Promette di "riprogrammare" il nostro software biologico, attraverso una serie di strategie e metodi (anche tecnologici) per ottenere il massimo da corpo e mente
Per ottimizzare le proprie prestazioni, da quelle fisiche a quelle mentali, si pu¨° fare affidamento al biohacking, che pu¨° essere definito come l¡¯arte e la scienza della gestione della propria biologia. Questa metodologia si basa su un approccio multidisciplinare che ha solide fondamenta scientifiche e che prevede, laddove utile, anche il ricorso a dispositivi tecnologici molto avanzati. Nel biohacking si utilizzano dunque tutti gli strumenti, i metodi e le strategie possibili per ottenere il massimo dal proprio corpo e dalla propria mente.
biohacking: gli obiettivi
¡ª ?Il biohacking sfrutta tutte le possibili leve a disposizione della persona, a partire dalla nutrizione, senza dimenticare neppure l¡¯ambiente, che pu¨° essere ¡°hackerato¡± modificando l¡¯aria che si respira, la luce e la temperatura. Sotto l¡¯aspetto alimentare, il biohacking cura soprattutto il metabolismo flessibile: si mangia in base all¡¯occorrenza per favorire un metabolismo capace di ottenere il massimo da qualsiasi tipo di dieta. Si fa, inoltre, ricorso a integratori specifici, da scegliere a seconda della persona e delle condizioni in cui si trova in quel momento, e a tecniche di allenamento costruite su misura in base a sesso, et¨¤, professione, abitudini ed esigenze specifiche. ¡°L¡¯ottimizzazione delle capacit¨¤ fisiche avviene attraverso la massima customizzazione possibile attorno all¡¯individuo. Non a caso, chi si cimenta con il biohacking impara anche ad auto-misurarsi in modo oggettivo per costruire il proprio ¡®kit di hackeraggio e alterazioni¡¯ utile a ottenere il massimo¡± spiega Stefano Santori, biohacker, coach e formatore. Il concetto di dieta nel biohacking ¨¨ dunque molto diverso da quello comune.
SFRUTTARE AL MASSIMO LE POTENZIALIT¨¤?
¡ª ?Oltre alle prestazioni fisiche, il biohacking ¨¨ un prezioso alleato per migliorare le prestazioni cognitive. Anche in quest¡¯ambito, i principi per rendere al massimo delle proprie potenzialit¨¤ sono gli stessi. ¡°Il biohacking ¨¨ in netta contrapposizione a metodiche anche con lunghe tradizioni alle spalle che tendono a essere verticali. Per esempio, chi pratica yoga ¨¨ portato a sposare un determinato stile di vita e lo stesso vale anche per chi si cimenta nella mindfulness oppure nell¡¯autoipnosi. Invece, il biohacking, quando ¨¨ applicato al lavoro mentale, parte dal presupposto di non abbracciare necessariamente una sola sovrastruttura di credenze, anche spirituali, cercando invece di trarre il meglio da tutte¡± sottolinea Santori. Per sfruttare al massimo le potenzialit¨¤ della mente si pu¨° far ricorso, tramite dispositivi specifici, al neuro-feedback, che permette di regolare le proprie onde cerebrali, e ad altre tecniche specifiche. Una nutrizione studiata ad hoc ha effetti positivi anche sulle performance mentali. Per esempio, si pu¨° far ricorso al digiuno intermittente per aumentare la lucidit¨¤ oppure a integratori nootropi, che migliorano le capacit¨¤ cognitive.
UTILE SOPRATTUTTO AGLI SPORTIVI?
¡ª ?Tra le categorie di persone che maggiormente possono beneficiare del biohacking ci sono senza dubbio gli sportivi, come testimonia il caso dell¡¯attaccante norvegese del Manchester City Erling Haaland. Gli atleti possono sfruttare gli effetti positivi del biohacking per potenziare la propria condizione sotto l¡¯aspetto fisico e mentale. Grazie a esso, si alza il livello delle prestazioni e parallelamente aumentano le possibilit¨¤ di successo. ¡°Rispetto alle persone comuni, gli sportivi possono trarre ulteriori vantaggi con la metodologia dei cosiddetti ¡®marginal gains¡¯, che consiste nel lavorare su quei piccoli vantaggi che, soprattutto ad alti livelli, rappresentano una discriminante fondamentale tra la vittoria e la sconfitta¡± conclude Santori.
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