Diabete: uno studio spiega cosa mangiare a colazione per stare meglio

Circa 400 milioni di persone al mondo soffrono di diabete di tipo 2, una malattia cronica nella quale l’organismo diventa resistente all’insulina o non riesce a produrne a sufficienza. Si tratta di una patologia con la quale bisogna convivere, soprattutto attraverso una grandissima attenzione all’alimentazione. Uno studio dell’Università della British Columbia, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha analizzato il pasto forse più importante della giornata, la colazione, provando a fornire delle linee guida su come deve essere gestita da chi soffre di diabete, su cosa bisogna mangiare al mattino e soprattutto su cosa bisogna evitare.

diabete e alimentazione: lo studio

I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi, che per un periodo di 12 settimane hanno fatto due tipi di colazione completamente diversi, ma entrambi da circa 450 calorie. Il primo gruppo ha assunto pochissimi carboidrati, 8 grammi, mentre il secondo ne ha assunti ben 56. Il primo gruppo inoltre assumeva 25 grammi di proteine e 37 di grassi, mentre il secondo 20 grammi di proteine e 15 di grassi. I ricercatori hanno scoperto che il gruppo che faceva colazione con pochi carboidrati ha visto un miglioramento dei valori di HbA1C, una misura chiave del controllo medio della glicemia. Inoltre, i ricercatori hanno notato che i livelli di zucchero nel sangue non variavano ampiamente durante il giorno: ciò suggerisce quindi che una colazione a basso contenuto di carboidrati aiuti a stabilizzare i livelli di zucchero durante tutta la giornata. Infine, alcuni partecipanti sono stati in grado di ridurre i loro farmaci ipoglicemizzanti dopo aver seguito questo regime alimentare.

Diabete: consigli per la colazione

L’autore principale dello studio, il dottor Jonathan Little, direttore del centro per le malattie croniche dell’Università della British Columbia, ha parlato di cosa mangiare a colazione se si soffre di diabete, e ha proposto come principali opzioni per una colazione equilibrata: “Uova strapazzate, frittata di uova oppure yogurt greco non zuccherato”. Inoltre, ha affermato che i risultati di questo studio possono aiutare i medici a consigliare dei regimi alimentari migliori e più adatti ai pazienti che soffrono di diabete. La scelta di ridurre i carboidrati a colazione è legata, spiega sempre il dottor Little, al fatto che una dieta generale a basso contenuto di carboidrati sia difficile da mantenere a lungo termine: “Adattando questa riduzione solo al pasto della colazione, si evita comunque il picco glicemico maggiore ed è più facile regolare il livello di zuccheri nel tempo”.