Il fisioterapista
6 cose che devi sapere sulla tua cervicale
La ¡°cervicale¡± affligge buona parte delle persone che conosciamo e spesso si presenta in modo ricorrente durante tutto l¡¯anno. Dobbiamo considerarla una malattia o una sentenza a vita? Tranquilli, la risposta ¨¨ NO, non ¨¨ una malattia n¨¦ tantomeno qualcosa con cui dovremo convivere per sempre.
Il termine ¡°cervicale¡± viene spesso utilizzato in modo improprio per far riferimento alla condizione di dolore che colpisce la regione della colonna compresa tra la testa e le spalle, in realt¨¤ il termine indica solamente l¡¯area anatomica ma non implica la presenza di dolore (¡°ho la cervicale¡± ¨¨ un po¡¯ come dire ¡°ho la gamba¡±) che invece rientra nel quadro clinico di quella che viene definita Cervicalgia. Questa coinvolge prevalentemente la regione posteriore del collo arrivando talvolta a raggiungere la testa, la zona alta della schiena, le spalle e soprattutto la zona tra collo e spalle.
Il dolore cervicale a causa della sua grande diffusione ¨¨ spesso oggetto di ¡°miti¡± e proposte terapeutiche miracolose, rendendo talvolta difficile per la persona capire veramente di cosa si tratta. Soprattutto, nel corso degli anni ¨¨ stato attribuito alla ¡°cervicale¡± un significato molto pi¨´ spaventoso e preoccupante rispetto a quanto non lo sia in realt¨¤. Vediamo allora con FisioScience?6 cose che dal punto di vista scientifico dovresti sapere sulla tua cervicale.
1) Il dolore cervicale ¨¨, nella maggior parte dei casi, di natura benigna. I casi in cui il dolore cervicale ¨¨ la facciata di una patologia seria sono molto molto rari, mentre nella maggior parte dei casi il dolore ¨¨ di natura benigna con una prognosi favorevole.
2) Raggi e risonanza magnetica NON sempre sono utili! Gli esiti delle indagini strumentali spesso mostrano segni di degenerazione (artrosi, protrusioni¡) che sono molto comuni anche nelle persone che non hanno alcun dolore! Non possiamo quindi giustificare il nostro dolore solamente facendo riferimento al referto della risonanza, soprattutto quando il dolore persiste da tempo. Le indagini strumentali devono invece essere considerate nell¡¯immediato nei casi di sospetto di un problema grave che necessita di chirurgia o re-invio allo specialista.
3) La maggior parte degli episodi di dolore acuto si risolvono nell¡¯arco di due settimane. A supporto del fatto che spesso gli episodi di dolore cervicale sono benigni, dobbiamo considerare che la maggior parte di questi ultimi si risolve in un arco di tempo compreso tra due settimane e tre mesi. Purtroppo ¨¨ un dato statistico e non una regola, ci sono alcuni pazienti infatti che soffrono di dolore cervicale per pi¨´ tempo.
4) NON ¨¨ la postura in s¨¦ che mantieni a lavoro, a casa sulla poltrona, mentre guardi la tv o sei al telefono che crea problemi, ma il fatto che rimani in quella posizione troppo tempo! Il nostro corpo non si preoccupa tanto delle posture che assumiamo, ma tende a lamentarsi quando queste posizioni si protraggono nel tempo!
5) Non credere alla Text Neck Syndrome! Il text-neck, fa riferimento alla patologia del 21esimo secolo secondo cui chi usa il cellulare dovrebbe sviluppare dolore cervicale per via della posizione in flessione della del collo e della testa. Bene, la ricerca scientifica non sostiene la correlazione tra l¡¯utilizzo dello smartphone e la presenza di dolore cervicale che invece viene spesso sbandierata in campagne pubblicitarie.
6) S¨¬, si pu¨° prevenire il dolore cervicale, ma solo con esercizio e attivit¨¤ fisica. Mettiamo una bella X su cerotti, creme, pomate, pietre che emanano calore, mani poggiate sulla testa per qualche minuto, o qualunque altra cosa che non prevede il movimento. Il collo, come del resto tutte le nostre aree anatomiche, ¨¨ fatto per muoversi e per questa ragione deve farlo! Effettivamente, non ci sono controindicazioni al movimento, all¡¯esercizio e, in senso pi¨´ generale, all¡¯attivit¨¤ fisica.
In caso di dolore la fisioterapia ¨¨ un ottimo alleato contro la "cervicale" e in questo contesto un fisioterapista specializzato nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici pu¨° valutare, interpretare e programmare il percorso terapeutico adatto alle tue necessit¨¤. Ricordati sempre di verificare che sia laureato e iscritto all¡¯albo territoriale di riferimento.
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