Le donne (ma non solo) hanno maggiori probabilit¨¤ di soffrire di questa malattia dello scheletro che aumenta il rischio di avere una frattura. Ecco perch¨¦ e come comportarsi
L¡¯esercizio fisico regolare, almeno due volte a settimana, ¨¨ un toccasana anche per le ossa. Ormai moltissime ricerche scientifiche hanno dimostrato che per tutelare la salute del nostro scheletro e preservarne al meglio struttura e funzionalit¨¤, ¨¨ fondamentale adottare fin dalla giovanissima et¨¤ corretti stili di vita, basati su due cardini essenziali: dieta equilibrata e variata, ricca di calcio e vitamina D (questa vitamina ¨¨ necessaria per assorbire a livello intestinale il calcio contenuto negli alimenti) e attivit¨¤ fisica costante, almeno due volte a settimana. ? altrettanto noto che le donne, dopo la menopausa, sono molto pi¨´ a rischio osteoporosi degli uomini. Ma chi ¨¨ particolarmente ¡°in pericolo¡± e cosa pu¨° fare?
I tre pericoli maggiori delle donne
¡ª ?"Va sempre premesso che l¡¯osteoporosi ¨¨ una malattia dello scheletro in cui?aumenta il rischio di avere una frattura, anche per un trauma minore, perch¨¦ si riduce la resistenza dell¡¯osso - spiega Luca Pietrogrande, direttore dell¡¯Ortopedia e Traumatologia all¡¯Ospedale San Paolo di Milano -. Detto questo, perch¨¦ le donne sono a maggior rischio di osteoporosi rispetto agli uomini, pu¨° essere sintetizzato in tre ragioni: hanno in genere, per costituzione, minor massa ossea e quindi ¡°partono in svantaggio¡±; vivono pi¨´ a lungo e dunque perdono sostanza ossea per un maggior numero di anni; ma, soprattutto, entrano in menopausa, periodo nel quale cala bruscamente produzione di ormoni estrogeni che, tra i tanti effetti, hanno anche quello di preservare la riserva di calcio dello scheletro a fini riproduttivi¡±. Dopo la menopausa, infatti, aumenta la velocit¨¤ di rimodellamento dell¡¯osso (fenomeno necessario a mantenere l¡¯efficienza dello scheletro) con uno sbilanciamento verso il riassorbimento.
Chi altro rischia di pi¨´ e i sintomi
¡ª ?Sono a rischio di osteoporosi, per¨°, anche gli uomini in et¨¤ senile e, soprattutto tutte quelle persone che abbiano situazioni note per compromettere la salute dello scheletro, come grave insufficienza renale, malattie reumatiche, disturbi dell¡¯assorbimento intestinale e tutte le malattie neurologiche che compromettano la mobilit¨¤. Quali i campanelli d¡¯allarme? ¡°Purtroppo l¡¯unico vero sintomo dell¡¯osteoporosi ¨¨ il dolore dovuto a una frattura, che, purtroppo ¨¨ tardivo ¨C risponde Pietrogrande -. Come prevenzione, si pu¨° quindi solo individuare i soggetti a rischio, tramite fattori di rischio riconoscibili con semplici domande¡±.
Prevenzione
¡ª ?I fattori di rischio pi¨´ frequenti sono: et¨¤ superiore a 50 anni, sesso femminile, stato menopausale, storia familiare di osteoporosi o di fratture da fragilit¨¤ (per esempio il femore negli anziani), pregresse fratture da fragilit¨¤ (magari un polso o un osso metatarsale con semplici cadute), fumo, alcol, scarso apporto alimentare di calcio e vitamina D, assunzione di farmaci come il cortisone che favoriscano la fragilit¨¤ ossea. ¡°Un semplice sistema per calcolare il rischio di un singolo individuo di andare incontro a una frattura da fragilit¨¤ nei prossimi 10 anni ¨¨ quello di utilizzare l¡¯algoritmo di calcolo FRAX, disponibile liberamente in rete ¨C conclude l¡¯esperto -. Se la probabilit¨¤ supera il 20% il rischio ¨¨ elevato e il soggetto deve assolutamente rivolgersi a un medico in grado di curare l¡¯osteoporosi. Se il rischio ¨¨ superiore al 10% vale la pena comunque di parlare con il proprio medico di famiglia che valutando la situazione pu¨° decidere di far eseguire esami diagnostici come quello densitometrico¡±.
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