Questo tumore del sangue presenta sintomi a distanza di tempo della sua comparsa. I farmaci biologici lo tengono sotto controllo
Nel panorama dei tumori, la leucemia linfatica cronica rappresenta un caso un po¡¯ particolare. Dopo la diagnosi non necessita quasi mai di terapie tempestive: siccome i sintomi che comporta non sono gravi basta infatti monitorarne l¡¯evoluzione per proseguire la propria vita senza particolari problemi. Vediamo dunque come comportarsi in presenza di questo tumore del sangue.
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA: ATTENZIONE ALLA FAMILIARIT?
¡ª ?La leucemia linfatica cronica costituisce la forma pi¨´ comune di leucemia fra gli adulti. Colpisce soprattutto gli anziani e gli uomini ne sono interessati pi¨´ delle donne. Al momento non sono state ancora individuate cause precise, ma si pensa che giochino un ruolo sia l¡¯invecchiamento sia fattori infiammatori/infettivi cronici che favoriscono la proliferazione dei linfociti B caratteristica della malattia. ¡°Nello sviluppo di questo tumore del sangue c¡¯¨¨ di certo anche una componente familiare, perch¨¦ la frequenza della diagnosi ¨¨ superiore alla media in chi ha un parente con tale malattia o con altre forme di leucemia o linfoma¡± aggiunge il professor Paolo Ghia, direttore del Programma di Ricerca Strategica sulla Leucemia Linfatica Cronica all'Irccs Ospedale San Raffaele e ordinario di Oncologia Medica all'Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano.
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA: I SINTOMI SONO ¡°TARDIVI¡±
¡ª ?Di solito, quando la leucemia linfatica cronica presenta i primi sintomi la malattia ¨¨ gi¨¤ stata diagnosticata da tempo. Infatti, siccome ¨¨ una patologia cronica possono anche passare anni, se non addirittura decenni, dalla comparsa alla sua manifestazione clinica. Nella maggior parte dei casi, questo tumore ¨¨ diagnosticato a seguito di un esame del sangue (emocromo) prescritto come controllo di routine o per il sospetto di un altro problema di salute e che evidenzia un aumento dei linfociti B che permane per alcune settimane. Invece, ¨¨ meno frequente che la diagnosi arrivi dopo aver approfondito la situazione a seguito di un linfonodo ingrossato (in particolare quelli di ascelle, collo e inguine). ¡°I sintomi della leucemia linfatica cronica non sono n¨¦ gravi n¨¦ specifici: infatti, la malattia causa stanchezza diffusa, perdita di peso, febbricola serale e sudorazione notturna. Inoltre, si presentano tipicamente negli stadi avanzati della malattia¡± spiega il professor Ghia.
NON SEMPRE LA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA VA CURATA
¡ª ?Una volta diagnosticata la leucemia linfatica cronica, circa un terzo dei malati non necessiter¨¤ di alcuna cura per tutta la vita. Bisogna invece iniziare le terapie se l¡¯aumento del numero dei linfociti B ¨¨ tale da causare anemia e piastrinopenia o se un linfonodo raggiunge i 10 centimetri di grandezza, eventualit¨¤ che possono anche non verificarsi mai o verificarsi a tanti anni di distanza dalla diagnosi. Se fino a qualche anno fa l¡¯unica cura era la chemioterapia, da qualche tempo si pu¨° far affidamento su farmaci biologici: gli inibitori di BTK o di BCL2. Pur non guarendo, questi farmaci consentono di tenere il tumore e i sintomi sotto controllo, migliorando la situazione gi¨¤ a distanza di pochi giorni dall¡¯inizio della somministrazione. ¡°Non essendoci nella leucemia linfatica cronica un danno genetico da colpire, gli inibitori della BTK o di BCL2 interferiscono con i meccanismi non genetici che derivano da stimoli esterni alla cellula e che favoriscono l¡¯espansione dei linfociti B malati¡± afferma il professor Ghia. Questi farmaci hanno pochi effetti collaterali, in particolare problemi cardiovascolari, quali fibrillazione atriale e ipertensione, o infettivi, comunque gestibili da parte del medico. Quando lo specialista valuta se somministrarli o meno, dovrebbe mettere davanti a tutto il benessere complessivo della persona. ¡°In presenza di questa malattia l¡¯atteggiamento da tenere ¨¨ quello della vigile attesa¡± commenta l¡¯esperto.
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA: LE "METASTASI" NON SONO PERICOLOSE
¡ª ??Utilizzando i farmaci biologici, gli over 65 con leucemia linfatica cronica hanno la stessa sopravvivenza dei pari et¨¤ sani. Trattandosi di un tumore del sangue (e quindi non solido) con questo tipo di leucemia pi¨´ che di metastasi ¨¨ corretto parlare di disseminazione. In certi casi, la patologia interessa soprattutto il midollo osseo, mentre in altri le cellule malate si concentrano principalmente nei linfonodi. Pu¨° capitare che le cellule tumorali, trasportate dal sangue, si fermino in altre parti del corpo. ¡°A seguito di una biopsia, eseguita per altri motivi, pu¨° accadere di trovare tali cellule anche nella prostata, nella mammella, nel rene, nella pelle o in altri organi. Ci¨°, per¨°, non ¨¨ causa di alcun danno¡± conclude il professor Ghia.
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