Le stime
Tumore alla prostata: i casi raddoppieranno entro il 2040. Lo studio
Il tumore alla prostata ¨¨ uno dei tumori pi¨´ diffusi nella popolazione maschile, pari a circa il 18,5% di tutti i tumori che vengono diagnosticati ogni giorno nell'uomo. Pur trattandosi di uno dei tumori coi dati pi¨´ incoraggianti sulla sopravvivenza, soprattutto se si interviene in tempo, le diagnosi potrebbero aumentare sensibilmente nei prossimi 20 anni anni. Lo rivela uno studio della Commissione di The Lancet, secondo il quale entro il 2040 i casi potrebbero raddoppiare.
Le stime sulle diagnosi di tumore alla prostata
¡ª ?Ad oggi non abbiamo dati precisi sulle diagnosi di tumore alla prostata, ma le stime ci forniscono una panoramica chiara della situazione: in Italia i nuovi casi di questa forma di cancro sono gi¨¤ aumentati da qualche anno a questa parte, passati da 34.800 nel 2017 a 40.500 nel 2022, come rivelato lo scorso anno dell¡¯Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). Una tendenza in aumento in Italia e nel resto del mondo per una serie di fattori su cui non possiamo intervenire ma che dobbiamo tenere in considerazione quando si parla di prevenzione.
Le previsioni sul futuro
¡ª ?Il quadro delineato dalla prestigiosa rivista scientifica britannica in questi giorni ¨¨ in linea con l'allarme che lo scorso anno aveva lanciato l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro a partire da proiezioni basate sull'andamento degli ultimi anni nelle diagnosi di tumore alla prostata: i casi registrati in tutto il mondo, circa 1.4 milioni nel 2020, potrebbero raddoppiare entro il 2040, toccando i 2,9 milioni di casi all'anno con un aumento particolare nei Paesi a basso e medio reddito.
Questa importante stima parte dai principali fattori di rischio, dall'et¨¤ superiore ai 50 anni a una storia familiare della malattia, e dalle modalit¨¤ con cui oggi vengono effettuati i controlli. Nei Paesi industrializzati, Italia compresa, l'approccio attuale prevede controlli periodici per gli uomini che hanno superato i 50 anni, ma questo non permette di individuare il cancro alla prostata nei soggetti pi¨´ giovani e a rischio pi¨´ elevato.
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Con l'aumento dei casi nel prossimo ventennio, dicono gli esperti, aumenteranno inevitabilmente anche i decessi per cancro alla prostata. La stima attuale parla di un aumento dell'85% nella mortalit¨¤ annuale entro il 2040, da circa 375mila decessi annuali nel 2020 e quasi 700mila nell'arco di 20 anni, la maggior parte dei quali nei Paesi meno sviluppati.
Come affrontare il problema
¡ª ?Cosa si pu¨° fare di fronte a questa stima piuttosto preoccupante? "Sappiamo che questo aumento dei casi ¨¨ in arrivo, quindi dobbiamo iniziare a pianificare e agire ora", ha spiegato il dottor Nicholas James, primo firmatario del rapporto di The Lancet. Questo significa iniziare il prima possibile a pianificare interventi basati sulle evidenze scientifiche, "come una migliore diagnosi precoce e programmi educativi" che potranno contribuire a salvare vite umane e a prevenire malattie dovute al cancro alla prostata negli anni a venire.
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