LA PATOLOGIA
Vulvodinia: sintomi, cause e cura di una malattia reale
Qualcuno, compreso qualche medico, l¡¯ha definita un "dolore immaginario", ma finalmente la vulvodinia viene riconosciuta come malattia invalidante nei livelli essenziali di assistenza del Sistema Sanitario Nazionale con la proposta di legge depositata nei giorni scorsi in Parlamento. Perch¨¦ se ne parlasse c¡¯¨¨ voluta anche la mobilitazione di Giorgia Soleri, influencer e compagna del frontman dei Maneskin Damiano David che da tempo soffre di questa dolorosa patologia. ¡°Le pazienti sono state per lungo tempo additate come fanciulle complessate, ma non lo sono affatto: si tratta di un dolore oggettivo, confermato da numerosi studi¡±, chiarisce a Gazzetta Active il dottor Claudio Paganotti, ginecologo e consulente di sessuologia clinica dell¡¯Istituto Clinico Citt¨¤ di Brescia (Gruppo San Donato).
Vulvodinia: cos¡¯¨¨ e quali sono i sintomi
¡ª ?Il sintomo principale della vulvodinia ¨¨ un dolore della vulva, ¡°come un bruciore o un fastidio che pu¨° essere localizzato in una zona della vulva, come il vestibolo o il clitoride, oppure riguardare tutto l¡¯organo, soprattutto nelle donne in menopausa¡±, spiega il dottor Paganotti. ¡°Gli americani lo chiamerebbero discomfort. Alla visita non c¡¯¨¨ nulla di alterato, ma se poi si eseguono alcuni test specifici risulta evidente come il dolore a livello della vulva sia presente nelle donne. Perch¨¦ si possa parlare propriamente di vulvodinia, questa situazione dolorosa deve perdurare per almeno tre mesi¡±. Non si pensi che questa patologia colpisca solo poche donne, rari casi: ¡°Coinvolge tra il 16 e il 28% delle donne, dalle adolescenti a quelle in menopausa. E si tratta di un dato sottostimato, poich¨¦ alcune ragazze o donne per imbarazzo o vergogna non lo dicono al medico¡±.
Le cause della vulvodinia
¡ª ?Diverse possono essere le cause della vulvodinia. ¡°Il dolore pu¨° insorgere in modo spontaneo oppure in seguito ad alcuni stimoli che, in assenza di questa patologia, non sarebbero dolorosi, come il contatto con gli indumenti, un rapporto sessuale, l¡¯accavallamento delle gambe¡±, spiega il dottor Paganotti. Ma anche un¡¯infezione comune come la candida pu¨° dare luogo a vulvodinia, cos¨¬ come, ci dice il ginecologo, ¡°l¡¯episiotomia, ovvero l¡¯incisione chirurgica del perineo che talvolta si pratica per allargare la vagina e facilitare il passaggio del feto durante il parto¡±. Il dolore che da qui sorge spesso non passa: ¡°La causa iniziale svanisce ma il fastidio persiste - avverte il ginecologo -. Questo pu¨° avvenire per una eccessiva stimolazione dei mastociti, cellule del sistema immunitario che producono sostanze infiammatorie. Ma la vulvodinia pu¨° essere anche dovuta ad una stimolazione eccessiva delle fibre nervose del dolore. In questo caso si ha un dolore?tale per cui di fronte a situazioni normalmente non dolorose la paziente avverte dolore (allodinia), o di fronte a situazioni mediamente dolorose la paziente avverte un dolore molto intenso (iperalgesia)¡±. C¡¯¨¨ poi una terza possibile causa, che ¨¨ legata alla muscolatura del pavimento pelvico: ¡°Un ipertono pelvico, ovvero la contrattura dei muscoli del pavimento pelvico, pu¨° portare dolore durante la penetrazione", sottolinea il dottor Paganotti, che avverte: ¡°Come si pu¨° capire, le cause non sono ben chiare. Ci sono diversi fattori scatenanti, di mantenimento e corresponsabili. Tra questi ultimi va ricordato il fatto che la diagnosi solitamente si ha dopo tre-quattro anni e nel frattempo la situazione peggiora, in parte perch¨¦ le terapie spesso non sono adeguate e in parte perch¨¦ la paziente in molti casi non segue la terapia, poich¨¦ ¨¨ lunga e i risultati sono scarsi. Per questo ¨¨ fondamentale che il medico non solo conosca e curi la malattia, ma sappia comunicare con la paziente¡±.
Come si cura la vulvodinia
¡ª ?La terapia per la vulvodinia ¨¨ multifattoriale, e va da comportamenti a farmaci. ¡°Tra i comportamenti ricordo l¡¯utilizzo di biancheria intima di cotone meglio se bianca, poich¨¦ non contiene coloranti che possono essere irritanti. Da evitare, invece indumenti attillati. Anche gli assorbenti dovrebbero essere di puro cotone, mentre sarebbe meglio non utilizzare i tamponi vaginali. Di notte pu¨° aiutare dormire senza biancheria intima, in modo da evitare possibili irritazioni da contatto¡±. C¡¯¨¨ poi tutto il capitolo che riguarda i detergenti intimi. ¡°Il detergente deve essere oleoso, non schiumogeno. Piuttosto che utilizzare detergenti aggressivi o con profumi meglio lavarsi solo con acqua tiepida - sottolinea Paganotti -. E quando ci si asciuga bisogna tamponare, non sfregare¡±. Ci sono alcune attivit¨¤ fisiche e sportive che possono dare dolore: ¡°Sicuramente sport come l¡¯equitazione o il ciclismo, ma anche semplicemente andare in bicicletta, possono provocare dolore¡±. Infine, per quanto riguarda i rapporti sessuali, il ginecologo suggerisce di avere sempre la vescica vuota durante i rapporti e di contrastare la stipsi, dal momento che potrebbe alterare il pH intestinale e vaginale, favorendo la candida. ¡°Si consigliano anche lubrificanti o idratanti durante i rapporti¡±, aggiunge il dottor Paganotti.
La terapia contro la vulvodinia: i farmaci e le cure naturali
¡ª ?Per quanto riguarda il trattamento del dolore neuropatico, il dottor Paganotti indica gli psicofarmaci analgesici neuropatici a basso dosaggio, ¡°ma anche gel a base di lidocaina, un anestetico locale che per¨°, oltre a togliere il dolore, toglie anche il piacere¡±. Per contrastare l¡¯infiammazione locale, il ginecologo suggerisce ¡°antinfiammatori sotto forma di gel o creme a base di aliamidi o di estratti naturali. Tra questi c¡¯¨¨ lo Zanthalene, soluzione che si estrae dei frutti dello Zanthoxylum bungeanum, che ha una azione antinfiammatoria e analgesica. Possono essere utili anche creme con estratto di ibisco o karkad¨¨, dalle propriet¨¤ emollienti, che evitano la disidratazione prodotta dalla paura anticipatoria del dolore, che riduce la lubrificazione naturale della vagina¡±.
Vulvodinia, ¡°non ci sono malate immaginarie¡±
¡ª ?L¡¯aspetto psicologico ¨¨ solo secondario: ¡°Le pazienti che soffrono di vulvodinia non sono malate immaginarie. Ci sono numerosi studi che mostrano la presenza di mastociti e di fibre nervose maggiore del fisiologico. Una situazione che porta ad una un¡¯ipersensibilit¨¤ della zona e, di conseguenza, ad una riduzione significativa della soglia di sopportazione del dolore - sottolinea Paganotti -. I farmaci modulano il dolore, le creme locali tolgono l¡¯infiammazione. E infine la ginnastica perineale aiuta a rilasciare il muscolo. Mi riferisco ad esempio agli esercizi di Kegel, a quelli con i coni vaginali, al massaggio vaginale. In un secondo momento sono di supporto anche la psicoterapia e la consulenza sessuale, per educare le pazienti a far andare via l¡¯ansia e la paura anticipatoria che porta ad una maggiore contrazione del pavimento pelvico. Ma si tratta di una malattia oggettiva e fisica. Di vulvodinia si guarisce. Bisogna per¨° trovare un medico competente e sensibile, e la paziente deve essere educata a convivere con la terapia con l¡¯obiettivo di non avere pi¨´ dolore¡±.
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