Ecco cosa fare per smettere di autopunirsi. "Occorre comprendere l¡¯inutilit¨¤ di rimuginare su una situazione passata che non potr¨¤ essere cambiata"
¡°Sentirsi amati solo quando si ¨¨ perfetti ¨¨ una strada a senso unico la cui destinazione ¨¨ il senso di colpa¡±. Le parole dello psicoterapeuta Alexander Lowen, fondatore, negli anni¡¯50, dell¡¯analisi bioenergetica, sono il punto di partenza per analizzare questa emozione limitante insieme alla psicoterapeuta Rita Lombardi. ¡°In psicologia - spiega l¡¯esperta - il senso di colpa viene definito come un¡¯emozione complessa, in quanto si sviluppa successivamente a quelle che sono considerate le emozioni di base. Viene innescata dal contesto culturale e sociale nei quali una persona vive e impara a distinguere definitivamente cosa ¨¨ giusto e cosa ¨¨ sbagliato¡±.?
Il senso di colpa, un'emozione morale
¡ª ?Il senso di colpa pu¨° essere considerato un¡¯emozione positiva quando ¨¨ associato all¡¯empatia e a una reale responsabilit¨¤. ¡°Assume connotazioni negative - avvisa Rita Lombardi - quando l¡¯individuo non accetta di aver sbagliato, quando non esiste una reale responsabilit¨¤ e quando non ¨¨ riuscito a chiedere scusa. Di qui, un malessere interiore, composto da rabbia, paura, tristezza e rimorso. In questi casi, contemporaneamente, si possono strutturare a livello fisico delle tensioni muscolari profonde, date dalla somatizzazione di questi sentimenti. Mal di testa e dolori allo stomaco, quindi, si accompagnano talvolta all¡¯ansia e all¡¯insonnia. Un altro fattore di rischio per il senso di colpa estremo - aggiunge - ¨¨ determinato dalla mancanza di autostima. Ci si ritiene non meritevoli di amore in quanto imperfetti, finendo con l¡¯autoaffliggersi colpe in tutti i campi della relazione: vita di coppia, lavoro, amicizie e sport¡±.?
atti riparativi e atti masochisti
¡ª ?In mancanza del tanto liberatorio perdono altrui, chi ha sviluppato un senso di colpa eccessivo pu¨° essere portato a punirsi da solo. ¡°Lo far¨¤ - aggiunge la psicoterapeuta - fino a quando non riterr¨¤ che l¡¯errore sia stato finalmente espiato e potrebbe farlo alla cieca, autoderminando la sua perenne infelicit¨¤. Questa condizione pu¨° durare anche tutta la vita¡±.?
cosa fare
¡ª ?Rita Lombardi snocciola un vademecum per riconoscere questo stato e tentare di uscirne fuori da soli o con uno psicoterapeuta: ¡°Sicuramente bisogna imparare a elaborare le proprie emozioni e cercare di capire cosa le ha innescate. Occorre comprendere l¡¯inutilit¨¤ di rimuginare su una situazione passata che non potr¨¤ essere cambiata. Il flusso parte dal prendere atto del proprio errore (o constatare che non c¡¯¨¨), prosegue con l¡¯assumersene le responsabilit¨¤ (o smettere di cercare conferme esterne) e, quindi, accettare ci¨° che si ¨¨ fatto (o accettarsi), per poi perdonarsi. In conclusione, fare pace con se stessi¡±.
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