Nel diabete mellito l'attenzione alla dieta ¨¨ fondamentale. Ma, secondo un nuovo studio, c'¨¨ anche un altro fattore che pu¨° contribuire allo sviluppo della malattia
In Italia, secondo il Ministero della Salute, il 6% della popolazione, cio¨¨ quasi 4 milioni di persone soffre di diabete di tipo 2 (diabete mellito). Si stima, tuttavia, che a questo numero possa aggiungersi circa 1,5 milione di persone che hanno il diabete, ma ancora non lo sanno. Nonostante il diabete di tipo 2 sia una malattia cronica (non trasmissibile), caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue e sia dovuta a un¡¯alterazione della quantit¨¤ o del funzionamento dell¡¯insulina, secondo un gruppo di ricercatori australiani non dipende solo dal modo in cui ci alimentiamo. Ma anche da un altro fattore¡
Diabete di tipo 2: le cause oltre il cibo
¡ª ?Secondo i ricercatori dell'Universit¨¤ del South Australia tra le cause scatenanti del diabete di tipo 2 c'¨¨ anche la mancanza di sonno. Lo hanno scoperto in seguito a uno studio per il quale i partecipanti con difficolt¨¤ a dormire erano anche quelli che tendevano ad avere in media pi¨´ indicatori di cattiva salute cardio-metabolica, come marcatori di infiammazione, colesterolo e peso corporeo: tutti fattori che possono aumentare la probabilit¨¤ di sviluppare il diabete di tipo 2, una malattia che, a livello globale, colpisce pi¨´ di 422 milioni di persone.
La dott.ssa Lisa Matricciani, ricercatrice UniSA, afferma che diversi aspetti del sonno sono associati a fattori di rischio per il diabete. ¡°Tutti sanno che il sonno ¨¨ importante. Ma quando pensiamo al sonno, ci concentriamo principalmente su quante ore dormiamo, quando dovremmo anche considerare la nostra esperienza di sonno nel suo complesso¡±, spiega. "Quanto profondamente dormiamo, quando andiamo a letto e ci alziamo, e quanto sono regolari le nostre abitudini di sonno, pu¨° essere importante tanto quanto la durata del sonno per il diabete di tipo 2¡±.?
Diabete 2 e sonno: lo studio
¡ª ?Lo studio ha valutato pi¨´ di 1000 adulti australiani con un'et¨¤ media di 45 anni. I ricercatori hanno esaminato una serie di caratteristiche del sonno: disturbi del sonno auto-segnalati, durata, tempistica, efficienza e variabilit¨¤ della durata del sonno giorno per giorno. "In questo studio - spiega Matricciani - abbiamo esaminato l'associazione di diversi aspetti del sonno e fattori di rischio per il diabete e abbiamo trovato una connessione tra coloro che avevano un sonno disturbato e coloro che erano a rischio di diabete di tipo 2". La scoperta ¨¨ stata che chi riferiva problemi a dormire, aveva anche maggiori probabilit¨¤ di avere un indice di massa corporea pi¨´ elevato, oltre a marcatori ematici di colesterolo e infiammazione. ¡°Quando si arriva alla crisi, sappiamo che dobbiamo dare la priorit¨¤ al nostro sonno per mantenerci in buona salute. Sono necessarie ulteriori ricerche, ma come dimostra il nostro studio, ¨¨ importante pensare al sonno nel suo insieme¡±, conclude la scienziata.
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