Situazione che colpisce con pi¨´ frequenza gli anziani, pu¨° essere legata anche ad altre problematiche: ecco come riconoscerla e trattarla
La disfagia ¨¨ la difficolt¨¤ a deglutire, il passaggio difficoltoso di bevande e/o alimenti durante una delle tre fasi che caratterizzano la deglutizione normale: orale, faringea ed esofagea. Si tratta di una patologia che insorge con pi¨´ frequenza negli anziani, perch¨¦ l¡¯invecchiamento pu¨° provocare l¡¯indebolimento dei muscoli della mascella, la perdita dei denti, disfunzioni dell¡¯odorato e del gusto e una ridotta salivazione. Tuttavia, chiunque pu¨° riscontrare la malattia, a qualsiasi et¨¤. Quando la disfagia ¨¨ dovuta a una masticazione scorretta, potrebbe trattarsi di un disturbo occasionale; quando invece tende a cronicizzarsi, potrebbe essere il preludio di altre patologie.
possibili cause
¡ª ?Oltre all'avanzare dell'et¨¤, esistono svariate patologie correlate alla disfagia, quali:
- anoressia;
- Morbo di Parkinson;
- bronchite;
- diverticoli esofagei;
- esofagite;
- fibrosi cistica;
- gastrite;
- malattia di Wilson;
- reflusso gastroesofageo;
- tumore allo stomaco e all'esofago;
- tracheite;
- tonsillite.
trattamento della disfagia
¡ª ?Il Ministero della Salute indica in quale modo trattare i pazienti affetti da disfagia: "Nei pazienti con deficit della masticazione e in pazienti che presentano problemi meccanici o funzionali di deglutizione ¨¨ necessario prevedere una progressione di cibi basata sulla capacit¨¤ masticatoria e deglutitoria. La scelta degli alimenti dipendente dal tipo e dal grado di disfagia, deve essere guidata principalmente dai seguenti criteri:?
- sicurezza del paziente, limitando il rischio di aspirazione (passaggio di cibo nelle vie aree) attraverso la scelta di alimenti con idonee propriet¨¤ fisiche (densit¨¤, omogeneit¨¤, viscosit¨¤);
- fabbisogno alimentare del paziente, con riferimento all¡¯apporto calorico e di liquidi, alle eventuali esigenze dietetiche e alle sue preferenze alimentari;?
- ad alta densit¨¤ nutrizionale, indicata per pazienti inappetenti che non presentano difficolt¨¤ di masticazione e di deglutizione: i pasti sono di volume ridotto, ad alta densit¨¤ di nutrienti, frazionati durante la giornata con l¡¯aggiunta di spuntini tra i pasti principali".
Nei casi in cui la disfagia sia di lieve entit¨¤ e diagnosticata per tempo, ¨¨ bene procedere con un training deglutitorio specialistico. In altre parole, per il paziente si tratta di re-imparare a mangiare: ¨¨ quindi fondamentale un approccio terapeutico multi disciplinare, che chiama in causa sia nutrizionisti, che foniatri e logopedisti.
complicanze
¡ª ?Le complicanze pi¨´ importanti della disfagia sono la polmonite, la disidratazione e la malnutrizione. L'alterazione della meccanica deglutitoria, infatti, impedisce al paziente disfagico di introdurre i nutrienti fondamentali per una dieta sana. In particolare, viste le difficolt¨¤ masticatorie, vengono ridotti o eliminati del tutto alimenti quali carne, verdura e frutta, le cui parti risultano difficili da deglutire. Questo porta a una drastica riduzione di macronutrienti, con relativa malnutrizione e peggioramento del quadro clinico. Per questo motivo ¨¨ fondamentale un'azione sinergica degli specialisti, con particolare attenzione all'aspetto nutrizionale.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA