assistenza nel nostro Paese ¨¨ stato evidenziato da una recente indagine condotta dalla Societ¨¤ Italiana di Cardiologia: il 68% dei centri ha ridotto i ricoveri elettivi (programmati) dei pazienti cardiopatici, il 50% ha diminuito l¡¯offerta degli esami diagnostici e il 45% ha tagliato le visite ambulatoriali. Il 22% ha dovuto addirittura ridurre i posti letto in terapia intensiva cardiologica (UTIC), mentre il 18% degli ospedali ha diminuito il personale medico in UTIC e il 13% quello infermieristico. ¡°Sono diminuite le angioplastiche coronariche, le procedure per l¡¯impianto di pacemaker e defibrillatori, le ablazioni ¨C sottolinea l¡¯esperto -. Non solo. Sono stati ridotti gli elettrocardiogrammi, le ecocardiografie e i test da sforzo. Viene a mancare un¡¯assistenza adeguata alla prevenzione e al trattamento delle loro patologie. E in pi¨´ si stima che una persona contagiata dal Covid-19 su cinque vada incontro a conseguenze cardiovascolari¡±.
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