la ricerca
Artrite, un paziente su 3 non segue in modo corretto le terapie. Ecco perch¨¦
Circa il 30% dei pazienti con artrite reumatoide, che diventano il 40% in chi soffre di artrite psoriasica, non segue correttamente la terapia, con un alto rischio di aumento dell'infiammazione e di disabilit¨¤, oltre che di un importante aumento dei costi per cure e assistenza. All'origine del fenomeno una scarsa comunicazione medico-paziente, che comporta preoccupazioni spesso infondate nei malati rispetto ai possibili effetti collaterali e la convinzione che l'interruzione o la temporanea modifica delle terapie non abbia conseguenze. ? uno dei temi affrontati in occasione del recente congresso dell'Eular, European Alliance of Associations for Rheumatology, che si ¨¨ tenuto a Milano, a testimonianza - ha spiegato Gian Domenico Sebastiani, presidente Societ¨¤ italiana di reumatologia (Sir) - "dell'importanza della reumatologia italiana". "L'elevato livello della nostra ricerca scientifica - ha aggiunto - permette un costante miglioramento delle terapie e dei loro livelli di tolleranza, con aumento della qualit¨¤ di vita dei pazienti e diminuzione delle disabilit¨¤: se non ¨¨ possibile guarire una malattia cronica siamo per¨° in grado di bloccarne l'attivit¨¤. Ovviamente, per¨°, i farmaci devono essere assunti regolarmente e secondo le indicazioni del proprio medico. Il nostro impegno oggi, soprattutto rispetto a malattie infiammatorie come le artriti, che colpiscono ben 5 milioni persone, ¨¨ proprio verso una maggiore consapevolezza del paziente riguardo l'importanza di assumere correttamente i farmaci. Un aiuto significativo pu¨° arrivare dai lay summaries, riassunti `laici? sulle indicazioni di utilizzo dei farmaci rivolti ai non addetti ai lavori, strumenti utili per l'accompagnamento del paziente nella terapia".
mancanza di comunicazione
¡ª ??"Diversi studi - aggiunge Annamaria Iagnocco, past president Eular - hanno dimostrato come la scorretta assunzione dei farmaci, con modalit¨¤ e tempi diversi rispetto a quanto indicato dal medico, con interruzioni volontarie o dosi ridotte, riduca significativamente la risposta. Il motivo della scarsa aderenza ¨¨ legato a una non corretta comprensione, da parte del paziente, dell'importanza della continuit¨¤ del trattamento". Un ruolo significativo "nella comunicazione con il paziente pu¨° essere svolto dalle infermiere dedicate e dai professionisti della salute, perch¨¦ possano, anche loro, far comprendere le indicazioni e i limiti delle diverse terapie".
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