La malattia colpisce circa un uomo ogni otto, ma le AI possono rivoluzionare cura e diagnosi?
Una recente ricerca pubblicata su Cell Genomics rivela che non esiste solo un tipo di?tumore alla prostata.?La malattia, che colpisce un uomo ogni otto, comprende infatti?due diversi sottotipi di cancro (detti evotipi). E il merito della scoperta ¨¨ dell'intelligenza artificiale (AI) come strumento di analisi e interpretazione dei dati. Come nel corso dell'evoluzione umana si sono manifestate variazioni e adattamenti che hanno plasmato la nostra specie, infatti, cos¨¬ anche il tumore alla prostata segue un percorso evolutivo. Questa rivelazione consentir¨¤?agli esperti di individuare e distinguere i diversi sottotipi della malattia e, con un po' di fortuna, di sviluppare strategie terapeutiche pi¨´ mirate e efficaci.
Il tumore alla prostata e la scoperta dell'intelligenza artificiale
¡ª ?Lo studio finanziato da Cancer Research UK e Prostate Cancer Research ha utilizzato l'intelligenza artificiale per identificare due distinti sottotipi di cancro alla prostata, aprendo la strada a nuove possibilit¨¤ diagnostiche e terapeutiche. "La nostra ricerca dimostra che i tumori alla prostata si evolvono lungo molteplici vie, portando a due distinti tipi di malattia", ha spiegato il dottor Dan Woodcock, ricercatore capo del Dipartimento di Scienze Chirurgiche del Nuffield presso l'Universit¨¤ di Oxford. "Questa comprensione ¨¨ fondamentale poich¨¦ ci permette di classificare i tumori in base a come il cancro si evolve anzich¨¦ solo su mutazioni genetiche individuali o modelli di espressione". L'analisi del DNA di 159 pazienti, condotta tramite sequenziamento del genoma completo, ha permesso di individuare differenze genetiche significative tra i tumori. L'intelligenza artificiale, sotto forma di reti neurali, ha poi classificato i pazienti in due gruppi distinti, confermando cos¨¬ la presenza di due sottotipi di tumore alla prostata.?
l'"albero evolutivo"
¡ª ?La validazione della scoperta ¨¨ stata ottenuta applicando due diversi approcci matematici e confrontando i risultati con dati indipendenti da altre parti del mondo. I ricercatori hanno inoltre tracciato una sorta di "albero evolutivo" che illustra lo sviluppo dei due sottotipi di cancro, restituendo cos¨¬ una visione pi¨´ completa della complessit¨¤ della malattia.
le prospettive future
¡ª ?L'aspetto pi¨´ interessante della notizia, tuttavia, non risiede in ci¨° che si pu¨° ricavarne nell'immediato, quanto piuttosto nel futuro che attende la medicina clinica. "Questo studio riveste un'importanza cruciale" ha commentato il Professor Colin Cooper, della UEA¡¯s Norwich Medical School, "poich¨¦, fino ad oggi, il carcinoma prostatico era considerato una malattia singola. Tuttavia, grazie ai progressi nell'intelligenza artificiale, siamo ora in grado di dimostrare l'esistenza di due sottotipi distinti. Confidiamo che queste scoperte non solo possano salvare vite in futuro attraverso una diagnosi pi¨´ accurata e terapie personalizzate, ma possano anche aiutare i ricercatori che operano in altri ambiti oncologici a comprendere meglio diverse tipologie di cancro".
il futuro della ricerca clinica
¡ª ?L'utilizzo dell'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il panorama della medicina in diversi ambiti. Un esempio significativo ¨¨ rappresentato da Charm, un'innovativa tecnologia sviluppata dalla Scuola di Medicina di Harvard, che durante gli interventi chirurgici aiuta a diagnosticare i tumori cerebrali in tempo reale. Analizzando la firma genetica dei tumori, Charm fornisce agli operatori una guida preziosa nella scelta del trattamento pi¨´ adatto, migliorando cos¨¬ le prospettive di ripresa e guarigione dei pazienti. Allo stesso modo, Sybil, un'intelligenza artificiale creata dall'Universit¨¤ del Massachusetts, riesce a prevedere con una precisione del 94% il rischio di cancro ai polmoni entro un anno, a partire da comuni immagini di tomografia computerizzata. Uno strumento che permetter¨¤ di individuare precocemente le lesioni sospette, consentendo un monitoraggio tempestivo dei pazienti a rischio.
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Altro esempio ¨¨ Katherine, il primo avatar conversazionale nel settore sanitario, che grazie alla tecnologia Large Language Model ¨¨ in grado di comprendere e rispondere in linguaggio medico. Utilizzata presso il Massachusetts General Hospital, Katherine supporta il programma Raising Healthy Hearts, che contribuisce alla creazione di report accurati?semplificando la gestione delle cartelle cliniche.
L'AI insomma sta diventando un prezioso alleato nella lotta contro le malattie. Le sue capacit¨¤ di analisi avanzata di dati complessi e di apprendimento automatico offrono nuove e rivoluzionarie opportunit¨¤ per la medicina clinica e la ricerca. Tra i vantaggi dell'uso dell'AI in ambito medico, ci sono senza dubbio:
- Migliore diagnosi:?l'AI pu¨° analizzare immagini mediche, dati biometrici e cartelle cliniche con una precisione e una velocit¨¤ superiori a quelle umane, favorendo una diagnosi pi¨´ precoce e accurata delle malattie.?
- Terapie personalizzate:?l'AI pu¨° identificare i sottotipi di una malattia e le caratteristiche individuali di ciascun paziente, permettendo di sviluppare terapie personalizzate pi¨´ efficaci e con numero inferiore di effetti collaterali.
- Sviluppo di nuovi farmaci:?l'AI pu¨° accelerare il processo di scoperta e sviluppo di nuovi farmaci, analizzando milioni di dati per identificare nuovi bersagli terapeutici e ottimizzare il processo di sperimentazione, riducendo al minimo tempi e risorse.
- Monitoraggio del paziente:?l'AI pu¨°? infine aiutare a monitorare in tempo reale le condizioni dei pazienti, identificando precocemente eventuali peggioramenti e consentendo un intervento tempestivo, prima che i danni siano irreversibili.
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