Lo studio
Sonno disturbato tra i 30 e i 40 anni? La memoria potrebbe essere a rischio
Il sonno, e di conseguenza la sua mancanza, influenza profondamente il nostro organismo. I disturbi del sonno possono avere un forte impatto sulla nostra quotidianit¨¤, arrivando a provocare stanchezza cronica, cali dell¡¯attenzione o un aumento dell¡¯irritabilit¨¤ con tutte le conseguenze che questi stati possono avere sulla nostra produttivit¨¤ o le relazioni sociali. Un sonno disturbato per chi ha tra i 30 e i 40 anni, per¨°, sembra legato anche a una maggiore probabilit¨¤ di soffrire di problemi di memoria e di ragionamento, anche a distanza di anni.
A rivelarlo ¨¨ una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Neurology e condotta Yue Leng dell'Universit¨¤ della California nell'arco di 11 anni esaminando la durata e la qualit¨¤ del sonno di 526 persone con un'et¨¤ media di 40 anni.
Come ¨¨ stato condotto lo studio
¡ª ?All'inizio degli anni 2000 526 volontari sono stati chiamati a indossare al polso un dispositivo di monitoraggio dell'attivit¨¤ per tre giorni consecutivi in due diverse occasioni ad un anno di distanza l'uno dall'altro, dormendo in media 6 ore a notte.
Dopo ogni sessione i volontari hanno dovuto completare un questionario sulla qualit¨¤ del sonno con punteggi da zero a 21, dove zero indicava una qualit¨¤ ottima del sonno e 21 una peggiore qualit¨¤ del riposo notturno. 239 persone, il 45,6% del totale, hanno assegnato un punteggio superiore a 5 alla qualit¨¤ del proprio sonno. Non solo. I ricercatori hanno sottoposto i partecipanti allo studio anche a test di memoria e di pensiero.
Sonno disturbato e memoria a rischio: cosa emerge dallo studio
¡ª ?Undici anni dopo, tra il 2015 e il 2016, i ricercatori hanno analizzato le abilit¨¤ cognitive di quei 526 partecipanti allo studio con interviste e test e il responso ¨¨ stato chiaro, pur considerando il piccolo campione: dei 175 individui con il sonno pi¨´ disturbato, 44 hanno mostrato prestazioni cognitive scadenti poco pi¨´ di un decennio dopo rispetto a 10 dei 176 individui con il sonno meno disturbato.
"I nostri risultati indicano che la qualit¨¤, piuttosto che la quantit¨¤ del sonno, ¨¨ pi¨´ importante per la salute cognitiva nella mezza et¨¤", ha spiegato l'autore dello studio Yue Leng in occasione della pubblicazione dei risultati su Neurology.
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Le persone con il sonno pi¨´ disturbato, secondo lo studio, avevano pi¨´ del doppio delle probabilit¨¤ di avere prestazioni cognitive scadenti rispetto a coloro con il sonno meno disturbato: "Dato che i segni della malattia di Alzheimer iniziano ad accumularsi nel cervello diversi decenni prima dell'inizio dei sintomi, la comprensione del legame tra sonno e cognizione nelle prime fasi della vita ¨¨ fondamentale per capire il ruolo dei problemi del sonno come fattore di rischio per la malattia".
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