L'agitazione legata ad alcune fasi di un volo ha una spiegazione. E c'¨¨ anche un motivo per cui le persone sportive potrebbero soffrirne meno¡
? la paura pi¨´ o meno latente di chiunque prenda un aereo, frequent flyers inclusi: incontrare una turbolenza in volo non ¨¨ piacevole. E non tanto per i rischi che comporta, visto che la scienza ci dice che le turbolenze non fanno cadere gli aerei, e - secondo uno studio di qualche anno fa - creano problemi solo a 20 passeggeri su 800 milioni. Un'inezia. Ma gli effetti che hanno sul nostro corpo possono crearci qualche disagio...?
cosa sono le turbolenze aeree
¡ª ?Le turbolenze aeree sono il risultato di un movimento irregolare dell'aria, che pu¨° causare lo spostamento di un aeroplano in seguito all'aumento di velocit¨¤ e del cambio di direzione delle correnti d'aria. Ne possiamo avere un esempio con un facile esperimento a casa col phon: se lo accendiamo e lo teniamo fermo, l'aria esce a velocit¨¤ costante. Ma baster¨¤ iniziare a muovere l'asciugacapelli, perch¨¦ il movimento dell'aria diventi irregolare, creando piccole turbolenze. ? su scala ridotta quello che succede in volo.?
reazioni alle turbolenze
¡ª ?In un articolo pubblicato su The Conversation alcuni giorni fa, Adam Taylor, direttore del Clinical Anatomy Learning Center della Lancaster University (UK) ha spiegato come e perch¨¦ le turbolenze possono provocare sintomi spiacevoli a chi vola.
- In pratica, il nostro corpo ¨¨ dotato della capacit¨¤ di orientarsi e riconoscere la propria posizione in qualsiasi contesto ambientale, stabilendo una relazione spaziale con gli oggetti circostanti basata su distanza e direzione (orientamento spaziale). Durante il volo in aereo, l'esperienza tipica prevede movimenti in avanti, salite, virate e discese. Ma l'arrivo di una turbolenza interrompe questo flusso regolare di movimento, generando confusione nelle informazioni sensoriali elaborate dal cervello e inducendo il corpo a tentare di ristabilire l'equilibrio.?
- L'orecchio interno gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui avvertiamo il movimento. Sebbene una parte di esso, la coclea, sia dedicata all'udito, le altre parti - i canali semicircolari, l'utricolo e il sacculo - sono cruciali per il senso dell'equilibrio e la percezione della posizione del corpo. Questi componenti usano piccolissime cellule in un fluido, gli otoliti, che si muovono quando muoviamo la testa, aiutandoci a sentire il movimento. Durante la turbolenza in aereo, lo spostamento imprevedibile di questo fluido confonde il cervello, richiedendo dai 10 ai 20 secondi per adattarsi alla nuova posizione. La situazione ¨¨ complicata dall'assenza di un orizzonte visivo, a cui normalmente ci affidiamo per orientarci, rendendo l'orecchio interno la principale fonte di informazioni sensoriali. Ci¨° pu¨° causare vertigini, sudorazione, nausea e vomito.
sensibilit¨¤ alle turbolenze
¡ª ?Secondo alcuni studi?le donne potrebbero essere pi¨´ sensibili degli uomini alle turbolenze aeree. Ma non solo: una turbolenza pu¨° causare un innalzamento della frequenza cardiaca, che tende gi¨¤ a essere pi¨´ elevata del solito durante il volo a causa della ridotta saturazione di ossigeno nell'aria. Pertanto, chi ha una frequenza cardiaca pi¨´ alta pu¨° risentirne maggiormente. Tuttavia, coloro che si dedicano regolarmente all'attivit¨¤ fisica possono essere in una posizione migliore: l'esercizio costante, infatti, contribuisce a ridurre la frequenza cardiaca a riposo, offrendo una certa protezione contro il disagio causato dalle turbolenze.
cosa fare durante le turbolenze
¡ª ?Per attenuare gli effetti delle turbolenze, gli esperti consigliano di preferire un posto vicino al finestrino. Guardare il paesaggio esterno pu¨° fornire al cervello informazioni visive utili a mitigare il disorientamento, rassicurando il sistema nervoso. Meglio ancora un sedile nella parte anteriore dell'aereo o vicino alle ali, poich¨¦ queste zone subiscono meno le oscillazioni. Taylor sottolinea poi l'efficacia della respirazione controllata come metodo per fronteggiare le turbolenze. Fare esercizi di respirazione profonda o ritmata pu¨° tranquillizzare il sistema nervoso e diminuire i sintomi della cinetosi. E bere alcol? Decisamente no, poich¨¦ potrebbe avere effetti controproducenti sulla capacit¨¤ del corpo di adattarsi alle condizioni di volo: "Anche se potremmo sentire che calma i nervi - scrive lo scienziato - se incontriamo una turbolenza, (l'alcol) interferisce con la nostra elaborazione visiva e uditiva e fa aumentare la probabilit¨¤ di vomito. Chi soffre di chinetosi e teme le turbolenze durante il volo, piuttosto ha a disposizione alcuni farmaci".
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